Quelqu’un d’autre
Recensione di Cristina Casareggio
Rubrica Orizzonti a cura di Alessandro Quadri Di Cardano
Chi ha ucciso Oriana, la celebre editrice italiana? Un uomo e tre donne danno la loro versione della storia: Adrien, il marito della vittima, seducente e misterioso pianista jazz; la sfuggente Adèle, la sua giovane amante; Justine, la poliziotta incaricata dell’inchiesta e, infine, Oriana, attraverso la straziante storia delle sue ultime settimane di vita. Nessuno mente. Ma nessuno è d’accordo sulla verità… Un romanzo che vi rapirà e non vi lascerà più andare! Una imprevedibile suspense psicologica.
Recensione
Per celebrare il suo ventesimo anno di carriera, Guillaume Musso ci porta in Costa Azzurra, a Nizza, con un romanzo che pare fosse pronto già nel 2016, ma non ancora completato.
Oriana di Pietro è una ricca ereditiera italiana, ex reporter di guerra per prestigiose testate e tv italiane, che, con la morte del padre, ha ereditato il 33% dell’impero e si è dedicata con successo all’editoria.
Quelqu’un d’autre si apre con lei, sola, in un momento di pace assoluta sul suo yacht, alla ricerca di relax, un momento di pace assoluta, un’oasi nel mare meraviglioso di Antibes.
Il silenzio e la pace vengono interrotti dall’irruzione a bordo di una figura mascherata.
Oriana tenta in ogni modo di difendersi, ma soccombe alla violenza dei colpi che le vengono inferti.
Si apre così una lunghissima indagine che dura più di un anno, guidata da Justine Taillandier, una poliziotta in crisi, al suo primissimo caso importante.
Sono quattro le persone che ci portano a scoprire la verità attraverso le loro voci: la stessa Oriana, il marito Adrien, pianista di fama internazionale, Adèle Keller l’amante del marito e Justine, che, con la sua tenacia, porta avanti un’indagine che sembra impossibile.
Oriana è una donna di successo, affermata, potente nel suo settore, ricchissima.
La sua è una famiglia unita, ama il marito e ha due figlie meravigliose.
È orfana di entrambi i genitori: la madre è morta in un terribile incidente automobilistico in cui anche lei fu coinvolta, il padre è scomparso di recente per un attacco di cuore.
Ha sempre vissuto distaccata dall’impero del padre, ha cercato di farsi da sé dopo aver ricominciato a camminare in una clinica svizzera, dopo l’incidente con la madre.
È proprio in questa clinica che Oriana si reca per ogni piccolo problema, ha creato un forte rapporto di fiducia con il medico che l’ha curata e, infatti, a lui si rivolge dopo alcuni svenimenti ed una stanchezza perdurante.
Il responso è terribile: un tumore inoperabile.
La vita le crolla addosso, è uno choc inimmaginabile, ma la sua forza la porta a rialzarsi subito, non può permettersi di perdere neanche un minuto della poca vita che le resta.
La decisione che prende è quella di non abbandonare le figlie e il marito, deve trovare una sostituta adatta e impeccabile.
La scelta ricade su Adèle Keller, la responsabile di un hotel che frequenta e che aveva fatto da babysitter alle sue figlie dopo la morte del padre.
Era stata un aiuto impagabile e le bambine si erano subito affezionate a lei.
Adèle è un personaggio schivo, sembra sempre stare un passo indietro agli altri, è timida e pare indignarsi alla proposta di Oriana.
Ma dopo aver sentito, per puro caso, un concerto di Adrien, la donna non riesce a resistere al suo fascino e tira fuori una grinta inaspettata, capisce che è il momento di pensare a sé e di godersi il meglio che la vita le può offrire, Adrien per primo.
Adrien è il classico musicista bello e maledetto, ha un passato di droghe alle spalle, una vita turbolenta con ingressi frequenti in cliniche di rehab.
La musica lo salva, il suo dono come pianista è l’improvvisazione, partendo da un’aria jazz, inventa melodie uniche che rapiscono il pubblico.
Il suo fascino, insieme alla sua inimitabile dote musicale fanno innamorare tutti, e il matrimonio con Oriana, nonostante il carattere focoso di lei, procede a gonfie vele.
È il primo accusato per la morte della moglie, ma durante gli interrogatori non cede mai, si dichiara sempre innocente, è un uomo sicuro di sé, anche se distrutto fisicamente dalla permanenza in carcere.
Justine, invece, è una donna a pezzi, il marito l’ha lasciata per la sua assistente più giovane e ha avuto un figlio da lei.
La poliziotta passa ogni minuto libero a spiare la vita della nuova coppia, caricandosi di rancore ad ogni post e ad ogni loro foto felice pubblicata sui social.
Non riesce ad andare avanti con la sua vita, è ancorata alla sua rabbia e, spesso, pensa al suicidio, anche se poi non trova il coraggio di metterlo in pratica.
Quattro personaggi molto diversi tra loro che si mescolano con la tecnica del flashback.
Le location di Quelqu’un d’autre sono da film: la Costa Azzurra, con Nizza e Cap D’Antibes, con le sue acque cristalline e paesaggi mozzafiato; l’Italia, con Milano come regno del lavoro e capitale del successo; Cortina, con le sue montagne da favola; la Svizzera, come centro medico in assoluto, con una clinica all’avanguardia e medici di livello internazionale.
Se il ritmo dei primi capitoli è un po’ lento a causa delle molte informazioni che il lettore deve assimilare, successivamente riesce a decollare in pieno e tiene incollati alle pagine.
In Quelqu’un d’autre il mistero aleggia in ogni pagina.
Innumerevoli indizi portano il lettore a prendere le parti prima di uno, poi dell’altro personaggio, ma senza mai arrivare a scoprire il colpevole, perché Guillaume Musso riesce a tenere alta la tensione fino all’ultimo capitolo.
Editore: Calman-Levy
Pagine: 352
Anno pubblicazione: 2024
Guillaume Musso è un romanziere francese.
Figlio di una bibliotecaria da cui ha ereditato l’amore per i libri, scrive di notte, nei fine settimana oppure in treno, mentre si reca a Parigi dalla compagna.
Il suo romanzo d’esordio L’uomo che credeva di non avere più tempo (Sonzogno, 2005) è un bestseller internazionale, e altrettanto successo ha avuto La donna che non poteva essere qui (Sonzogno, 2006).
Ha pubblicato diversi altri romanzi, dei quali si citano: Chi ama torna sempre indietro (Sonzogno, 2007), Quando si ama non scende mai la notte (Rizzoli, 2008), La ragazza di carta (Sperling & Kupfer, 2011), Il richiamo dell’angelo (Sperling & Kupfer, 2012), Sette anni senza di te (Sperling & Kupfer, 2013), Aspettando domani (Sperling & Kupfer, 2014), Central Park (Bompiani, 2015), La ragazza di Brooklyn (La nave di Teseo, 2016), Un appartamento a Parigi (La nave di Teseo, 2017), La ragazza e la notte (La nave di Teseo 2018), L’istante presente (La nave di Teseo, 2019), La sconosciuta della Senna (La nave di Teseo, 2021) e La vita segreta degli scrittori (La nave di Teseo, 2021).