L’infermiera
Recensione di Ilenia Ruzza
TRAMA
In ospedale le vite iniziano e finiscono ogni giorno.
Medici e infermieri lavorano senza sosta per salvare i pazienti, ma la morte fa parte della loro routine.
Quando però la polizia si presenta nei corridoi ben illuminati del reparto, chiedendo della bella e giovane infermiera Shaw, il personale e i degenti iniziano a parlare.
Si dice che il marito di Sarah Shaw sia stato assassinato.
Erano sposati solo da pochi mesi. E i detective vogliono sapere se quella notte Sarah si trovava in servizio.
Mentre poco a poco viene alla luce il complicato passato di Sarah, e a uno a uno si smascherano i segreti gelosamente celati da suo marito, si fa largo il sospetto che l’infermiera abbia qualcosa di grave da nascondere. Così, mentre gli amici la proteggono e la polizia indaga sul suo conto, i detective non possono fare a meno di chiedersi se quella donna così pacata e premurosa sia in realtà una vittima o una carnefice.
Moglie amorevole.
Infermiera premurosa.
Sarah si è costruita l’esistenza perfetta,
ma i segreti non possono restare sepolti per sempre…
RECENSIONE
Non si conosce mai abbastanza chi ti sta vicino.
Liz Lawler basa il suo romanzo “L’infermiera” proprio su questo concetto e tutti i personaggi del libro hanno almeno un segreto tenuto ben celato.
Siamo a Bath, non lontano da Londra, mancano poche settimane a Natale.
Sarah è un’infermiera brava e competente nel suo lavoro, tanto da essere caposala nel suo reparto. E’ una persona molto empatica che entra subito in connessione con i suoi pazienti. Ha buoni rapporti anche con i colleghi.
Sarah e William Shaw sono sposati solo da pochi mesi, quando William viene trovato morto in casa loro, in circostanze sospette. L’empatia di Sarah, a quel punto, sembra sparire: sembra quasi che la donna non sia minimamente toccata dalla tragedia, e si reca addirittura a fare compere.
“Magari un giorno non avrebbe dovuto più nascondersi, non avrebbe più dovuto provare tutta quella solitudine, né fingere di essere un’altra persona”
“era difficile capire cosa stesse cercando da lui. Forse la vita che sentiva di meritare, un’esistenza che non fosse soltanto solitudine”
Ad occuparsi delle indagini è il detective Nick Anderson, appena rientrato a Bath dopo un periodo passato a lavorare a Londra.
Sarah ha già incontrato Nick in passato, ma, sulla scena del delitto, i due fingono di non conoscersi. Questo è soltanto il primo dei misteri che, pian piano, vengono svelati nel romanzo e che complicano non poco le indagini. Infatti, i due protagonisti si nascondono a vicenda avvenimenti accaduti anni prima e, come se non bastasse, tanto per ingarbugliare ancora di più la storia, si scopre che anche il defunto marito di Sarah aveva dei segreti piuttosto torbidi.
La trama appare abbastanza articolata fin dall’inizio e ricca di colpi di scena.
I protagonisti appaiono molto ben delineati nei loro caratteri e, nonostante gli indizi che Liz Lawler ci lascia nel romanzo, si rimane col fiato sospeso fino all’ultimo per il destino dei personaggi.
La scrittura in terza persona è semplice ma efficace e riesce a mantenere alta la suspense. Dettagliate le descrizioni della scena del crimine e dell’autopsia senza risultare esageratamente crude.
La scelta di capitoli brevi consente al lettore di entrare da subito nel vivo delle indagini e nelle vite dei personaggi.
“L’infermiera” è un thriller ricco di eventi improvvisi e di grande effetto, con un finale incalzante e per nulla scontato.
Il romanzo si conclude con una lettera dell’autrice in cui spiega che la storia è ispirata ad un fatto di cronaca accaduto negli USA negli anni ’30 che le era stato raccontato dal padre.
TRADUZIONE Beatrice Messineo
EDITORE Newton Compton Editori
PAGINE 352
ANNO DI PUBBLICAZIONE 2024
AUTORE Liz Lawler
Liz Lawler è un’autrice bestseller internazionale, tradotta in dodici Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato Non svegliarti, il suo scioccante thriller d’esordio, La paziente scomparsa, La seconda moglie, Una madre silenziosa (recensito qui) e L’infermiera.