Lady Mallowan Agatha Mary Clarissa Christie
Rubrica a cura di Katia Fortunato
Articolo a cura di Valentina Pace
Agatha Christie
Chi non conosce Agatha Christie?
È la scrittrice di gialli più famosa al mondo, i suoi romanzi sono letti, ancora oggi, da milioni di persone ed è soprannominata “The Queen of Crime”, cioè la regina del poliziesco.
La sua fama letteraria è legata a due tra gli investigatori più rappresentativi della storia del mystery, Hercule Poirot e Miss Marple, e alle numerose trasposizioni cinematografiche e serie tv tratte dai suoi romanzi più famosi.
La Christie è nata nel Regno Unito nel 1890.
Fin da giovanissima ha mostrato uno spiccato interesse per le opere di Wilkie Collins e di Arthur Conan Doyle e ha pubblicato il suo primo romanzo nel 1920 per vincere una sfida lanciatale dalla sorella Madge.
Da quel momento in poi non si è più fermata, tanto che la sua produzione conta oltre sessanta romanzi e quattordici raccolte di racconti.
Quali sono gli elementi che le hanno consentito di fare breccia nel cuore di milioni di estimatori?
Sicuramente la capacità non comune di creare delle trame estremamente intriganti e coinvolgenti, sviluppate con una prosa semplice e scorrevole.
Infatti, il suo stile di scrittura è facilmente accessibile a chiunque, anche a lettori giovanissimi, ed è caratterizzato dal tipico humour inglese.
Inoltre, i libri della Christie sono particolarmente apprezzati da chi ama “giocare al detective” perché l’autrice fornisce tutti gli indizi, mimetizzandoli ad arte, all’interno della narrazione, e sfida il lettore a risolvere il caso prima dell’investigatore.
Ci avete mai provato? Io tante volte, ma non ci sono mai riuscita!
Per costruire degli intrecci sempre diversi e accattivanti, l’autrice si è lasciata ispirare dalle sue esperienze di vita e dalle sue passioni: lo sport, i viaggi, molti dei quali sull’iconico Orient-Express, anche in luoghi esotici, per seguire il suo secondo marito, l’archeologo Max Mallowan.
Inoltre, durante le due guerre mondiali, la Christie ha lavorato nel dispensario di un ospedale e ha appreso molte cose sui veleni, conoscenze che le sono tornate utili nello sviluppo di molte delle sue storie.
I personaggi che popolano i suoi romanzi appartengono all’alta borghesia e all’aristocrazia e i luoghi in cui si svolgono le vicende sono ville, antiche dimore, navi e treni di lusso.
Ambienti chiusi e circoscritti che rendono le indagini, se possibile, ancora più complesse e sconvolgenti, poiché tutti i sospettati nascondono dei segreti che il detective porterà alla luce insieme alla soluzione del caso.
Gli investigatori che compaiono nei romanzi della Christie sono numerosi, ma i più famosi e longevi sono fondamentalmente due: Hercule Poirot e Miss Marple.
Il primo, che compare nel romanzo d’esordio dell’autrice Poirot a Styles Court (1920), ci viene descritto come un eccentrico ufficiale di polizia belga ormai a riposo, di bassa statura, con baffi curatissimi, la testa a uovo, un ego smisurato e un intelletto fuori dal comune.
Poirot è un uomo metodico ed estremamente scrupoloso: non gli sfugge niente!
È in grado di risolvere i delitti più complessi, osservando i rapporti tra i vari personaggi e trovando il movente lì dove nessuno è in grado di vederlo.
Nei romanzi di cui è protagonista, le vicende, quasi sempre, vengono narrate dal suo assistente e braccio destro, il capitano Hastings, che ricorda molto il dottor Watson di Conan Doyle.
Hastings è un gentiluomo inglese ingenuo e piuttosto tonto, tanto che Poirot ha nei suoi confronti un atteggiamento molto protettivo, anche se non perde occasione per prenderlo bonariamente in giro.
Miss Marple, invece, è un’anziana signorina attempata, appassionata di “birdwatching” e giardinaggio che, dietro l’aria innocua da comare di paese, nasconde un’intelligenza profonda, una mente arguta in grado di penetrare nel profondo della psiche umana.
Questa dote non comune le consente di non lasciare scampo agli assassini che funestano St. Mary Mead, il paese della campagna inglese in cui l’arzilla vecchietta vive da sempre.
Questa insolita detective viene presentata per la prima volta nel 1930 nel romanzo La morte nel villaggio e nella raccolta di racconti Miss Marple e i tredici problemi.
L’immaginazione e la creatività della Christie l’hanno spinta a dar vita ad altri personaggi che hanno ricoperto il ruolo dell’investigatore nei suoi romanzi e, tra questi, vorrei citare Tommy e Tuppence, cioè la coppia composta da Thomas Beresford e sua moglie Prudence Cowley.
I romanzi e i racconti che li vedono protagonisti, tra i quali ricordiamo Avversario segreto e la raccolta Tommy e Tuppence: in due s’indaga meglio, sono ricchi di dialoghi brillanti e divertenti.
I due detective si completano a vicenda poiché Tuppence è estremamente intuitiva, ma ha un carattere effervescente ed impulsivo che la porta a cacciarsi spesso nei guai, mentre Tommy non è affatto perspicace, ma molto più riflessivo e con un forte senso della realtà.
Da dove partire per approcciare un’autrice prolifica come la Christie?
Personalmente consiglierei di iniziare da Dieci piccoli indiani (1939), in assoluto il mio romanzo preferito, una vera e propria gemma nella produzione della scrittrice.
Probabilmente il giallo più letto e apprezzato dagli estimatori del genere mystery per il suo fascino, per lo stato di tensione continua in cui il lettore si viene a trovare, per l’approfondimento psicologico dei personaggi e per il colpo di scena finale del tutto inaspettato.
Si tratta di un’opera in cui non è presente la figura dell’investigatore ma, allo stesso tempo, si configura come un ‘mistero della camera chiusa’, cioè un poliziesco in cui l’indagine si concentra su un delitto avvenuto in condizioni apparentemente impossibili, come quello scoperto in una stanza chiusa dall’interno.
In questo caso, la stanza chiusa è sostituita da una piccola isola sulla quale dieci sconosciuti vengono attirati con vari pretesti da un misterioso assassino che cercherà di ucciderli tutti.
Tra i romanzi che vedono protagonista Poirot consiglio invece L’assassinio di Roger Ackroyd (1926) e Assassinio sull’Orient-Express (1934), altri due misteri della camera chiusa assolutamente sorprendenti.
Per quanto riguarda Miss Marple, secondo chi scrive, è preferibile iniziare la lettura da La morte nel villaggio (1930) e Il terrore viene per posta (1942).