L’omicidio Vera Kall
Una telefonata nel mezzo della notte: una voce e poche parole che in un solo momento fanno crollare certezze e instillano dubbi e paure. Un messaggio che fa riaffiorare ricordi ed emozioni da un passato che sembrava ormai lontano e definitivo.
Un terribile incidente forse non così casuale che sconvolge la vita di una tranquilla cittadina e porta con sé riflessioni etiche e morali. Tre delitti per altrettanti racconti, attraverso i quali Håkan Nesser esplora il mondo delle possibilità e l’effetto dirompente che alcune decisioni possono avere anche a distanza di anni sulle vite delle persone; mostra come i rapporti famigliari apparentemente più solidi e senza sbavature possano invece dimostrarsi fragili ed effimeri, perché basati su segreti e menzogne.
A indagare questa volta sono persone come noi: una donna che non vuole veder tornare il figliastro tossicomane che aveva causato tanti problemi e che credeva morto, un professore cinquantenne che si mette sulle tracce di una vecchia compagna di classe, un insegnante che cade in una profonda crisi dopo la morte di un’alunna.
Con uno stile originale, che supera gli schemi dei noir classici, Nesser ci porta di nuovo nel suo Nord più cupo e intrigante.
RECENSIONE
L’omicidio Vera Kall racchiude tre racconti dalle atmosfere noir con una spruzzata di thriller psicologico.
Nel primo racconto l’elemento che stravolge la vita della protagonista Judith è una telefonata nel cuore della notte… una telefonata che la farà dubitare di sé stessa, perché chi sta chiamando dovrebbe essere morto e non vivo. Inizia così una sorta di gioco equivoco e ambiguo, descritto da flashback del passato, che porterà Judith a mettere in dubbio tutta la sua vita.
Ciò che rimaneva incomprensibile – e imperdonabile – era che le avesse mentito. Le bugie non si riducono con il passare del tempo, ma crescono. Magari si può perdonare qualcuno che ha confessato quello che ha fatto qualche giorno prima, un mese o persino sei. Ma ventidue anni? Impossibile.
Nel secondo racconto il protagonista è Henry Maartens, un uomo di mezz’età abbandonato dalla moglie che accetta di passare qualche giorno con un suo vecchio compagno di scuola. Non sa che questa rimpatriata lo riporterà indietro negli anni, alla fatidica sera in cui è scomparsa la sua amica Vera Kall. La verità sarà quella che lui ricordava?
Quando mi svegliai, lei non c’era più. Erano le quattro e venti del mattino, e mi aveva lasciato un foglietto sulla scrivania: ora vado. Non so come sarà il futuro, ma so che ti amo. Vera
L’ultimo racconto è più una riflessione sul rapporto che abbiamo con la morte, soprattutto quando questa colpisce una persona giovane. Non vi spoilero oltre.
La bellezza di questo libro risiede nelle atmosfere noir che Nesser è bravo a descrivere, perché inducono nel lettore uno stato di ansia perenne che persiste durante la lettura. In ogni racconto si può trovare o ritrovare qualcosa di noi, sia esso un tratto del carattere o un fatto realmente accaduto.
La Svezia di Nesser non ha bisogno di località conosciute o di grandi descrizioni, perché i protagonisti sono i personaggi con le loro fragilità, le loro paranoie e le loro paure. La Svezia è solo lo sfondo in cui queste storie accadono, è il contorno alla vita di Judith, Henry e del professor S.
Nesser vuole indurre nel lettore una sorta di riflessione giocando coi dubbi e col doppio che tutti viviamo nella nostra vita. Come ci saremmo comportati in quella situazione? Perché abbiamo scelto di seguire quella strada, invece dell’altra?
L’omicidio Vera Kall è un romanzo noir adatto a chi ama leggere i racconti brevi, è per chi vuole approcciarsi al genere noir, ma non vuole abbandonare il thriller…
Traduzione: Carmen Giorgetti Cima
Editore: Guanda
Pagine: 209
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Håkan Nesser, scrittore svedese di romanzi polizieschi. Ha insegnato lettere in un liceo, ma dopo il successo ottenuto dai suoi primi romanzi si è dedicato interamente alla letteratura. Molti dei suoi gialli hanno come protagonista il commissario Van Veeteren. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue, tra cui l’italiano, e da alcuni di essi sono stati tratti film o serie televisive. Nel 2000 ha vinto, con Carambole, il premio Glasnyckeln (“Chiave di vetro”) per il miglior romanzo poliziesco scandinavo. Dal 2000 la TV svedese ha prodotto una serie di film basati sui casi del commissario Van Veeteren: alcuni sono basati su romanzi già pubblicati, altri sono stati scritti espressamente per la televisione da Nesser.Della serie che ha per protagonista il commissario Van Veeteren, Guanda…