Juan Gòmez-Jurado, in bilico tra tempo e spazio
Ogni scrittore che consegna ai lettori la propria opera, offre loro un importante permesso ad addentrarsi in quel mondo da lui creato e governato.
Ogni libro è un passo in più in un labirinto affascinante e sconosciuto, di cui abbiamo man mano qualche indizio, a seconda di quanto lo scrittore si senta “generoso”.
Per quello che riguarda la mia esperienza con Juan Gomez Jurado, cercherò di ricostruire quanto si ricava dal suo mondo partendo da 5 libri:
- Regina Rossa
- Lupa Nera
- Re Bianco
- Il paziente
- Cicatrice
Protagonista indiscusso di tutti questi libri e motore fondamentale delle vicende è il fattore Tempo.
Antonia Scott, protagonista della trilogia Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco, è una donna all’interno della cui testa il tempo scorre più velocemente del normale.
È dipendente da sostanze chimiche in grado di rallentarne i pensieri, che altrimenti la farebbero impazzire, perché troppo veloci.
Contemporaneamente, però, è costretta ad una corsa contro il Tempo per poter salvare delle vite, quindi nella sua esistenza è alla perenne ricerca di un equilibrio fra il tempo percepito dalla sua mente e il tempo reale.
Anche il Dott. Evans, protagonista del libro Il paziente, ingaggia una personale battaglia contro il tempo.
Di mestiere fa il neurochirurgo, perciò anche il suo compito è salvare vite correndo contro il tempo che avanza e che piano piano gliene sottrae.
E anche nella sua storia, la battaglia col fattore Tempo sarà in un certo senso paradossale, perché lo porterà a combattere addirittura contro la sua etica professionale.
Infine Simon, protagonista di Cicatrice, è costretto ad una scommessa contro il tempo.
Dovrà mettere mano alla sua LISA in modo da ottenere risultati in pochissimo tempo.
La posta in gioco? La proprietà di LISA stessa.
Perciò il Tempo è l’usuraio di questo Mondo ed è come se andasse sotto la finestra dei protagonisti suonando un campanello pesantissimo, ogni volta che deve riscuotere.
E lo Spazio?
Anche qui se da una parte è semplice elencare i luoghi in cui Juan Gòmez-Jurado ambienta le sue storie, dall’altro bisogna fare uno sforzo in più e andare oltre.
La trilogia di Antonia Scott è ambientata in Spagna, con qualche rimando all’Inghilterra, mentre sia Il paziente che Cicatrice sono ambientati negli Stati Uniti.
Ma, come si può facilmente intuire, in realtà poco conta la collocazione geografica delle sue storie.
Se il Tempo è usuraio, lo Spazio è incubo.
Tutti i protagonisti si muovono in spazi chiusi.
Non troviamo, in Juan Gòmez-Jurado, delle praterie sterminate, o il mare, o la natura.
Lo Spazio è un cubicolo circondato da quattro mura, spesso sottoterra.
E’ una sorta di prigione in cui i protagonisti cercano di muoversi ognuno col proprio sentire.
Juan Gòmez-Jurado sceglie delle tipologie di personaggio avvezze ai luoghi chiusi:
Antonia è il risultato di un progetto scientifico, quindi è stata per la maggior parte della sua vita chiusa in un laboratorio.
Il dott. Evans passa le sue giornate in sala operatoria e Simon ha il suo quartier generale in una cantina munita di pc e strumenti tecnici.
Nonostante ciò, durante la loro personale corsa contro il tempo, i protagonisti si troveranno più volte a dover soffrire gli spazi chiusi perché le loro menti sono gravate da pesi importanti, perciò Tempo e Spazio sono interconnessi tra loro.
Usuraio e Incubo sono cavalieri dell’Apocalisse che attaccano in maniera combinata.
E gli abitanti di questo mondo dominato da Tempo e Spazio?
I protagonisti dei libri di Juan Gòmez-Jurado sono personalità pressoché sole.
Sono dei “diversi” che non possono rapportarsi coi loro simili, perché, di fatto, non hanno nessuno di simile a loro.
I “simili” di Antonia Scott sono sostanzialmente dei rivali…
Essendo la Regina Rossa una unica e insostituibile, sono pochi quelli che possono ambire a prenderne il posto.
Sono pochi quelli che sopravvivono ai test…
Sono pochi quelli come Antonia, che riescono a convivere col loro essere diversi.
I “simili” di Evans sono nuovamente dei rivali: essere il neurochirurgo “migliore” d’America ti porta ad avere più nemici pronti a sfilarti il posto e il primato, che amici con cui confrontarsi.
Infine Simon, l’apoteosi del “diverso”, il nerd sempre chiuso nel suo sgabuzzino che semplicemente non ha simili… sono tutti un gradino al di sotto di lui e coloro che arrivano al suo livello semplicemente lui non li conosce.
Aggiungiamo, perciò ai nostri Cavalieri, oltre a Usuraio e Incubo, che Genialità e Solitudine. Sta diventando una sorta di “coro” di fattori comuni che avvolge le storie e disegna questo Mondo così particolare.
Bisogna però anche dire che i protagonisti, pur nella loro solitudine, vengono attorniati da personaggi satellite, che hanno un ruolo non trascurabile.
Attorno ad Antonia ruotano diversi personaggi, ma coloro che davvero contano per lei sono due: nonna Scott e Jon Gutierrez. Gutierrez ci prova in tutti i modi a “correre” alla velocità di Antonia, rischiando il tutto per tutto per lei e nonna Scott è la voce della saggezza che lei vorrebbe sentirsi dentro, ma che ha bisogno di cercare fuori.
Anche il dott. Evans ha una persona “cara”… oltre ovviamente alla figlia Julia, c’è Kate e sarà proprio lei a tentare con tutti i mezzi di aiutare il dottore nella sua corsa contro il tempo.
E Simon? Simon ha Tom… Tom è tutto ciò che Simon vorrebbe essere. È una sorta di alter ego in cui il protagonista vorrebbe riflettersi. Tom non è un genio come Simon ma una persona assolutamente normale… e tremendamente importante per lui.
Ricapitolando e concludendo, quindi, nel Mondo di Juan Gòmez-Jurado troviamo:
- Un Usuraio
- Un Incubo
- Un Genio
- Una Solitudine
- Un Aiutante