Commedia gialla con gatto nero di Serena Venditto

commedia gialla con gatto nero

Commedia gialla con gatto nero

Recensione di Samantha Placucci

“C’è una casa nel bosco” si svolge a Villa Esther, una dimora incastonata nel cuore del Molise: è bianca, maestosa, sfavillante di neve e luci natalizie.

È qui che Alice e Damiano hanno deciso di celebrare le loro nozze, ospiti della ricchissima famiglia Latorre. Un padre intelligente e fascinoso, tre figli sereni e realizzati: una famiglia da pubblicità.

Che segreti si nascondono dietro quest’apparenza perfetta?

In una lunga notte che non conosce il sonno, ci sarà da districare un mistero più fitto del bosco.

In “Al Sassofono Blu” la compagnia teatrale “Trappola per topi” propone una cena con delitto in un locale del centro storico di Napoli.

Ma se oltre all’assassinio immaginario del conte de La Roche durante lo spettacolo se ne consumasse uno vero?

Un giallo nel giallo che si snoda fra le assi di un palcoscenico e i vicoli di una città che non dorme mai.

A indagare in entrambi i casi è la formazione al completo dei quattro più uno di via Atri 36: l’archeologa Malù, appassionata di romanzi gialli e misteri di ogni tempo, Ariel, traduttrice italoamericana di commedie rosa, il pianista giapponese Kobe e il sardonigeriano Samuel, rappresentante di gelati, accompagnati come sempre dall’infallibile fiuto del gatto nero Mycroft.

Recensione

Due racconti, un unico obiettivo: trovare il colpevole.

E chi meglio di un gruppo formato da: un’archeologa, una traduttrice di romanzi rosa, un pianista, un rappresentante di gelati e un gatto nero, può farlo?

Può sembrare l’inizio di una barzelletta e invece questo gruppo funziona, eccome se funziona e da vita ad un cozy mystery davvero stuzzicante.

In questi due racconti ritroviamo o facciamo la conoscenza (per chi come me è la prima volta che legge un libro di Serena Venditto) di cinque personaggi che è davvero difficile non adorare.

L’autrice li descrive, ma soprattutto li caratterizza, in maniera così dettagliata che sembra di conoscerli davvero ed è semplice capire e visualizzare la loro personalità; un esempio fra tutti il gatto nero Mycroft che con i suoi “Meow” e le sue fusa riesce ad entrare nel cuore dal lettore.

E così con l’aiuto del micio nero e fra una risata e l’altra, perché con questo libro si ride tanto, il lettore si ritrova catapultato in due storie dal gusto retrò che strizzano l’occhio ai cari vecchio casi di Poirot e di Sherlock Holmes.

Serena Venditto però è molto brava nel non cadere nella simulazione e con uno stile divertente, ironico e leggero, riesce a prendere il meglio dai suoi predecessori e trasformarlo in due racconti deliziosi che si leggono tutti d’un fiato.

Accanto al divertimento, dato dalle situazioni assurde e paradossali e dai dialoghi divertenti e sagaci, anche la componente “gialla” è davvero ben strutturata e invoglia il lettore a partecipare attivamente all’indagine del quintetto.

Altra cosa da sottolineare è la bravura dell’autrice nelle descrizioni degli ambienti: mai pesanti ma sempre molto evocative.

Nel primo racconto, C’è una casa nel bosco, troviamo la natura incontaminata dei monti molisani che crea atmosfere a volte mistiche a volte minacciose, ne Al sassofono blu invece, Napoli è padrona ed è sempre molto evidente l’amore che la Venditto prova per la sua città.

Editore: Mondadori
Pagine: 368
Anno pubblicazione: 2023

Serena Venditto

Serena Venditto (Napoli 1980) lavora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Ha esordito nella letteratura con il romanzo comico Le intolleranze elementari (Homo Scrivens, 2012).

Aria di neve (ripubblicato da Mondadori nel 2018) è il primo volume della serie dedicata al gatto detective Mycroft e ai 4+1 di via Atri 36, che, apparsa per la prima volta in libreria per i tipi di Homo Scrivens, ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e segnalazioni (Premio Nabokov, Premio della critica Costadamalfi, Garfagnana in Giallo, Festival Giallo Garda).

Ad Aria di neve seguono C’è una casa nel bosco (Homo Scrivens 2015), Al sassofono blu. Un nuovo caso per Mycroft, il gatto detective (Homo Scrivens 2016) e L’ ultima mano di burraco. Quattro coinquilini e un’indagine (per non parlar del gatto) (Mondadori, 2019).

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