Recensione di Silvia Deriu
TRAMA
Nella casa di un ex notaio in pensione, sulla collina di Brunate, a poca distanza dal celebre Faro Voltiano che si erge a picco sul lago di Como, è stato commesso un duplice omicidio, tanto efferato quanto inspiegabile. Il dottor Pietro De Marchi e la moglie Augusta Carli, ultrasettantenni, sono stati ritrovati morti sul divano di casa, uccisi da due colpi di pistola alla nuca.
Nell’abitazione, al momento del delitto, c’erano solo la domestica e il figlio Alessandro, quarantotto anni, ex aspirante artista affetto da gravi disturbi psichiatrici. Nella parte centrale del lago, intanto, una ragazza di trent’anni, Margherita Rolandi, ha preso il traghetto a Menaggio come tutte le mattine, ma non è mai giunta a destinazione. Di sicuro c’è solo una cosa: a Bellagio non è mai arrivata. Il commissario di polizia Stefania Valenti si ritrova alle prese con un caso più spinoso di quanto appaia a prima vista: perché Alessandro avrebbe ucciso i genitori, come tutti ritengono? E perché la sorellastra, rientrata precipitosamente dall’Olanda, appare così poco interessata alle questioni ereditarie? Quale rancore o follia avrebbe spinto l’uomo fino a quel punto?
Indagini, referti autoptici, relazioni psichiatriche discordanti: tra continui colpi di scena, Stefania Valenti è alle prese con l’indagine più difficile della sua carriera, un vero rompicapo in cui non è semplice distinguere le vittime dai carnefici, i manipolatori dai manipolati. Nel frattempo, i fidi Piras e Lucchesi provano a fare luce sul caso della ragazza scomparsa: che fine ha fatto Margherita Rolandi? Se non si tratta di un suicidio, come ha fatto a scomparire nel nulla?
Sullo sfondo degli scenari memorabili disseminati tra la città di Como e il ramo occidentale del Lario, l’investigatrice, coadiuvata dal commissario capo Giulio Allevi e sostenuta dal pubblico ministero Michela Russo, dovrà far luce su un’intricatissima matassa familiare e amorosa fatta di odio, tradimenti e menzogne maturate all’interno di un claustrofobico e patologico quadro d’insieme.
RECENSIONE
Sullo sfondo del bellissimo paesaggio del lago di Como, negli uffici della Questura, si trovano ad indagare la brillante Stefania Valenti e tutta la sua squadra, ad un caso di duplice omicidio, che pare avere una risoluzione alquanto scontata e di immediata chiusura.
La storia di Omicidio al faro si apre con l’assassinio del conosciuto e stimato notaio Pietro De Marchi e della sua devota sposa Augusta Carli, nella loro lussuosa villa situata a Brunate, una piccola cittadina che si affaccia dall’alto sul lago di Como. Un’arma del delitto, un colpevole reo confesso ed una testimone oculare. Tutto sembra combaciare perfettamente.
Ma forse la realtà è diversa oppure è esattamente quello che sembra?
Con un racconto che instilla parecchi dubbi e che ci fa viaggiare nelle diverse sfaccettature della mente umana, tanto difficile da comprendere, quanto spesso geniale nella sua complessità, Cocco & Magella ci portano con maestria, capitolo dopo capitolo, a provare differenti emozioni.
Empatia per Alessandro De Marchi, figlio delle vittime, pittore non compreso e presunto colpevole. Disprezzo per il padre, uomo tutto d’un pezzo, che non ha mai accettato il proprio figlio per le sue scelte poco edificanti. Insofferenza per la domestica della famiglia, la signora Zanetti, donna svampita e sconclusionata, ma molto affezionata al De Marchi figlio.
Tra interrogatori, perquisizioni e ipotesi, Omicidio al faro si apre in contemporanea al caso De Marchi, la misteriosa sparizione di una giovane donna, Margherita Rolandi, che dal traghetto verso Bellagio non è mai scesa. La squadra della Valente, rafforzata anche dalla nuova arrivata veneta, Alessandra Schiavon, quarantenne tanto accattivante, quanto astuta riesce, con abile maestria, a ripartire in maniera equilibrata le proprie energie sui due casi.
Omicidio al faro si legge facilmente, tutto d’un fiato, e Cocco & Magella riescono, attraverso la loro scrittura coinvolgente, a dare al lettore la percezione di vivere quasi in prima persona, quei luoghi, grazie soprattutto alle descrizioni delle meravigliose ambientazioni lombarde.
Una storia di sotterfugi e menzogne, da divorare fino all’ultima parola.
EDITORE: Marsilio Editore
PAGINE: 240
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024
AUTORE
Amneris Magella è nata a Milano nel 1958 ed è medico legale. Della loro serie a quattro mani con protagonista il commissario Stefania Valenti, tradotta negli Stati Uniti e nei principali paesi europei, sono già usciti per Marsilio Ombre sul lago (2019), La ballata di un uomo solo (2021), Morte a Bellagio (2018, 2022), La sposa nel lago (2019, 2022) e Nessuno sarà dimenticato (2023).
Giovanni Cocco è nato a Como nel 1976 ed è un insegnante di lettere nella scuola secondaria. Assieme ad Amneris Magella: la loro serie a quattro mani del commissario Stefania Valenti, tradotta negli Stati Uniti e nei principali paesi europei, e di cui Nessuno sarà dimenticato è il quinto romanzo, sono già usciti Ombre sul lago (2013, 2019), La ballata di un uomo solo (2021), Morte a Bellagio (2018, 2022), La sposa nel lago (2019, 2022) e Nessuno sarà dimenticato (2023) tutti nel catalogo Marsilio.