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Il villaggio perduto di Camilla Sten

Il villaggio perduto
“Silvertjärn è un villaggio operaio del Norrland centrale, che è rimasto completamente inalterato dal 1959, quando tutta la popolazione residente - quasi novecento persone - scomparve in circostanze oscure.”

Il villaggio perduto

Recensione di Eleonora Francesca Grotto

TRAMA

Alice Lindstedt è una giovane regista di documentari costretta a barcamenarsi con la precarietà. C’è una storia, nascosta da qualche parte nelle crepe del passato, che la ossessiona da sempre. Nell’estate del 1959 il piccolo villaggio minerario di Silvertjärn è stato teatro di un evento inspiegabile: i suoi novecento abitanti sono svaniti nel nulla, lasciandosi dietro soltanto una città fantasma, il cadavere di una donna lapidata nella piazza del paese e una neonata di pochi giorni abbandonata sui banchi della scuola.

Nonostante le indagini e le perlustrazioni a tappeto della polizia, non si è mai trovata alcuna traccia dei residenti, né alcun indizio sul loro destino. La nonna di Alice viveva nel villaggio, e tutta la sua famiglia è scomparsa insieme a loro. Le domande senza risposta sono troppe, e Alice decide di realizzare un documentario per ricostruire ciò che è realmente accaduto. Insieme a una troupe di amici si reca sul posto per i primi sopralluoghi: ben presto capiranno che non sarà così facile tornare indietro.

RECENSIONE

Se Midsommar vi ha sconvolti, The Blair Witch Project ha popolato i vostri incubi, amate i romanzi di
Shirley Jackson e serie tv come The Leftovers vi hanno tenuti incollati allo schermo, Il villaggio perduto non potrà lasciarvi indifferenti (puoi leggere anche il nostro contributo al relativo Blog Tour Fazi qui).


Silvertjärn è un villaggio fantasma, in cui un giorno del 1959 tutti gli abitanti sono scomparsi nel nulla.
Tutti, tranne una donna lapidata e lasciata legata ad un palo al centro del paese, e di una neonata trovata
viva all’interno della scuola del villaggio.


Nessuno sa cosa sia successo e che fine abbiano fatto gli abitanti: negli anni, la vicenda è rimasta avvolta
nel mistero più assoluto. Alice Lindsted è una giovane documentarista, con una vita precaria da cui non riesce ad emanciparsi nonostante gli sforzi, la cui storia è fortemente legata a quella del villaggio perduto.


La nonna di Alice, infatti, ha vissuto i suoi primi anni a Silvertjärn e, per tutta la sua vita, non ha fatto che
domandarsi cosa sia successo a sua madre, suo padre e sua sorella, scomparsi nel nulla insieme a tutti gli
altri abitanti in quel giorno di agosto del 1959.
Alice è sicura che, raccontare la storia del villaggio, sarà un modo per cambiare la propria esistenza, trovare un riscatto personale e professionale e, soprattutto, risolvere un mistero che ha profondamente segnato la sua famiglia nel corso degli anni.


Il piano è semplice: una squadra composta da cinque persone trascorrerà cinque giorni a Silvertjärn per
girare un trailer che servirà a cercare finanziatori e collaborazioni, con l’obiettivo di realizzare l’ambizioso
progetto di un documentario per fare luce su questa storia così oscura e misteriosa.


I rapporti all’interno del gruppo e ciò che accade fin dal loro arrivo nel villaggio, fanno da contorno
all’atmosfera angosciante che si respira tra le vie desolate e spettrali e, nel corso della lettura, non faranno
che aumentare nel lettore le sensazioni di paura e smarrimento.


La narrazione su due livelli, presente e passato, contribuisce a rendere serrato il ritmo della trama,
portando il lettore verso un finale che riesce a rispondere a tutti gli interrogativi.
Con questa uscita, Camilla Sten si impone come una nuova ed interessante voce del thriller nordico che
potrebbe regalarci delle belle sorprese.


TRADUZIONE: Renato Zatti


EDITORE: Fazi


PAGINE: 372


ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024


AUTORE

Il villaggio perduto

Camilla Sten. Nata in Svezia nel 1992, è la figlia della famosa scrittrice di gialli Viveca Sten. Scrive
storie fin da quando era ragazzina. Dopo alcuni libri per ragazzi, Il villaggio perduto è il suo primo romanzo per adulti: successo da duecentomila copie tradotto in ventuno paesi, verrà presto adattato da Netflix per una serie TV.

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