Nel nero degli abissi
Recensione di Monica Pedretti
Il grande parco di villa Pamphili, a due passi dal Vaticano e da Monteverde, ha due volti molto diversi: di giorno è un giardino che accoglie bambini, anziani e sportivi; di notte si trasforma in un rifugio abusivo per senzatetto, drogati e prostitute. All’alba di una gelida mattina di gennaio, una di loro viene trovata senza vita, brutalmente uccisa con un’arma da taglio. Era italiana, aveva poco più di vent’anni, era una ragazza sola, si vendeva per pagarsi l’università. L’omicidio sconvolge il commissario Ansaldi e i suoi agenti, perché apre uno squarcio di disperazione nella tranquilla routine del loro quartiere. In più, arriva proprio nel momento peggiore, a due settimane da un importante vertice politico tra i principali capi di Stato europei, con gli occhi del mondo puntati sulla capitale. Che ci sia o no un legame tra i due eventi, per il commissario è appena iniziata una terribile corsa contro il tempo.
Recensione
Tornano i cinque di Monteverde, la squadra investigativa capitanata dal commissario Biagio Maria Ansaldi, uomo colto, intelligente, appassionato di arte, segnato da un’ansia patologica che gli provoca un’ipocondria quasi invalidante. La vice-ispettrice, Eugénie Loy, è un’ italo francese spigolosa, dalla guida spericolata, che nasconde dietro all’aspetto gelido un grande dolore. William Leoncini, giovane agente fascinoso, riconoscente e affettuoso verso la coppia che l’ha adottato da bambino riversa ora l’amore appreso nell’infanzia sulla fidanzata. Il collega Roberto Di Chiara, cinefilo appassionato, meno fortunato con le donne, sempre alla ricerca del grande amore, protagonista assieme al collega di godibili siparietti. Infine, la giovane e bellissima Eliana Alerami, appartiene a generazione mille euro e rivela in questo romanzo aspetti inquietanti, per ora appena accennati. Cinque investigatori capaci, diversi tra loro, uniti da un filo comune: le imperfezioni. Li seguiamo in questa indagine tipica del giallo classico, che verte sulla ricerca del colpevole, complicata dalla corsa contro il tempo determinata dalla necessità di non turbare l’incontro internazionale, con l’appoggio del questore che stima il commissario per le qualità investigative e umane. Imperfetta è anche Roma, grande protagonista del romanzo, meravigliosa città eterna costellata di capolavori artistici, penalizzata da code e traffico, sporcizia e inefficienza, descritta con grande affetto da chi la conosce, la vive amandola a dispetto delle contraddizioni. Ma non di sole indagini vive l’uomo: accompagniamo Ansaldi tra le rilevazioni della temperatura corporea con la media matematica di tre diversi termometri, una dieta improvvisata e un turbamento amoroso, apprendiamo quale ferita ha segnato Eugénie nel profondo, gioiamo per la promessa di matrimonio di Leoncini, esultiamo con Di Chiara per l’oscar a Parasite, seguiamo con curiosità e angoscia i movimenti della Alerami. E godiamo delle colte citazioni artistiche, che rivelano la competenza e la passione dell’autore. Nero degli abissi, l’abisso del laghetto in cui Ansaldi rischia di annegare tuffandosi per salvare due ragazzine, dimenticando di non sapere nuotare? O quello dell’anima dell’assassino? O, ancora, della solitudine? Morlupi costruisce un intreccio ingegnoso, narrato con una prosa leggera e ironica. Indulge un po’ troppo nella descrizione delle peculiarità dei personaggi, a tratti reiterate e su alcune criticità di Roma. Talvolta i dialoghi appaiono un po’ costruiti, non spontanei. Piccole imperfezioni di un romanzo godibile e non banale, con personaggi a cui non possiamo fare a meno di affezionarci.
Editore: Salani
Pagine: 480
Anno pubblicazione: 2022
François Morlupi, classe 1983, italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma.
Prima di questo ha scritto due romanzi, che per mesi sono stati sempre ai primi posti delle classifiche ebook, diventando un caso editoriale.