Vittime innocenti
Recensione di Manuela Manara
La giovane Sadie Winters era un’adolescente “problematica”. Per questo il suo salto nel vuoto dal tetto dell’esclusiva scuola privata che frequentava viene rapidamente classificato come suicidio. L’ultimo gesto disperato di una ragazza fragile. Quando però un altro studente resta vittima di un fatale incidente nella stessa scuola, la detective Kim Stone fatica a credere che possa trattarsi di una tragica coincidenza. Tanto più che, nel corso delle indagini, Kim si rende conto che sull’istituto aleggia una pesante cappa di segreti e omertà, che non risparmia neppure gli insegnanti. Nessuno parla, nessuno sa nulla. Solo una professoressa sembra disposta a rompere il muro di silenzio, ma proprio quando Kim crede di essere vicina a ottenere le risposte che cerca, la donna viene trovata morta. Ormai è chiaro che, finché l’assassino non verrà fermato, nessuno dei ragazzi della scuola sarà al sicuro. Possibile che il responsabile di quegli efferati delitti si nasconda tra loro?
Recensione
Per chi lo attendeva con trepidazione, l’ottavo capitolo della serie che ha per protagonista la detective Kim Stone è finalmente uscito in italiano (e pensare che in inglese sono già al sedicesimo!) ma si legge benissimo anche se è il primo di questa autrice che prendi in mano. Vittime innocenti è un police procedural che non tralascia la psicologia dei personaggi e ha il pregio di farti sentire “dentro la storia”.
In questo libro la Marsons esplora il mondo delle scuole private dove si forma l’élite di domani. Atti di bullismo, società segrete con orribili cerimonie di iniziazione contrastano con i privilegi di quest’ambiente e si intrecciano ad angoscianti omicidi.
In generale i personaggi sono molto credibili, resi vivi e vibranti da dialoghi scorrevoli e realistici. E poi, come non adorare Bryant o Dawson? Le interazioni sono così naturali che ti sembra di essere lì con loro. La detective Stone esprime appieno la sua umanità nelle relazioni con i suoi sottoposti, non è più così spigolosa come agli inizi della serie, ma mantiene comunque la sua determinazione e il suo intuito.
Nella lettura di questo libro i capitoli scorrono veloci, il ritmo è sostenuto grazie anche al fatto che l’autrice non si abbandona mai a descrizioni o excursus superflui.
Il finale mi è piaciuto ma necessita di un avvertimento: più che sconvolgermi mi ha commosso.
Oltre alla presenza di un fastidioso refuso non imputabile all’autrice, ho voluto fare un po’ le pulci a questa nuova regina del giallo.
Lo psicologo della scuola ha studiato psichiatria, nel libro queste due professioni appaiono interscambiabili, cosa che non sono nella realtà.
La cattiveria permea forse eccessivamente la scuola e si espande a molti (forse troppi?) protagonisti della storia. Bisogna comunque riconoscere che la Marsons motiva bene la malvagità dei vari personaggi. Inoltre, se in una scuola, soprattutto di alto livello come la Heathcrest, avvenissero tanti fatti orribili, come potrebbe la gente continuare a mandarci i propri figli?
Ultima neo, i fan della serie saranno felici di ritrovare Alex Thorne, la storica nemica di Kim Stone, ma l’espediente usato per farla apparire nel romanzo non mi ha convinta del tutto.
Traduttore: Erica Farsetti
Editore: Newton Compton
Pagine: 457
Anno di pubblicazione: 2022
Angela Marsons, è un’autrice inglese di indubbio talento; i suoi thriller hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Ha esordito con Urla nel silenzio, un bestseller internazionale.
Vittime innocenti è l’ottavo romanzo della serie con protagonista la detective Kim Stone che comprende Il gioco del male, La ragazza scomparsa, Una morte perfetta, Linea di sangue, Le verità sepolte (Premio Bancarella), Quelli che uccidono e Il primo cadavere.