Fino a bruciarsi l’anima
Recensione di Federica Cervini
TRAMA
Giornate afose accompagnano il rientro in servizio dell’ispettore capo Marco Fossati. Ad attenderlo in questura un incarico poco gradito: episodi di bullismo disturbano la serena quotidianità di Alessandria.
Mentre il poliziotto si dedica a questa indagine – inopportuna per il suo prestigio – la vita privata e quella professionale vengono sconvolte da un terribile omicidio: il corpo di una ragazza viene ritrovato senza vita.
Una coltellata al cuore simile a un’esecuzione ha sancito una morte difficile da accettare, ancora di più per Fossati, che conosce la vittima.
L’ispettore è convinto che il delitto sia un messaggio rivolto a lui – così comincia un’ossessiva caccia all’uomo, una ricerca della verità a ogni costo che lo spingerà a immergersi in un passato oscuro, melmoso, fatto di tradimenti e di promesse disattese, dal quale potrà riemergere soltanto sporcandosi delle stesse spregevoli azioni.
Con una narrazione ritmata e colpi di scena ben dosati, Stefano Caselli trascina i lettori nel contorto universo di Marco Fossati, segnato dal rancore e da un passato ancora irrisolto, addentrandosi con maestria nella fitta nebbia dell’animo umano.
RECENSIONE
L’ispettore Marco Fossati e la sua Alessandria tornano a essere protagonisti nel secondo romanzo noir di Stefano Caselli “Fino a bruciarsi l’anima”.
Cresciuto alla scuola di scrittura creativa di Piergiorgio Pulixi, Caselli sceglie ancora una volta la sua città d’origine come ambientazione della nuova indagine dell’ispettore Fossati – in una storia di rabbia e conti in sospeso che il poliziotto affronta in nome di un’ostinata e pericolosa ricerca della verità.
L’ambientazione di “Fino a bruciarsi l’anima”, benché sia la medesima del precedente romanzo, è qui presentata in una luce diversa. Infatti, se in “Cuori nella nebbia” avevamo conosciuto un’Alessandria umida e oscura, adesso troviamo la città nelle calde e afose giornate di un’estate opprimente. Ma si tratta sempre di quell’agglomerato urbano un po’ fuori moda e sembra avere, lei stessa, un’anima noir.
Il protagonista di “Fino a bruciarsi l’anima”, Marco Fossati, è un personaggio con cui il lettore può empatizzare: “sembra scontroso ed un po’ orso: e ti assicuro, è proprio così”. Infatti, è un uomo profondamente solo, a cui il destino ha tolto la possibilità di costruire un rapporto d’amore con Dalia e oppresso dalla profondissima sofferenza di non avere potuto crescere la figlia Giulia.
Fossati è un uomo che vive sulla sua pelle e sul suo cuore tutta la violenza con cui il suo lavoro di poliziotto lo fa convivere. Sebbene sia consapevole che “Un buon investigatore deve mantenere la giusta distanza durante le indagini”, il suo animo sensibile non glielo consente.
In questa nuova indagine di “Fino a bruciarsi l’anima”, Fossati è tormentato dal senso di colpa per non aver ascoltato i bisogni dell’amica Maddalena, che viene ritrovata cadavere nei primi capitoli del romanzo. Ciò porterà il protagonista a indagare fino a “bruciarsi l’anima”.
L’autore conduce una profonda analisi psicologica del protagonista e dei rapporti che lo legano a tutti i personaggi di contorno nella vicenda, a cominciare dalla figlia Giulia, con cui finalmente sta creando un rapporto di fiducia. Straordinario è il rapporto con Luigi Fusco, suo compagno di lavoro, generoso nell’insegnargli il mestiere, che l’ha accolto in casa quasi fosse un figlio ed ora è il suo mentore “maestro, amico scorbutico, confidente e fonte di ispirazione”.
Elemento chiave del romanzo “Fino a bruciarsi l’anima” è lo stile asciutto e duro di Caselli, che accompagna il lettore in un vortice di tradimenti e promesse non mantenute. Il ritmo incalzante del romanzo non permette sosta, grazie ai capitoli brevi e all’uso esteso del discorso diretto.
Il finale è inaspettato e aperto, perché se da un lato Fossati termina l’indagine, dall’altro il suo comportamento può avere conseguenze imprevedibili sulla sua carriera.
In una torrida Alessandria l’ispettore Fossati diventa bersaglio di qualcuno che si intromette nella sua vita.
Ogni cosa che tocca, ogni persona che avvicina, viene corrotta dal male.
Editore: Cento Autori Editore
Pagine: 374
Anno pubblicazione: 2024
AUTORE
Stefano Caselli è nato ad Alessandria e vive ad Arona.
Chimico industriale con la passione per i romanzi noir e polizieschi, è al suo secondo romanzo con protagonista l’ispettore Marco Fossati, dopo “Cuori nella nebbia”.