Ho ucciso di Emiliano Pianini

Ho ucciso

Ho ucciso

Recensione di Claudia Pieri

Carrara, maggio 1944. La città è sotto il controllo delle truppe tedesche, in grande agitazione per l’imminente avanzata degli Alleati. Una notte, i conti Bigotti, molto vicini al regime fascista, vengono trucidati nella loro villa. Sul muro della stanza da letto delle vittime è stata scritta col sangue una frase di stampo anarchico e i nazisti pensano subito a un’azione partigiana. Viene quindi lanciato un crudele ultimatum: o l’assassino verrà trovato entro due giorni, o a farne le spese saranno i civili. Il maresciallo dei carabinieri, Attilio Ferraris, affida le indagini al brigadiere Ermanno Luci. Il caso, già di per sé insidioso, è complicato ulteriormente dalla pressione tedesca. Ben presto, Luci e Ferraris si rendono conto di essere l’ultimo baluardo che si frappone tra i già provati cittadini di Carrara e la furia degli occupanti. Il tempo a disposizione per risolvere il caso prima della rappresaglia è …

Editore: Newton
Pagine: 416
Anno di Pubblicazione: 2021

Recensione

Ho ucciso è un romanzo potente e complesso, che sarebbe riduttivo classificare semplicemente come thriller. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, il duplice ed efferato omicidio al centro dell’indagine è incastonato all’interno di un impianto narrativo di più ampio respiro, e diventa la finestra da cui osservare e analizzare uno spaccato di vita durante l’occupazione nazista. I protagonisti della vicenda si muovono sullo sfondo di una Carrara silenziosa e complice, fotografata dalle descrizioni dell’autore tra litorale e centro storico, brulicante di una vita nascosta, oppressa ma che non si piega. Il fatto di cronaca si intreccia alla storia e alla politica del tempo dando vita a pagine di forte tensione emotiva, accompagnate sempre da una grande attenzione all’aspetto psicologico e alle relazioni umane che offrono al lettore più di uno spunto per soffermarsi a riflettere. L’autore dimostra una forte e importante propensione all’introspezione dei suoi personaggi, che lo porta a dipingere un grande affresco di varia umanità, fatto di donne, bambini e anziani che lottano e resistono con coraggio in mezzo alle difficoltà. In primo piano, svettano su tutti, l’ufficiale delle SS Kaminsky e il brigadiere dei carabinieri Ermanno Luci, investito della titolarità delle indagini. I due ingaggiano una vera e propria guerra di nervi, combattuta sul filo della sudditanza psicologica che il primo tenta di esercitare sul secondo, che ha solo due giorni di tempo per trovare il colpevole ed evitare così la rappresaglia tedesca che minaccia di punire degli innocenti. Il ritmo serrato della storia è favorito da una narrazione scandita da capitoli brevi, scritti con una prosa asciutta che alimenta il pathos nel lettore e lo coinvolge sempre più all’interno di una vera e propria corsa contro il tempo, ricca di ostacoli imprevisti e scoperte scioccanti.

Un thriller storico che mette al centro l’uomo e le sue pulsioni, la sua natura fatta anche di violenza e di demoni da affrontare in una guerra personale, dove il nemico più feroce è quello che si annida sul fondo della propria anima.

Un romanzo coinvolgente, a tratti commovente e dalle molteplici implicazioni, che si legge tutto d’un fiato, un esordio letterario brillante da non perdere.

Emiliano Pianini è nato a Carrara nel 1974 e da oltre sedici anni svolge la professione di avvocato. Ha una passione per la storia e per l’Inter. Quella per la scrittura risale al primo anno di scuola media, quando l’insegnante di italiano organizzò una piccola biblioteca: ognuno avrebbe dovuto portare un libro da scambiare con i compagni. L’incontro con La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, primo romanzo che gli capitò tra le mani, fu per lui decisivo.

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