Una mattina come questa
Recensione di Barbara Terenghi Zoia
TRAMA
Tra i palazzoni della periferia di Cagliari gli anni passano lenti e la prospettiva migliore è riuscire a rimanere a galla cercando di non pestare i piedi alle persone sbagliate.
Nanni, Bebbo e Ricky, tre amici molto diversi tra loro, lo hanno imparato a proprie spese. Ci provano, a tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui sono immersi fin da ragazzini, ad affrancarsi da quella criminalità che costringe a rubare, prostituirsi, camminare a testa bassa.
Fino a quando, sulla soglia dei trent’anni, si ritrovano a fare un bilancio: Nanni ha reinvestito i proventi di una vita di spaccio in una serie di attività incerte; Bebbo fa lavoretti saltuari e arrotonda facendo lo spaccaossa nel ramo del recupero crediti; Ricky, dopo aver pubblicato con poca fortuna un romanzo sulle gang giovanili, continua a inseguire il sogno di fare lo scrittore.
Forse, anche per quelli come loro esiste la possibilità di lasciarsi alle spalle droghe, crimini e violenza. Ma quando il famigerato boss Pasquino La Somme si mette sulle loro tracce per regolare alcuni conti in sospeso, i tre devono rimettersi in piazza ed essere disposti a correre ogni pericolo pur di salvare la pelle e non venire trascinati, una volta per tutte, verso il fondo.
RECENSIONE
Nanni, Bebbo e Ricky sono tre ragazzi che si incontrano nei quartieri periferici di Cagliari, stringono amicizia e diventano come veri fratelli, sono sempre presenti l’uno per l’altro, o almeno ci provano. Tutti e tre cercano di sopravvivere, di galleggiare negli ambienti ai margini dei quartieri malfamati, anche se scelgono strade diverse che, però, inevitabilmente si ricongiungono.
Bebbo vive da solo in un monolocale insieme a un padre inesistente (la madre è sparita quando aveva dodici anni). Cerca di sopravvivere facendo il buttafuori in diversi locali, e intanto si allena per diventare campione di MMA.
Ricky è un’anima in pena, sempre a rincorrere l’amore della sua vita, donne molto più grandi di lui che non può avere; ancora non gli è chiaro se cerca un amore materno o la donna che esiste solo nei suoi sogni.
Nanni tiene poco in considerazione i genitori e la sorella: lui è più interessato a una bella macchina e alla villetta appartenuta ai nonni, e li vuole subito. Ma far soldi in fretta senza la bacchetta magica è possibile solo vendendo l’anima al diavolo, oppure, nel suo caso, diventare un malavitoso ed entrare nel giro degli spacciatori.
Durante la storia narrata, vediamo i tre ragazzi crescere, cercando di avere più di quello che possono. Diventano grandi attraverso le pagine del libro e il lettore si ritrova ad empatizzare con loro, tanto da sperare che, alla fine, tutta la melma che li circonda, non li trascini giù in fondo, come le sabbie mobili.
“Una mattina come questa” è un bel noir che ci accompagna nelle meraviglie nascoste di Cagliari e Lorenzo Scano, con la sua sapiente scrittura, riesce a condensare gli anni dell’adolescenza e della giovinezza dei tre ragazzi senza appesantire la lettura, tant’è che il lettore si accorge del passare del tempo solo leggendo le date poste all’inizio dei vari capitoli.
Le tematiche trattate in “Una mattina come questa” sono diverse ed importanti, sempre gestite in modo raffinato e mai sbandierato. Si inizia con il rimpallo di responsabilità tra coloro che nel tempo hanno gestito male il territorio e hanno permesso ai soliti noti di cementificare un golfo bellissimo come quello di Cagliari. Si passa poi ad una gioventù che, persi i punti di riferimento come ad esempio la famiglia, vuole tutto e subito, schiacciata dai social e dalla vita troppo frenetica, ed è disposta a pagare un prezzo altissimo in termini personali.
“Una mattina come questa” è un libro molto colorato che passa dal grigiore dei palazzoni tutti uguali di periferia, popolata da poveracci e drogati (“Chi ha costruito questo fortino? Domanda dopo essere entrato in una baracca tirata su con lamiere, tendaggi, tavoloni di compensato e frasche. I ragazzi dello zoo di Cagliari”), all’alba tinta di arancio del Golfo di Cagliari, dove è ambientato il romanzo: “Chiudete gli occhi. Il rumore delle onde infrante sugli scogli. Il profumo del cisto e del corbezzolo. Camminate lungo i lastricati di pietra deserti ascoltando i lamenti dello scirocco tra i pini”.
Una città invasa dai turisti che arrivano a frotte con le navi, “colonizzano” il posto per qualche ora e poi se ne vanno, senza mettere piede nelle zone buie, quelle a tinte scure, ma anche senza scoprire le vere bellezze che Cagliari conserva.
“All’angolo con Via Deledda c’è un locale che si chiama il Baretto, un buco ricavato da una grotta, una tipicità tutta cagliaritana: grotte di tufo e calcare.”
L’alter ego dello scrittore altri non è che Ricky, uno dei protagonisti, che cerca disperatamente di far pubblicare il suo romanzo “un noir di formazione”, come lo definisce lui. Mentre pensa alle dediche da fare alle lettrici, nel frattempo, si accontenta di scriverle sui libri di altri autori che regala alle ragazze, cercando di far colpo.
Lo scrittore gioca in maniera sottile e spettacolare anche con i nomi: durante tutto il romanzo conosciamo i tre protagonisti attraverso i soprannomi, e soltanto alla fine scopriamo i nomi anagrafici.
Gli antagonisti, invece, hanno tutti nomi stranieri, per renderli diversi e particolari: in questo modo, l’autore ironizza molto sulla figura dei tirapiedi del Boss o del galoppino di turno. I due più ricorrenti nel romanzo sono i nipoti del boss, William e Wilson La Somme, che, a suon di battute amaro-ironiche, spezzano il ritmo serrato dell’azione.
Quella di Lorenzo Scano in “Una mattina come questa” è una scrittura che riesce ad essere veloce e guizzante, quasi fosse un film d’azione, per passare poi ad una versione slow-motion, quando il momento lo richiede, per sottolineare uno stato d’animo o un fatto importante.
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Anno pubblicazione: 2024
AUTORE
Lorenzo Scano (intervistato qui da Thriller Life) è un autore italiano che ha vissuto a lungo a Cagliari dove ha cominciato a scrivere crime fiction da giovanissimo. Ha pubblicato romanzi ed è stato titolare della libreria “Metropolitan”, specializzata in romanzi gialli, thriller, noir, e finalista al premio “Corpi Freddi Awards” nella categoria Migliore autore esordiente. Trasferitosi a Milano per seguire la sua passione, la scrittura, gestisce la nuova edicola in via Buonarroti: «Ho lasciato la mia vita a Cagliari per Milano, se hai un sogno qui puoi esaudirlo». Tra i suoi libri ricordiamo: Stagione di sangue (Watson, 2016), Pioggia sporca (La Corte editore 2018), Via libera (Rizzoli 2021), Una mattina come questa (Rizzoli 2024).