La stagione delle Erinni di Stefano De Bellis ed Edgardo Fiorillo

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La stagione delle Erinni

72 a. C. Roma è una città sempre più corrotta, prossima a perdere la propria identità per entrare in una nuova èra.

Marco Tullio Cicerone è un oratore giunto a un punto decisivo della carriera, Tito Annio Tuscolano un ex centurione disincantato. Unendo i loro talenti a quello di Flavia Polita, carismatica lenona della Suburra, sveleranno il gioco d’ombre messo in piedi per confonderli e fronteggeranno un complotto che potrebbe far riesplodere la guerra civile.

Dagli autori de “Il diritto dei lupi”, una spy story piena di fascino tra il crepuscolo della Repubblica e l’alba della dittatura. Ingaggiati forzatamente per una missione ad alto rischio, Marco Tullio Cicerone e Tito Annio Tuscolano devono impedire a un gruppo di fanatici di attizzare il fuoco dei conflitti sociali.

Con loro Flavia Polita, che nella vicenda ha un interesse personale. Intanto, sullo sfondo, vanno in scena le rivolte di Sertorio e Spartaco, la guerra contro Mitridate e le manovre politiche dei due ambiziosi pretori in carica, Marco Licinio Crasso e Quinto Ortensio Ortalo.

Una matassa ingarbugliata che metterà alla prova l’intelligenza di Cicerone, l’esperienza di Tito, il coraggio di Flavia. E nella quale rimarranno impigliate donne risolute e letali, dal destino tragico, in cerca di vendetta.

Dopo Il Diritto dei lupi, loro pregevolissimo libro d’esordio, uscito nel 2021, l’accoppiata composta da Stefano De Bellis ed Edgardo Fiorillo, ci presenta, ne La stagione delle Erinni, un nuova indagine mozzafiato di Marco Tullio Cicerone.

I due autori sono nuovamente bravissimi nel costruire una ambientazione storica tanto solida quanto accattivante e credibile.

Sullo sfondo della vicenda, ci sono le sanguinose rivolte di Sertorio e Spartaco, la guerra contro Mitridate e le manovre politiche di Marco Licio Crasso e Quinto Ortensio Ortalo, ambiziosi pretori che aspirano solo ad aumentare la propria influenza nell’Urbe, senza guardare troppo ai veri bisogni della Repubblica e della sua popolazione.

Ambientare un thriller nel 72 avanti Cristo, rendendo la lettura, al tempo stesso piacevole e interessante, è un’arte che i due scrittori padroneggiano con grande maestria, trovando sempre il giusto equilibrio che permette loro di fornire quel tanto di dettagli utili a rafforzare la vicenda, senza rendere la lettura pedante o aneddotica.

L’opera, seguito della precedente, ma che resta un romanzo a sestante, che può essere letto senza necessariamente dover conoscere gli antecedenti, mette nuovamente in scena i tre protagonisti de Il diritto dei Lupi.

Ritroviamo così l’oratore e senatore Cicerone, l’ex centurione Tito Annio Tuscolano, detto “il molosso” e quella che, almeno ufficialmente, è ancora sua moglie, ossia Flavia Polita, tornata però al suo mestiere, quello più antico del mondo, anche se da “lenona”.

In una Roma corrotta, reduce dalla guerra civile e impoverita dalle lotte intestine, dove le “lupe” si rivelano spesso più virtuose dei senatori, La stagione delle Erinni cattura il lettore e lo porta attraverso una lunga cavalcata di omicidi, colpi di scena e intrighi di palazzo.

Il titolo del volume deriva dalle tre “figlie” di Urano: Aletto, Megera e Tisifone.

Divinità alate, nate dall’evirazione di loro padre, con serpenti al posto dei capelli e voci terribili.

Il loro compito era quello di vendicare i delitti compiuti contro la propria famiglia. Nella mitologia romano, queste divinità vengono chiamate “furie”.

Il perché gli autori abbiano scelto questo titolo, lo si scopre solo alla fine, una volta rivelata una trama complessa e ben sviluppata, che metterà il nostro Cicerone a dura prova, per la delizia dei lettori.

Un thriller storico di grande spessore che piacerà molto agli amanti del genere, che ne apprezzeranno il ritmo incalzante, l’ottima ambientazione e una buona introspezione dei personaggi.

Editore: Einaudi Stile Libero
Pagine: 656
Anno pubblicazione: 2023

Stefano De Bellis e Edgardo Fiorillo, oltre alla passione per la scrittura, condividono lo stesso anno di nascita, il 1973, e una città, Piacenza.

Consulente informatico amministrativo il primo, biologo e divulgatore scientifico il secondo, hanno esordito nel 2021 con Il diritto dei lupi, presto tradotto anche in spagnolo, a cui ha seguito, nel 2023, La stagione delle Erinni.

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