Trovali per primo di Linwood Barclay

Trovali per primo, copertina libro
“C’è una piccola buona notizia… Non ha figli. Se così fosse, sarebbe una notizia devastante per loro”.

Trovali per primo

Recensione di Erika Giliberto

Una corsa mozzafiato contro il tempo, per trovare i figli che non conosce e salvargli la vita. I possibili eredi di un milionario morente vengono misteriosamente eliminati, uno per uno. Chi è il feroce assassino, un altro erede che cancella metodicamente i rivali? O sta succedendo qualcosa di ancora più sinistro?

RECENSIONE

Linkwood Barclay anche con questo romanzo ci porta dritti sul filo dell’alta tensione attraverso una trama ben architettata.

Trovali per primo è un thriller ben strutturato che mette il lettore in guardia già dal prologo in cui Todd Cox telefona a una donna che risiede in un istituto per persone anziane, fingendosi suo nipote e di essere in stato di arresto.

Le chiede i soldi per pagare la cauzione, è questo il modo in cui l’uomo arrotonda il suo misero stipendio. Ma stavolta le cose non vanno per il verso giusto.

La chiamata viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta del camper in cui Todd vive: un uomo e una donna, dichiarandosi poliziotti, gli chiedono di poter entrare per fargli qualche domanda.

Lui, cercando di mantenere la calma per non destare sospetti sulla sua attività criminale, lancia il cellulare usa e getta in un cassetto e apre ai poliziotti.

Nel giro di un paio di minuti Todd Cox si ritroverà senza vita, rinchiuso in un sacco e il suo camper sarà ripulito completamente.

Se le due persone non erano poliziotti, allora chi erano? E perché hanno ucciso Todd Cox facendone sparire ogni minima traccia?

Nel susseguirsi dei capitoli, inizieremo così a scoprire i personaggi di questa storia.

Si inizierà da Miles: è lui il collante della trama.

Diversi anni antecedenti a questa storia, essendo in forte stato di bisogno economico, era stato in una clinica della fertilità per donare il suo seme.

Non ci aveva più pensato fino a quando un giorno la sua dottoressa gli comunica la tragica notizia:

“Sta morendo. Mi ha sentito? So che è brusco dirglielo in questo modo, ma mi ha sempre chiesto di essere sincera con lei. Non esiste un altro modo per addolcirle la cosa

Frastornato,l’uomo inizia pensare ai legami di parentela.

C’è Gilbert, suo fratello, glielo deve dire, c’è la possibilità che la malattia sia ereditaria.

E poi gli viene un flash: chissà quante donne sono state ingravidate col suo seme?

La malattia di Huntington galoppa e, prima che sia troppo tardi, decide di trovare e contattare uno ad uno tutti i figli avuti, per lasciar loro in eredità il suo patrimonio e, soprattutto, per verificare che anche loro non abbiano contratto la malattia.

È di sicuro un primo capitolo ad effetto. Il lettore, date queste premesse, rimane subito incuriosito e si chiede già che attinenza possa esserci tra il prologo e il capitolo numero uno.

La trama di Trovali per primo è geniale e la storia si rende interessante per il modo in cui è raccontata, ossia passando da un personaggio all’altro fino a quando, piano piano, le loro storie si incrociano e si fondono.

L’intreccio delle vite dei personaggi è ben ideato, così come i dialoghi sono strutturati senza quelle divagazioni inutili che ne appesantiscono la speditezza.

È superfluo dire che Barclay sa il fatto suo in quanto a fluidità nella narrativa: non c’è un capitolo che non scorra piacevolmente e in nessun momento ci si annoia.

Oltretutto, i capitoli sono mediamente brevi e invogliano a proseguire sempre più velocemente, anche perché ognuno contiene un tassello di mosaico che, mentre si prosegue nella lettura, va a formare un quadro che inizialmente sembrava semplice, ma che pian piano si complica sempre più.

A condire il tutto, sono presenti diverse scene d’azione che arricchiscono la storia e mantengono alta l’attenzione del lettore.

Una serie di sparizioni misteriose inizia a destare sospetti e crea molti interrogativi, perché le persone non solo muoiono, ma vengono letteralmente cancellate dalla faccia della terra e un colpo di scena sapientemente piazzato sconvolge completamente la trama.

Da questo punto in poi, il lettore non può fare altro che correre idealmente accanto al personaggio principale per scoprire tutta l’inimmaginabile verità.

Traduttore:  Nicola Manuppelli
Editore: Nutrimenti
Pagine: 512
Anno pubblicazione: 2023

Nato negli Stati Uniti, Linwood Barclay è cresciuto e vive in Canada.

Dopo una laurea in Lettere, ha iniziato a collaborare con varie testate, tra cui il «Toronto Star», su cui ha tenuto una rubrica fissa dal 1993 al 2008, quando si è ritirato per dedicarsi interamente al mestiere di scrittore.

Senza dirsi addio (Piemme, 2009), tradotto in oltre trenta lingue, è stato un bestseller in tutto il mondo e addirittura il libro più venduto del 2008 in Gran Bretagna.

Successo replicato da Il vicino di casa (Piemme, 2010), vincitore dell’Arthur Ellis Award (il principale premio riservato ai thriller in Canada) e numero uno su Amazon.fr, e da Prima che sia troppo tardi (2012). Nel 2013 Piemme ha pubblicato il suo thriller Non voltarti indietro.

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