Delitti di famiglia di Erin Kelly

Delitti di famiglia

Delitti di famiglia

Nell Churcher è appena tornata a casa per festeggiare l’anniversario della pubblicazione del libro scritto da suo padre. Sono passati cinquant’anni da quando Le ossa d’oro, il romanzo enigma diventato un caso editoriale, arrivò per la prima volta in libreria.

A suscitare clamore fu l’ideazione di una gigantesca caccia al tesoro, per sfidare l’ingegno dei lettori: per decenni, migliaia di appassionati si erano cimentati nel tentativo di recuperare i pezzi di uno scheletro, uguali a quello del libro, disseminati in tutta l’Inghilterra.

E ricomporre il corpo di Elinore, la protagonista, diventò per molti una vera e propria ossessione, ispirando persino la nascita di un gruppo di “cacciatori di ossa”. Il libro rese ricco suo padre, ma la vita di Nell si trasformò in un inferno.

Perché l’ultimo pezzo dello scheletro non fu mai ritrovato, e qualcuno si convinse che fosse lei a tenerlo nascosto. Nell sospetta che il vero motivo della riunione di famiglia sia la grande rivelazione al pubblico di un nuovo indizio che condurrebbe all’osso mancante.

Quello che ancora non sa è che, suo malgrado, rischia di essere coinvolta di nuovo in un gioco pericoloso che minaccia la sua stessa vita.

RECENSIONE

Uniamo una famiglia disfunzionale, una caccia al tesoro che dura da quarant’anni, segreti di famiglia e avremo il riassunto di questo libro.

Delitti di famiglia, infatti è una via di mezzo tra una saga famigliare e un giallo.

Il racconto si snoda tra passato e presente e ogni componente di questa “strana” famiglia allargata ha qualcosa da dire.

Tutto inizia dalla pubblicazione del libro “Le ossa d’oro”: una caccia al tesoro ideata da Frank, Lal e Cora e basata sulle poesie e canzoni della tradizione irlandese.

Il premio finale è niente di meno che la ricostruzione dello scheletro di Elinore.

Peccato che Frank e Cora abbiano chiamato la loro figlia Eleanor, che sì è scritto diverso ma per i cacciatori di ossa diviene comunque la loro musa nonché proprietaria dell’ultimo osso.

Assistiamo così al racconto di Eleanore, che si fa chiamare Nell e di ciò che ha subito a causa dell’ossessione dei cacciatori di ossa: vive in completo anonimato su una barca e lontana dalla sua famiglia da cui non vuole né soldi né affetto.

Ma per le nozze d’oro del libro, torna in famiglia e lì tra vecchi cacciatori di ossa stalker, fatti inquietanti e segreti che sembrano voler rivelarsi si entra nel vivo della storia.

Tra la sua storia personale e le vicende legate al libro, Nell è la guida, è il Caronte che ci porta all’interno di questa famiglia così strana.

Conosciamo così tutta la famiglia e i flashback del passato servono al lettore a farsi un’idea di chi erano, ma soprattutto di chi sono, questi quattro amici: Frank, Cora, Lal e Bridget che hanno addirittura deciso di vivere in due case attaccate.

Ci viene così descritta la loro voglia di essere artisti e di essere riconosciuti come tali, le loro pecche e i loro peccati, i loro vizi e le loro (poche) virtù.

I colpi di scena colpiscono il lettore che si trova a cambiare idea continuamente: a patteggiare per Nell, o per la sua famiglia come in un caleidoscopio in cui di volta in volta l’immagine cambia.

I personaggi, tutti, rispecchiano vizi e virtù proprie dell’essere umano e se, alcuni personaggi come Frank sono portati all’esasperazione (è la stessa Nell a descrivere il padre come narcisista e manipolatore), altri passano in secondo piano, ma si rivelano fondamentali per ricostruire il puzzle.

Come in una vera caccia al tesoro, il lettore deve scoprire il pezzo mancante che porterà alla rivelazione finale, ma deve stare attento perché gli indizi sono ambigui, enigmatici…

Rimarrete spiazzati dal finale, che è doppio, come fosse una sorta di anagramma, o meglio come un palindromo, ma è determinante: non ci si può giocare più.

Traduzione: Micol Cerato
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 480
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Erin Kelly è professore associato di filosofia morale, filosofia politica e filosofia del diritto alla Tufts University.

I suoi interessi di ricerca riguardano la filosofia morale e politica e la filosofia del diritto, con particolare attenzione alle questioni sulla giustizia, la natura delle ragioni morali, la responsabilità morale e le teorie della pena.

Per Feltrinelli ha curato Giustizia come equità di John Rawls (2002).

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