L’educazione delle farfalle di Donato Carrisi

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L’educazione delle farfalle

La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo.

Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena.

Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre». Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza.

Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone.

Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo? E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre?

Questo non è semplicemente l’ultimo capolavoro di Donato Carrisi. Perché Serena non è un personaggio come gli altri, e questa non è una storia come le altre. Questo è un viaggio inarrestabile alla scoperta degli angoli più oscuri del nostro cuore e delle nostre paure, al termine del quale il nostro modo di vedere il mondo, semplicemente, non sarà più lo stesso.

Sapete cos’è l’effetto farfalla?

È quella teoria secondo cui il singolo sbattere di ali d’una farfalla può generare una catena di movimenti di altre molecole capaci di scatenare un uragano, a chilometri e chilometri di distanza.

Ed è quello che succede tra le pagine di questo nuovo e attesissimo romanzo di Donato Carrisi.

Tutto parte con un concepimento, un esserino piccolo e minuscolo che si insidia nella vita perfetta e senza scrupoli di Serena.

Un piccolo essere che nonostante tutto riesce a venire alla luce e a portare a questa donna il titolo di madre.

Per sei lunghi anni tutto ciò che Aurora riceverà saranno regali e una vita agiata, ma non le carezze e l’amore che una bambina dovrebbe ricevere dal proprio genitore.

Ma un giorno tutto questo non c’è più. Un giorno il fuoco prende e porta via per sempre Aurora dalla vita di Serena.

Quella presenza ingombrante, invadente, non voluta, diventa assenza, forte, terribilmente forte, tanto da togliere a Serena qualsiasi forza, qualsiasi capacità di ridiventare ciò che era.

I giorni, i mesi passano senza nulla a cui aggrapparsi, senza nulla per cui combattere e andare avanti.

Ma un giorno un video sul cellulare cambierà le carte in tavola.

Quel giorno Serena si recherà a Vion e tutto il suo mondo, insieme a quello di altre persone cambierà per sempre.

Un effetto farfalla in grado di cambiare per sempre la vita di quelle persone che si sono trovate coinvolte nella vicenda.

Un effetto farfalla che porterà i suoi danni nel corso degli anni a venire.

A differenza degli altri libri di Carrisi, questo non è il solito convenzionale thriller.

Anche confrontandolo con altri, non troveremo mai un romanzo che si avvicini.

Se usassimo l’aggettivo “thriller” andremo a neutralizzare il vero senso della storia, il fulcro di quello che l’autore porta a farci comprendere.

Un coacervo di nozioni, di vissuti, di esperienze che rendono la lettura un susseguirsi di colpi di scena.

L’educazione delle farfalle è stato scritto da Carrisi, ma la sua penna, rispetto alle precedenti è più matura, più concentrata a comprendere forze che non possono essere descritte.

Il suo stile è lineare, scorrevole, capace di coinvolgere, di girare intorno ad una storia è comunque farti tornare ad essa.

L’autore con i suoi personaggi porta in scena emozioni che attanagliano da sempre la nostra società. Serena, la donna con i tacchi alti, che pensa solo a far carriera, ma che suo malgrado si ritrova ad essere madre, è un po’ il prototipo di donna che vive i giorni nostri.

Spietata, indipendente, ma che con l’arrivo del figlio produce una scissione profonda e potente nella sua vita.

Un prima e un dopo talmente netto da creare un po’ di instabilità nel lettore.

Una Serena forte, antipatica e poi una Serena dismessa, arrendevole, quasi succube della vita.

Nel corso della lettura vari personaggi entreranno nella vita di questa donna.

Uno tra tutti, Adone, il rilegatore di libri, l’uomo che non riesce a resistere al fuoco.

I vari dialoghi con quest’uomo saranno uno dei momenti più delicati ed empatici  di tutto il libro.

Recluso per sua stessa volontà, Adone decide di dedicare la sua vita a quei libri che la gente dimentica in giro, o che semplicemente non vuole più.

Una sorta di metafora sentimentale delle emozioni che la gente vive.

Una cosa tanto preziosa in un momento, poi diventa inutile e facilmente cestinabile.

Il punto di vista principale è quello di Serena,ma nel corso della lettura ci saranno vari punti di vista, ritorni al passato che daranno un senso compiuto a quello che sembra un caos primordiale. 

Una storia senza dubbio che andava raccontata, un insieme di emozioni altalenanti che ti portano a girare in fretta le pagine, una sorta di tradizione mista a modernità, un oscillare continuo fra credenze popolari e fatti realmente accaduti.

Tutto questo e molto altro è L’educazione delle farfalle.

Ma soprattutto è un regalo che Carrisi ha voluto farci, un libro che meritava di essere scritto, un messaggio importante che rappresenta tematiche importanti.

Editore: Longanesi
Pagine: 432
Anno pubblicazione: 2023

Donato Carrisi è un autore, sceneggiatore e giornalista italiano.

Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento.

È regista oltre che sceneggiatore di serie televisive e per il cinema.

È una firma del Corriere della Sera ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, La ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo –, Il gioco del suggeritore, La casa delle voci, Io sono l’abisso, La casa senza ricordi, La casa delle luci e L’educazione delle farfalle

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