Il laboratorio del Dottor Leng
Recensione di Laura Crottini
TRAMA
L’agente dell’FBI Aloysius Pendergast ha sempre fatto di tutto per tenere lontano dai guai la collega Constance Greene. Ma stavolta potrebbe essere molto difficile proteggere quella donna straordinaria ed enigmatica. Durante l’ultimo caso, a Savannah, il trio Pendergast, Coldmoon e Greene ha trovato una macchina che consente di viaggiare nel tempo e Greene l’ha usata per catapultarsi nella New York di fine Ottocento, a Five Points, il peggiore dei bassifondi di tutta la città dove lei stessa, quasi un secolo e mezzo prima, ancora bambina, si aggirava infreddolita e vestita di stracci.
Le sue intenzioni sono tanto chiare quanto pericolose: impedire al dottor Enoch Leng, lo scienziato psicotico che le ha somministrato l’elisir di lunga vita condannandola a un’infinita giovinezza, di torturare e uccidere centinaia di bambini, tra cui la sua sorellina Mary, e cambiare così anche il suo destino. È una missione senza ritorno: dopo aver viaggiato indietro di oltre un secolo, Greene ha lasciato un biglietto a Pendergast chiedendogli di non cercarla.
Mentre lei si aggira per le strade della vecchia Manhattan sotto falsa identità, nell’America dei giorni nostri il Bureau indaga su due omicidi commessi a poca distanza l’uno dall’altro: il curatore del Museo di Storia Naturale di New York trovato morto nella cella frigorifera dell’istituto e un eminente artista lakota giustiziato con un proiettile nella schiena in una riserva indiana.
L’ipotesi di un collegamento tra i due casi prende via via più forza, allargando il raggio dell’indagine, ma Pendergast non può permettersi distrazioni: deve innanzitutto ricongiungersi a Greene, e in fretta, per impedire che il passato la inghiotta per sempre.
RECENSIONE
Il laboratorio del dottor Leng è il ventunesimo capitolo della saga Douglas Preston e Lincoln Child.
Si tratta di una serie in cui ogni volume (salvo pochissime eccezioni) è autoconclusivo, ma letto il primo, vi sarà impossibile non voler leggere anche tutti gli altri.
In questo volume “Il laboratorio del dottor Leng , dopo un breve riassunto degli avvenimenti precedenti, l’ormai celebre agente FBI Aloysius Pendergast è alle prese con una corsa contro il tempo per salvare la sua pupilla – Costance – che è tornata nel passato per salvare la famiglia, ma rischia di essere inghiottita per sempre.
Nel frattempo, l’ex collega storico di Pendergast, Vincencent Dagosta, è alle prese con un nuovo caso di omicidio che pare intrecciarsi con il caso di un altro noto collega del nostro protagonista: Armstrong Cooldmoon.
La storia de “Il laboratorio del Dottor Leng” si svolge quindi su due livelli: nel passato, dove Costance cerca di salvare il fratello e la sorella, e ai giorni nostri, dove gli agenti indagano e Pendergast cerca di lottare con i suoi demoni interiori.
Proprio questa ambientazione nel passato è uno dei punti di forza dell’opera.
Siamo infatti alla fine dell’800, uno dei maggiori periodi di crisi e povertà e, per questo motivo, il romanzo si svolge in un perfetto scenario dai toni dark.
Il concetto stesso di viaggio nel tempo viene rivisto, riuscendo a dare quel tocco di credibilità alla storia.
L’altro grande punto di forza di Preston & Child è la ricchezza di dettagli e il modo sopraffino con cui gli stessi si incastrano nella storia, senza appesantire la narrazione, bensì arricchendola e concretizzandola.
L’unica debolezza de Il laboratorio del Dottor Leng è il ritmo, che non è esattamente incalzante, ma non per questo il romanzo è meno apprezzabile, anzi, proprio la suspense e il “non finale” ci portano ad una trepidante attesa del seguito.
Molto interessante anche la scelta di raccontare la storia, dal punto di vista di ogni personaggio, attraverso un narratore onnisciente, così da permettere al lettore l’immedesimazione, condizione fondamentale per creare quel brivido di terrore tipico del thriller.
Davvero commoventi, infine, le pagine di “Il laboratorio del dottor Leng” dedicate ai nativi americani che riescono a strappare profonde riflessioni.
TRADUZIONE Rosa Prencipe
EDITORE Rizzoli
PAGINE 480
ANNO DI PUBBLICAZIONE 2024
AUTORE
Douglas Preston è uno scrittore statunitense, famoso per aver scritto bestseller appartenenti al genere techno-thriller e horror, alcuni scritti in collaborazione con Lincoln Child.
Lavora per le riviste «The Atlantic Monthly», «The New Yorker», «Harper’s Bazar» e «National Geographic» dove pubblica articoli riguardanti l’archeologia.
Insieme a Lincold Child ha firmato successi come La stanza degli orrori, Ice Limit, Maledizione, Marea, Dossier Brimstone, Relic, Due tombe, La mano tagliata, Labirinto blu, La costa cremisi, La stanza di ossidiana. Il loro romanzo più venduto è Il libro dei morti.
Dal 1978 al 1985 Preston ha lavorato come scrittore, editor e direttore editoriale per conto dell’American Museum of Natural History di New York.
In collaborazione con lo scrittore italiano Mario Spezi ha scritto sul caso del mostro di Firenze con Dolci colline di sangue. Nel 2019 esce L’uomo che scrive ai morti (Rizzoli) scritto con Lincoln Child. Vive nel Maine con la famiglia.
Lincoln Child (1957) è editor, saggista e scrittore americano. Molti dei suoi thriller sono stati scritti in collaborazione con Douglas Preston. Tra questi ricordiamo: L’isola della follia, Sotto copertura, Le porte dell’inferno, Labirinto blu, La costa cremisi. Sempre con Douglas Preston nel 2019 esce L’uomo che scrive ai morti (Rizzoli).