Sorelle. Una storia di Sara di Maurizio De Giovanni

Sorelle

Sorelle. Una storia di Sara

Chi ha rapito Teresa Pandolfi, la Bionda a capo dell’Unità dei Servizi Segreti, vuole metterla a tacere.

Ma prima deve assicurarsi che le prove che potrebbero compromettere il loro sistema di potere, in mano a Teresa, vengano distrutte.

Sanno che la Bionda non ha legami affettivi, nessuno la aspetta a casa, nessuno che ne denunci la scomparsa.

Ma Sara Morozzi, l’amica ed ex collega, sente che dev’esserle successo qualcosa perchè non risponde ai suoi messaggi, nemmeno una doppia spunta blu sul suo cellulare e non è da lei.

Sara e Teresa, la Mora e la Bionda, sono diverse, anzi sono agli antipodi ma sono colleghe, amiche, rivali, complici.

Anzi, sono molto di più: sono sorelle.

L’intuito di Sara le dice che l’amica è in pericolo di vita così informa il suo strano team di fedelissimi composto da Viola, dal poliziotto Pardo con il suo fedele Boris, l’enorme Bovaro del Bernese, e l’ex agente Andrea Catapano.

Nella frenetica corsa contro il tempo Sara deve capire chi sta muovendo i fili, chi vuole Teresa fuori dai giochi e soprattutto se esiste una merce di scambio per la liberazione dell’amica.

Dovrà scavare nel passato e nei ricordi più intimi, cercare ogni indizio che la porti sulla pista giusta per poterla salvare, perché solo lei la conosce così bene come una sorella, come una parte di sé stessa. 

RECENSIONE

Mentre Teresa si trova sotto l’effetto di un potente sedativo e si rende conto di essere stata rapita, tra il sonno e la veglia cerca di mettere in pratica tutto quello che ha imparato durante l’addestramento: è abituata a frugare nella mente altrui, a cogliere segnali non verbali, a leggere il linguaggio del corpo, a non far trasparire i sentimenti.

In fondo lei è il capo dell’Unità dei Servizi Segreti, è una tosta e chi l’ha rapita vuole sicuramente qualcosa da lei.

Sì, ma cosa? E chi la tiene in ostaggio?

La Bionda sa di non avere tempo e ben poche chance finché non conoscerà l’identità dei suoi rapitori e non capirà quello che vogliono.

Inizia ad avere paura perché, in fondo, sa che non c’è nessuno nella sua sfera privata che si interessi di lei, nessuno che la cerchi, nessuno che si preoccupi se non fa rientro a casa.

E il suo pensiero corre a Sara.

Ogni giorno Sara e Teresa si scambiano messaggi, anche banali così, quando la Bionda non le risponde, Sara intuisce un pericolo e coinvolge la sua squadra che è anche la sua famiglia.

Ci sono Viola, la compagna di suo figlio e mamma del suo adorato nipotino che porta il nome dell’unico uomo che abbia mai amato; Davide Pardo, un poliziotto tosto, semplice e un po’ sovrappeso che fatica a tenere al guinzaglio il suo enorme Bovaro del Bernese, Boris, e Andrea Catapano che ha perso la vista a causa di una malattia, ma che grazie alla cecità ha affinato gli altri sensi diventando così il braccio destro di Massimiliano Tamburi, trasformandosi di fatto in una leggenda dell’intelligence e un brillante analista.

È ora una corsa contro il tempo

“Dipende tutto dall’assicurazione: Se non ce l’ha è già morta”.

Cosa può aver nascosto Teresa di così importante?

Del resto per le loro mani passano informazioni, verbali e registrazioni compromettenti.

Il loro lavoro consiste nello smascherare funzionari corrotti, politici che fanno il doppio gioco e partecipanti a loschi traffici.

E proprio di traffici riguarda il dossier che vogliono da Teresa, un business di rifiuti tossici, un enorme e lucroso affare tra l’Italia ed i paesi dell’Est, che vede il coinvolgimento di mafia e industrie conniventi con la partecipazione dei Servizi Segreti, verità inconfessabili e persino delitti.

Le Indagini erano state condotte, anni addietro, da Massimiliano Tamburi, ex capo dell’Unità, l’uomo amato da Sara e per il quale ha rinunciato a tutto.

Ora quel dossier può decidere la vita o la morte della Bionda.

Questo nuovo lavoro di De Giovanni esplora i segreti, l’unione e la forza dei legami tra donne.

Sara e Teresa sono così diverse, ma il sentimento che le unisce le rende come Sorelle.

Noi, sapete, siamo sorelle. Le sorelle non sono come le amiche che possono perdersi di vista. Le sorelle sono unire per sempre. Se succede qualcosa a lei, succede a me. E’ semplice, ed è così

Teresa è spumeggiante, sicura di sé, apparentemente superficiale, sempre in fermento, sportiva flessuosa e frenetica, a volte cinica.

Sara è sciatta, pigra e pantofolaia, riflessiva, ci tiene a passare inosservata, a rendersi invisibile.

Ma sono unite dal dolore della perdita, sorelle non per scelta, che si sono trovate per caso lavorando assieme e costruendo un legame che faticano a riconoscere.

In questa specie di gioco delle scatole cinesi, ognuno controlla qualcun altro senza sapere di essere controllato, tra passato e presente, tra molteplici figure e ruoli che si invertono mentre l’inganno è sempre presente.

E allora cosa rimane del passato? Che cosa ci portiamo dietro? – Rimangono i sentimenti. L’impronta di ciò che si è passato, passioni, amori, vicinanze: E si resta impegnati al sostegno. Alla presenza. L’uno per l’altra, sempre. Perché se si è stati davvero uniti, lo si rimane in eterno.

Con la consueta prosa a cui ci ha abituati e che rende i suoi libri indimenticabili, così come i suoi personaggi che sono entrati a far parte della nostra quotidianità, De Giovanni ci regala una storia di legami forti, indissolubili e colpi di scena ad alta tensione che, si spera, preludano a nuovi racconti.

Nel suo stile semplice e diretto ha saputo creare questo insieme di personaggi così diversi tra loro ma con una grande carica di umanità, uniti dallo stesso passato e dagli stessi dolori, che condividono situazioni al limite della legalità rimanendo ancorati al dovere e al proprio senso di giustizia.

Editore: Rizzoli (Nero Rizzoli)
Pagine: 272
Anno di pubblicazione: 2023

AUTORE

Maurizio De Giovanni nasce a Napoli il 31 marzo 1958.

Dopo aver frequentato il liceo classico ed essersi laureato in Lettere classiche, ha lavorato per anni come impiegato di banca.

Nel 2005 partecipa ad un concorso riservato ai giallista emergenti ideando un racconto ambientato nella Napoli degli anni trenta che poi diventerà la base del romanzo “Il senso del dolore” : è l’inizio della serie di inchieste del commissario Ricciardi.

Fandango nel 2007 pubblica il suo primo romanzo “Il senso del dolore, l’inverno del commissario Ricciardi” il primo di una serie che, ad oggi, è arrivata a 13 romanzi.

Nel 2012 l’autore si cimenta nel noir ambientato nella Napoli pubblica e contemporanea e pubblica per Mondadori “Il metodo del coccodrillo” che vede protagonista l’ispettore Lojacono.

Nel 2013 torna in libreria con il romanzo “I bastardi di Pizzofalcone” ispirato al 87’ distretto di Ed Mc Bain segnando il passaggio dal noir al police procedural. 

L’anno 2017 vede la pubblicazione di una nuova trilogia di libri del genere misteri chiamata “I guardiani”,  nel 2018 arriva il ciclo di romanzi sull’agente segreto Sara con “Sara al tramonto” e nel 2019 quelli sull’assistente sociale Mina Settembre con “Dodici rose a settembre”.

Dalle sue opere sono state tratte tre serie televisive.

Nel 2012 ha vinto il premio Scerbanenco, nel 2021 l’Università degli Studi di Napoli gli ha conferito la laurea honoris causa in filologia moderna.

Maurizio De Giovanni ha approfondito le tematiche di Sorelle durante un incontro organizzato da Rizzoli QUI

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