La caccia di Will Dean

La caccia di Will Dean, copertina

La caccia

Tuva Moodyson ha ventisei anni e, dopo aver lavorato per il Guardian a Londra, ha deciso di tornare in Svezia, nella cittadina di provincia dove è cresciuta e dove adesso collabora con il quotidiano locale.

Giornalista curiosa e ostinata, alla notizia della morte di un cacciatore, centrato in pieno petto da un proiettile di fucile, è subito in prima linea.

Tutto fa pensare che il killer chiamato Medusa, noto per aver colpito nella zona molti anni prima, sia di nuovo in attività, e Tuva sa bene che l’inchiesta rappresenta per lei un’occasione. Ci sono però due problemi: Tuva è sorda; Tuva ha paura del bosco.

E più si immerge nel caso, più è costretta ad addentrarsi nel fitto della foresta, dove qualcuno la spia e la sta aspettando.

RECENSIONE

La caccia è un thriller ambientato in uno sperduto villaggio svedese durante la stagione della caccia.

Dopo aver vissuto a Londra, Tuva si è trasferita a Gavrik per avvicinarsi alla madre gravemente malata e lavora al Gavrik Posten, un piccolo giornale locale.

Questo ci permette di avere il punto di vista di chi, pur conoscendo bene la cittadina, gode di un punto di vista distaccato.

Quando nella foresta di Utgard viene ritrovato un cadavere, Tuva, in qualità di giornalista, si trova a condurre un’indagine personale. Alla vittima sono stati asportati gli occhi, una modalità identica a quella di alcuni omicidi avvenuti nello stesso luogo negli anni Novanta. Quindi, oltra a risolvere il caso attuale, Tuva deve anche capire se ci sia un collegamento con i vecchi casi irrisolti.

I sospettati vivono tutti nel villaggio di Mossen, lungo una strada impervia che attraversa un bosco inquietante e sterminato. La foresta è una presenza talmente forte da diventare un attore chiave, forse addirittura il personaggio principale. Tuva ne è terrorizzata e non si sente mai a suo agio quando le indagini la conducono da quelle parti.

L’autore sottolinea dall’inizio alla fine il fatto che Tuva è sorda, parlando di continuo dei suoi apparecchi acustici, delle batterie da sostituire, del fatto che devono essere preservati dall’umidità. In realtà, la sordità non ha un ruolo determinante nel risolvere il mistero; probabilmente, visto che è il primo episodio di una saga, ha posto particolare cura nel farci conoscere fino in fondo la protagonista.

In generale i personaggi risultano unidimensionali, di poca sostanza. Gli abitanti del villaggio sono tutti molto stravaganti, decisamente unici. Ognuno di loro è sospettato degli omicidi e appare evidente come tutti siano ottimi candidati al ruolo di assassino.

La narrazione risulta appesantita dalla descrizione minuziosa di ogni viaggio che Tuva compie da Gavrik al villaggio e viceversa.

Gli ultimi capitoli sono adrenalinici. La tensione cresce e costringe a rimanere incollati alla pagina fino alla fine, anche se il finale non mi ha convinta fino in fondo.

Traduzione: Valeria Raimondi
Editore: Marsilio
Pagine: 384
Anno pubblicazione: 2022

Will Dean è cresciuto nelle Midlands orientali e si è laureato in giurisprudenza alla London School of Economics. D

opo aver lavorato nella City di Londra per diversi anni, si è ritirato a scrivere nei boschi della Svezia, dove insieme alla moglie vive in una casa di legno che lui stesso ha costruito.

La caccia è stato selezionato nella shortlist del Not the Booker prize del Guardian, e Tuva Moodyson diventerà presto la protagonista di una serie tv

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