Ti ricordi Mattie Lantry?
Recensione di Erika Giliberto
Quando lo scrittore Jim Winter, in pieno lockdown, decide di offrire un workshop online a cinque aspiranti autori, non può nemmeno immaginare quello che lo aspetta. La regola è una sola: il completo anonimato di insegnante e allievi.
Tra le storie inviate spicca quella scritta da Deirdre, che racconta la tragica fine di Mattie Lantry, un ragazzo solitario e isolato dai coetanei, ritrovato senza vita all’interno di un cimitero a soli diciassette anni nell’ormai lontano1980.
Mentre Deirdre invia un capitolo dopo l’altro, agli occhi attoniti di Winter appare sempre più evidente che gli eventi raccontati assomigliano molto, troppo, a un episodio della sua gioventù. L’ambientazione, i fatti, persino i nomi sono gli stessi. Chi è Deirdre e come fa a conoscere ogni dettaglio di quella storia? E in che modo Winter è coinvolto in ciò che è accaduto?
Per scoprirlo dobbiamo tornare nei luoghi dove tutto è cominciato, in un piccolo borgo di pescatori irlandese sferzato dal maree dal vento. Qui Jim Winter incontrerà le sue vecchie conoscenze e dovrà riportare a galla un passato che credeva sepolto: il doloroso segreto che lo tormenta da tutta la vita…
Recensione
Il periodo che ci accomuna tutti, nessuno escluso, è stato il tragico momento in cui il Covid-19 ha fagocitato le nostre vite, risputandole fuori, dopo molto, troppo tempo, irrimediabilmente cambiate.
Ti ricordi Mattie Lantry? si svolge proprio nel momento del lockdown e William Wall descrive dettagliatamente il modo in cui Jim Winter, il protagonista di questa storia, e sua moglie Catherine, oltre ad essere impauriti dalle notizie che arrivano da tutto il mondo, si annoiano a causa delle restrizioni che impediscono di uscire di casa.
È impossibile non riconoscersi in questa storia, anche soltanto per il fatto di averla ambientata in un momento storico a cui abbiamo partecipato tutti.
È probabile che l’autore abbia preso spunto dalla sua esperienza personale per aver posto uno scrittore al fulcro del romanzo.
Uno scrittore che si annoia, e a cui viene la brillante idea di organizzare un laboratorio di scrittura on line, con il quale invita degli aspiranti scrittori a inviare, in forma rigorosamente anonima e volta per volta, i loro romanzi, in modo da poterli correggere e aiutarli nella stesura attraverso consigli e dritte azzeccate.
Iniziamo col dire che, per i lettori che aspirano ad imparare a scrivere, ci sono dei veri e propri spunti da tenere a mente, degli utili consigli da seguire, unitamente alle velate critiche di cui bisogna fare tesoro.
Difatti, questa storia, oltre ad essere un romanzo thriller, è anche ricca di informazioni culturali, grazie ai continui riferimenti filosofici, e non solo, che arricchiscono di molto la narrazione.
La trama di Ti ricordi Mattie Lantry? è piuttosto geniale, una storia nella storia.
Quando i cinque selezionati partecipanti iniziano ad inviare i loro racconti mano a mano che li scrivono, Jim rimane colpito, per non dire esterrefatto, da quello di una certa Deridre.
La donna racconta la triste vicenda di un ragazzo di diciassette anni, Mattie Lantry, che lui conosce molto bene, essendo stato suo amico in adolescenza.
Ed ecco che allora Jim inizia a rivivere con angoscia quel periodo, ricordando il suo rapporto con Mattie Lantry e la sua morte.
Ogni volta che Deirdre invia una pezzo di storia, i ricordi di Jim si delineano sempre di più e, pian piano, inizia a inorridire e a farsi mille domande.
Se il laboratorio on line è stato organizzato in forma anonima, chi è questa Deirdre? Come fa a sapere di Mattie? Come può conoscere tutti questi dettagli?
Ti ricordi Mattie Lantri? si svolge quindi su un doppio binario.
Da una parte troviamo la voce narrante di Jim che racconta del lockdown, del rapporto con la moglie, delle loro discussioni riguardo al momento storico e sulle pandemie avvenute nella storia passata e, soprattutto, dei ricordi del suo passato trascorso insieme a Mattie Lantry.
Dall’altra parte leggiamo il racconto della storia di Mattie, scritto da questa fantomatica Deirdre, in cui, pagina dopo pagina, entra in gioco anche Jim, ed è proprio in quel momento che lui inizia davvero ad avere paura.
L’autore dedica molto spazio al protagonista assoluto di questa storia, Mattie Lantry, e ne delinea in maniera profonda il carattere stravagante attraverso i ricordi di Jim e Deirdre.
Mattie è una figura a cui il lettore non può fare a meno di affezionarsi, un ragazzo dalle idee un po’ strampalate e dalla testa tra le nuvole, ma generoso, buono come il pane, timido e tanto affezionato al nonno.
L’ambientazione in cui si svolgono i racconti è l’Irlanda e gli amanti di questa terra meravigliosa si perderanno nelle splendide descrizioni dei luoghi, soprattutto quando Jim tornerà a Rally, località in cui si svolsero i fatti narrati, per cercare di scoprire chi, tra i vecchi amici di un tempo, si stia celando dietro al nome di Deirdre.
Un’altra nota piacevole è data dai continui riferimenti, ambientali e culturali, alla nostra bella Italia, luogo molto amato da William Wall.
Editore: Guanda
Pagine: 320
Anno pubblicazione: 2024
William Wall (1955) è nato a Cork, vive tra l’Irlanda e la Liguria, a Camogli, e traduce dall’italiano.
È autore di sei romanzi, tre raccolte di racconti e quattro volumi di poesia. Il suo romanzo This is the Country (2005) è stato selezionato per il Man Booker Prize.
Nel 2017, con la raccolta The Islands, è stato il primo autore europeo ad aggiudicarsi il Drue Heinz Literature Prize, prestigioso premio americano per racconti in lingua inglese.
Un’antologia delle sue poesie è stata pubblicata nel 2012 con il titolo Le notizie sono, a cura di Adele D’Arcangelo. Con Nutrimenti ha pubblicato La ballata del letto vuoto (2022).