Codice 612. Chi ha ucciso il Piccolo Principe
Il Piccolo Principe e il suo autore, Antoine de Saint-Exupéry, sono accomunati dal mistero della loro scomparsa: quella dello scrittore-aviatore morto in guerra in circostanze mai ben chiarite, tanto che nel tempo si è ipotizzato che fosse vivo e vegeto da qualche parte, e quella del personaggio che, morso da un serpente velenoso alla fine del racconto, lascia il lettore incerto sulla sua vera sorte.
Toccherà a due investigatori fare luce su quello che ha tutta l’aria di essere un enigma la cui soluzione è stata dissimulata dallo stesso Saint-Exupéry nel testo: Andie, giovane detective alle prime armi appassionata del Piccolo Principe, e Neven, ex aviatore e meccanico di aeroplani, che del famoso libro sa poco o niente. Incaricati da un eccentrico miliardario, percorreranno insieme il mondo alla ricerca di indizi confrontandosi con i membri dell’occulto Club 612, un’associazione segreta che raduna i massimi esperti del Piccolo Principe.
Il loro avventuroso viaggio, in cui non mancano la volpe, la rosa e il serpente, è analogo a quello del Piccolo Principe, con la differenza che, invece di visitare i vari asteroidi, i nostri eroi si spostano da un’isola all’altra.
Andranno così sull’isola dell’uomo d’affari, su quella del re, della vanitosa, del bevitore, del lampionaio, del geografo…
RECENSIONE
E’ sempre rischioso quando per scrivere una storia se ne scomoda un’altra, e quando quest’altra è il Piccolo Principe, il rischio credo aumenti a dismisura, perchè se è vero che per molti lettori l’opera di Antoine De Saint-Exupéry è sopravvalutata, ve ne è una grande grandissima fetta che lo ama profondamente, che lo conosce in ogni dettaglio, che vi legge ciò che cerca e che ha imparato ad amare e a sognare anche sulla vita di De Saint- Exupéry.
Bussi in questo caso ne fa una celebrazione, dando voce e speranza a tutti questi lettori, creando un club speciale e un giallo che a parer mio funziona benissimo, frutto di un approfondito studio dell’opera e della vita dell’autore ed è evidente, frutto anche di un grande amore verso quelle pagine.
Andie e Neven saranno i due investigatori assodati dal ricco Oko Dòlo.
Lei è una giovane detective, lui un ex aviatore, il caso da risolvere?
Dov’è finito Antoine De Saint-Exupèry.
Il 31 luglio del 1944 , partito in missione a bordo di un cacciabombardiere americano per sorvolare Grenoble-Annecy fu dato per disperso e di lui non se ne seppe più nulla.
Per più di 50 anni il silenzio più totale, poi il ritrovamento, da parte di un pescatore, di un braccialetto, svelano il mistero; Saint Exupèry è colato a picco, del suo corpo mai nessuna traccia.
Oko Dòlo vuole far luce sul caso e per farlo ha una lista con le tappe dell’indagine che conducono ai membri di un club molto speciale:
Il club 612 non si limiterà a collezionare edizioni o a organizzare mostre, tutto il contrario, sarà un club segreto fra pochi iniziati, un club riservato a quelli che hanno saputo leggere tra le righe, quelli che intravedono il vero significato del Piccolo Principe, quelli che accettano di dedicare la vita a penetrare il suo segreto e rispondere all’ultima sublime domanda posta dalla favola…
Veniamo ai due personaggi principali che risultano ben sviluppati: lei, Andy, è giovane, libera, brillante, sveglia, guidata dalla voglia di capire e sviscerare il legame che c’è tra il Piccolo Principe e il suo autore.
Capire chi ha ucciso l’uno e che fine ha fatto l’altro l’assorbe completamente, guidata dalla profonda passione che la lega a questa storia, ne è una esperta, sa tutto, riesce a collegare ogni evento, è completamente rapita dalla storia.
Lui, Neven, uomo più grande, con una compagna a casa che lo aspetta, ex aviatore, il Piccolo Principe lo ha letto solo una volta, dell’autore sa poco e nulla, e forse ha messo nel cassetto i suoi sogni, o forse no.
Insieme sono una coppia ben assortita ed equilibrata, pronti ad andare in giro per il mondo, indagare e ritrovarsi a fare lo stesso viaggio del famoso aviatore, tra isole invece che tra pianeti, per incontrare personaggi strani tanto quanto quelli del romanzo.
Il giallo che si sviluppa, scorre fluido e veloce, la brevità della storia lo rende piacevole e adatto a fare tutti i parallelismi del caso con il Piccolo Principe.
Ammetto che da un certo punto in poi ho provato a leggerli insieme, ed il risultato è assolutamente appagante.
Bussi non lascia nulla al caso, tutti i riferimenti sono corretti, tutte le citazioni sono perfette, tutte le varie ipotesi sono plausibili tanto da far dubitare il lettore che sia solo frutto della sua immaginazione.
Via via che si prosegue nella lettura, tutti gli elementi combaciano perfettamente, elementi che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi, tesi vengono montate, smontate e ricreate.
La sua penna ti accompagna in un mondo in parte surreale, in parte vero, alla ricerca di una verità che nessuno mai saprà ma che tutti possiamo sognare e immaginare di leggere tra le righe del libro più famoso del mondo.
Ha mai letto un giallo Neven? Non ha la sensazione che le cose siano più complicate di quello che sembrano? Che ci faceva il serpente nel deserto? Perché il Piccolo Principe ci ha parlato? Perché il Piccolo Principe avverte il lettore? Sembrerò morto e non sarà vero. Non le fa venire voglia di capire…
Editore: Edizioni e/o
Pagine: 192
Anno: 2023
AUTORE
Michel Bussi è l’autore francese di gialli attualmente più venduto oltralpe.
È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove insegna geografia all’Università di Rouen.
Ninfee nere (Edizioni E/O 2016) è stato il romanzo giallo che nel 2011, anno della sua pubblicazione in Francia, ha avuto il maggior numero di premi, e di cui le nostre edizioni hanno pubblicato anche la versione graphic novel.
Dello stesso autore ricordiamo Tempo assassino, Non lasciare la mia ma, Mai dimenticare, Il quaderno rosso, La doppia madre, La Follia Mazzarino, Forse ho sognato troppo, Usciti di Senna, Tutto ciò che è sulla Terra morirà, Nulla ti cancella, oltre alla Caduta del sole di ferro e I due castelli, appartenenti alla serie N. E. O.
Nel 2022 per Edizioni E/O esce La mia bottiglia per l’oceano