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Mala. Roma criminale di Francesca Fagnani

Mala. Roma criminale
Un libro-inchiesta incisivo.

Mala. Roma criminale

Recensione di Alessandro Quadri di Cardano

TRAMA

La pace è finita e ora le gang sono in guerra.
Sotto il manto della grande bellezza, nel sottosuolo perso e dannato di Roma scorre un fiume di violenza. Sequestri, pestaggi, torture e omicidi si susseguono.

Lo scontro infuria, invisibile agli occhi dei più. È così da quando, il 7 agosto 2019, Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, capo degli Irriducibili della Lazio e ai vertici della “batteria di Ponte Milvio”, viene freddato da un sicario che gli spara alla testa, mentre se ne sta seduto su una panchina al parco degli Acquedotti.

Ma Diabolik è solo la punta dell’iceberg di quella rete di organizzazioni criminali che governano sul territorio: connection tentacolare che comprende il cartello di Michele ’o Pazzo, la malavita storica e quella emergente, e poi il sodalizio, spietato e potente, degli albanesi, che sono cresciuti all’ombra di Piscitelli e sono diventati i Signori del narcotraffico.

Così, la vendetta è l’innesco di un conflitto senza quartiere per il controllo delle piazze di spaccio, dal litorale ostiense a Tor Bella Monaca: un business gigantesco in cui tonnellate di coca muovono milioni. In queste pagine, voci urlano prima di spegnersi nel buio, armi sparano in pieno giorno, la droga invade le strade, i soldi si prestano a strozzo e i debiti si saldano sempre: a qualunque costo e spesso nel peggiore dei modi.

Con il rigore della cronista di razza, Francesca Fagnani esamina le fonti giudiziarie, collega i fatti, ricostruisce antiche alleanze e recenti rivalità che definiscono la geografia criminale della Capitale. “Mala” è un’inchiesta documentata, implacabile e travolgente come una serie tv sui narcos sudamericani, che svela chi sono i nuovi padroni di Roma, la città che si diceva non volesse padroni.

RECENSIONE

In Mala. Roma criminale la bravissima Francesca Fagnani riesce a presentare, sotto la forma scorrevole di un libro, una serissima e attenta inchiesta giornalistica sulla malavita romana.

Il volume si apre con la morte di tale Diabolik, ultrà della Lazio, ma, soprattutto, delinquente astuto, ambizioso e feroce, dedito al narcotraffico.

Da questo episodio, che data dell’agosto 2019, la giornalista comincia un racconto dettagliato tanto degli antefatti, che dei legami della vittima, presentando, poco alla volta, un quadro terribile ed estremamente limpido della malavita capitolina.

Vero e proprio libro-inchiesta, Mala. Roma criminale si sorregge su due colonne portanti: da un lato una ricerca minuziosa dei fatti, e dall’altro uno stile scorrevole e grintoso che permette al lettore di seguire la giornalista lungo tutta la vicenda.

Alla base c’è quindi un minuzioso lavoro d’indagine, coadiuvato da una ricerca approfondita delle fonti giudiziarie, ma anche dalle interviste con i principali esponenti della malavita romana, che la Fagnani non esita a incontrare a più riprese.

Roma. Mala criminale è una pietra miliare per chi voglia comprendere il sistema di potere della malavita nella nostra capitale, ma anche una testimonianza forte di come agiscano questi malviventi, e un monito per chi s’illude che in Italia non ci sia gente pronta a tutto pur di raggiungere i suoi sporchi obbiettivi.

Tra tanta oscurità, rincuora sapere che ci sia ancora speranza per il giornalismo nostrano.

EDITORE: SEM

PAGINE: 240

ANNO PUBBLICAZIONE: 2024

AUTORE

Francesca Fagnani (Roma, 25 novembre 1976) è una giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana. Divenuta nota al grande pubblico per la conduzione della trasmissione “Belve”, nel corso della sua carriera si è occupata di giornalismo d’inchiesta riguardo alla mafia italiana, alla criminalità organizzata e alle carceri minorili sia su testate giornalistiche, tra le quali “Il Fatto Quotidiano” e “la Repubblica”, che trasmissioni televisive quali “Annozero”, “Quarta Repubblica” e “Non è l’Arena”.

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