La ninnananna degli alberi
Recensione di Valentina Pace
TRAMA
Dicembre 2018. Isabella non aveva più messo piede in quel luogo, in quel paese immerso nei boschi dell’Appennino tosco-emiliano, nella casa della zia dove andava appena iniziavano le vacanze. Dove andavano, lei e la gemella Valeria. Lì trascorrevano l’estate insieme ai ragazzi del posto facendo bagni nel torrente, chiacchierando in piazza, scambiandosi i primi baci per sentirsi adulti, esplorando una villa diroccata per vincere la noia. E tanto meglio se quella villa faceva paura perché di notte si vedevano delle luci, si sentivano dei rumori strani…
Ma una sera di luglio di vent’anni prima Valeria non è tornata a casa della zia, Valeria è scomparsa, svanita nel nulla, lasciando solo domande senza risposta. Da vent’anni Isabella vive dimezzata; col tempo ha cercato di avere un’esistenza normale, ha un ex marito e una figlia, ha costruito dei muri per separarsi dai ricordi e dalle persone di allora e non li ha più oltrepassati. Fino alla morte di zia Adele, che le ha lasciato in eredità la casa e nella casa un indizio. Isabella sa che a questo punto non potrà fare altro che raccoglierlo, per lasciarsi travolgere dal passato e nel passato cercare quella verità che per vent’anni le era sfuggita.
RECENSIONE
Il legame affettivo tra sorelle gemelle è tanto intenso quanto indissolubile e, se una delle due scompare senza lasciare traccia, continuare a vivere, per chi resta, diventa quasi impossibile.
Isabella e Valeria sono due gemelle diciassettenni di Reggio Emilia che hanno sempre condiviso tutto: la routine quotidiana, la scuola, le amicizie e le vacanze estive a Cadelbove, un paesino dell’Appennino tosco-emiliano, dove vengono ospitate dalla zia Adele.
Pur essendo legatissime, le due ragazze sono molto diverse tra loro: Valeria è solare, estroversa, ama trascorrere le sue giornate fuori casa, mentre Isabella è timida, ombrosa, amante della solitudine e degli anagrammi, passione che condivide con la zia.
Cadelbove è un paesino di poche anime, all’apparenza sonnolento, che non può offrire molte occasioni di svago a degli adolescenti in cerca di esperienze elettrizzanti. In realtà, il piccolo borgo nasconde un’anima nera, poiché di notte, in una casa diroccata vicina a quella in cui vivono le gemelle, si vedono tenui luminescenze e si odono strani rumori.
Insieme ad Alberto e a suo fratello Lorenzo, le due ragazze non possono fare a meno di esplorare la proprietà abbandonata, in cui trovano una camera, poi ribattezzata “la stanza del male”, ricca di simboli esoterici: chiaro segno che, tra quelle mura, avvengono dei rituali magici o dei riti satanici.
A meno di un mese dalla scoperta, Valeria scompare senza lasciare traccia, gettando nella disperazione familiari e amici. Isabella fa di tutto per andare avanti con la sua vita: si sposa, ha una figlia, ma un oscuro senso di colpa la opprime e non l’abbandona mai, spingendola verso l’alcolismo.
Vent’anni dopo i tragici eventi di quell’estate, la zia Adele muore, lasciando in eredità alla nipote la sua casa e nasconde una serie di indizi per aiutare Isabella a conoscere e comprendere la verità. Durante il periodo di Natale del 2018, la donna è costretta a tornare a Cadelbove per fare i conti con il passato.
In parte mystery e in parte romanzo di formazione, “La ninnananna degli alberi” esplora temi e motivi legati alla perdita, alla memoria e al desiderio di comprendere eventi passati.
La narrazione in “La ninnananna degli alberi” avviene a capitoli alternati tra passato e presente e, attraverso i ricordi di Isabella, il lettore viene a conoscenza di tutti i fatti avvenuti nel corso dell’estate del 1998. Lo stile di scrittura è fluido e scorrevole.
Nel romanzo “La ninnananna degli alberi”, l’autrice indaga anche le relazioni di amicizia tra adolescenti, il difficile rapporto madre-figlia, i sentimenti contrastanti di chi torna, dopo tanti anni, ai luoghi dell’infanzia e, attraverso un uso sapiente dei colpi di scena, accompagna il lettore alla ricerca della verità.
Editore: Corbaccio
Pagine: 288
Anno pubblicazione: 2024
AUTORE
Alice Bassoli inventa storie da quando è bambina, ma ha cominciato a scrivere dopo i trent’anni, ispirata dalla lettura di due romanzi molto speciali che ancora oggi conserva nel cuore. La ninnananna degli alberi è stato pubblicato da Corbaccio nel 2024.