Un animale selvaggio
Recensione di Claudia Pieri
2 luglio 2022, due ladri rapinano una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno.
La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che custodiscono cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante.
La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne.
Nemmeno il lettore.
Recensione
“I concorsi di circostanze sono ammantati di apparenze. E bisogna sempre diffidare delle apparenze
Circostanze – apparenze – diffidare: sono le tre parole chiave di questo nuovo, attesissimo romanzo di Joel Dicker, Un animale selvaggio, da tenere bene a mente durante tutta la lettura, come una sorta di guida per attraversare e meglio comprendere la storia.
Stavolta l’autore ha deciso di “giocare in casa” scegliendo Ginevra come sfondo e cornice della maggior parte degli eventi narrati.
Ambientazione azzeccatissima che riflette quell’idea di ordine e perfezione di cui sono circondati i personaggi principali della storia.
L’impianto narrativo di Un animale selvaggio è costruito tutto intorno ad una data e ad un evento: il 2 luglio 2022, giorno in cui proprio a Ginevra si consuma una clamorosa rapina a mano armata finita sulle prime pagine di tutti i giornali.
L’intreccio, sminuzzato in tanti, piccoli accadimenti, parte e finisce lì, sul marciapiede antistante la gioielleria teatro della rapina.
I personaggi che si muovono sulla scena di Un animale selvaggio, contendendosi a turno il ruolo di protagonista, sono quattro, due coppie di coniugi, Arpad e Sophie e Greg e Karine legati tra loro da un’amicizia apparentemente solida e disinteressata.
I primi due sono
“una coppia felice. Innamorata. Una coppia perfetta. All’apparenza.
mentre gli altri sono esattamente l’opposto e, in virtù di questo, sviluppano, ciascuno a suo modo, una vera e propria ossessione per la coppia di amici:
“Non poteva dirlo al marito, ma in fondo voleva una vita come quella di Arpad e Sophie
Arpad e Sophie abitano nella Casa di Vetro, un
“grande cubo, le cui ampie vetrate offrivano alla vista un formidabile spaccato della villa
quasi a voler mettere in mostra la loro vita perfetta, di contro Greg e Karine vivono in un complesso di villette a schiera che
“gli abitanti di Cologny avevano soprannominato l’Obbrobrio
a rimarcare una volta di più la differenza di status tra le due coppie.
All’interno di una narrazione fatta di continui salti temporali, tra passato e presente, il “burattinaio” Dicker muove i fili dei suoi personaggi a proprio piacimento, giocando a smontare, pezzo dopo pezzo, tutte le certezze che aveva costruito sotto gli occhi ipnotizzati di chi legge.
I capitoli brevi scandiscono il ritmo della storia, serrato e in un crescendo adrenalinico, e favoriscono l’attenzione del lettore, mantenuta a livelli costantemente elevati grazie allo stile di scrittura magnetico dell’autore, geniale nella costruzione della trama, di cui ha sempre il pieno controllo, condotta con piglio sicuro, coerente e senza sbavature fino alla fine.
In Un animale selvaggio Dicker gioca con le apparenze:
“gli animali selvaggi sono come gli uomini. Li puoi ammansire, truccare, travestire. Puoi dare loro amore e speranza. Ma non puoi cambiare la loro natura.
capovolge situazioni e coglie l’occasione per indagare gli equilibri, spesso fragili, che regolano le dinamiche di coppia e le relazioni familiari, svelando a poco a poco cosa si nasconde dietro una facciata perfetta: nessuno è come sembra, ognuno custodisce un segreto.
Un animale selvaggio, pur discostandosi strutturalmente dai precedenti romanzi dell’autore, non delude le aspettative dell’attesa, soprattutto per la capacità di Dicker di condurre il lettore dentro la storia, a fianco dei personaggi che la abitano, caratterizzati, come sempre, magistralmente.
Traduzione: Milena Zemira Ciccimarra
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 448
Anno pubblicazione: 2024
Joël Dicker è uno scrittore svizzero, nato a Ginevra nel 1985.
La verità sul caso Harry Quebert – il titolo che l’ha fatto scoprire al grande pubblico dei lettori – è il suo secondo romanzo.
Il primo, Les derniers jours de nos pères, ha ricevuto il Prix des écrivains genevois nel 2010.
La verità sul caso Harry Quebert ha ottenuto il Grand Prix du roman de l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des lycéens 2012, ed è tradotto in oltre 25 paesi.
Nel 2016 Bompiani pubblica La tigre.
Nella top ten internazionale anche La scomparsa di Stephanie Mailer (La Nave di Teseo 2019), L’enigma della camera 622 (La Nave di Teseo 2020) Il caso Alaska Sanders (La Nave di Teseo 2022).
Nel 2024 esce Un animal sauvage (Un animale selvaggio).