Federico Mazzi Polvere e ossa: Auto-ritratto

auto ritratto

Federico Mazzi

Con questa rubrica, si vuole dare la possibilità, a degli autori emergenti, di presentare la propria opera letteraria al pubblico di www.thrillerlife.it

Aldilà della bravura dell’autore, far conoscere il proprio romanzo al grande pubblico è oggettivamente difficile.

L’autore emergente, ossia colui e colei che sono alle prese con le loro prime pubblicazioni, faticano spesso a trovare un palcoscenico adeguato e dei mezzi efficaci per farsi conoscere dai lettori, non potendo magari contare sull’appoggio di grandi case editrici.

www.thrillerlife.it vuole quindi dare il suo contributo al mondo del thriller, giallo e noir italiano, creando uno spazio d’incontro privilegiato tra autori e lettori.

L’ospite di quest’oggi è Federico Mazzi, autore del romanzo Polvere e Ossa

Federico Mazzi

Polvere e Ossa

Armando DeNigris Editore

Una spietata assassina semina terrore, uccidendo in maniera brutale le sue vittime: tutti gli omicidi avvengono attraverso rituali che rimandano all’Apocalisse. Vittime di queste stragi sono gli stessi investigatori, colleghi del commissario Martelli che sa molto bene, da quando un cadavere è stato scoperto in un vicolo di Mugnano, che il sangue tornerà a scorrere per le vie di Perugia. Ma esiste un collegamento tra le morti o è solo il piano di una folle? Segreti e scheletri nell’armadio sono il pane quotidiano per i protagonisti di questo nuovo, avvincente thriller, ricco di colpi di scena e di suspence. Lasciati cattura anche tu dal mistero e inizia ad indagare leggendo…

Presenta ai lettori di Thriller Life il tuo romanzo spiegandone l’approccio generale, la vicenda, i personaggi e le particolarità che lo rendono unico.

“Polvere e ossa” è il terzo capitolo della saga della Perugia Noir del commissario Martelli e dell’uomo con il carillon (edita dal gruppo De Nigris). Nel primo tomo, “Note stonate di un carillon nella notte”, il commissario si trova costretto ad affrontare un oscuro predatore, che si muove nelle ombre del dark web.

Nel secondo volume, “Frammenti d’anime come schegge impazzite”, facciamo un balzo indietro nel tempo e scopriamo – attraverso una complessa indagine su un caso di baby prostitute – come nasce il legame che unisce il commissario all’uomo con il carillon.

Nel terzo libro, chiudiamo il cerchio sul passato di questi due uomini: Perugia è nuovamente teatro di efferati omicidi. Una ragazza semina il panico, uccidendo innocenti e creando scene del crimine che evocano l’apocalisse. Chi è questa donna? Quale legame ha con l’uomo con il carillon? Non ve lo dico, perché dovete leggere il libro

Parlaci dei protagonisti. Descrivi caratteristiche, aspetti marcanti, punti di forza e difetti.

Protagonisti indiscussi, nel bene e nel male, sono il commissario Martelli e l’uomo con il carillon. Il primo è un buono sui generis: scostante, arrogante quasi da essere un bullo, si salva solo grazie al suo intuito quasi geniale che (grazie a una rete di informatori dalla dubbia moralità) lo conduce alla soluzione dei casi.

Che, poi alla fine, è il suo unico desiderio: il rompicapo, sconfiggere l’avversario. Che dire dell’uomo con il carillon? È il fascino del male e la sua linea narrativa è stata una vera sfida: se il buono (per quanto border line) ha comunque dei limiti, il cattivo è il male e, come tale, devi solo addentrarti nel buco per vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio. E vi assicuro: sono andato bene a fondo!

Federico Mazzi

Presentati ai nostri lettori: chi sei e qual è il percorso che ti ha portato a scrivere dei romanzi? Perché hai scelto un romanzo thriller/giallo/noir? Quale elemento caratteristico di questo genere letterario ti sembra interessante?

Ciao a tutti! Mi chiamo Federico Mazzi e sono uno scrittore di thriller/noir perugino. Il percorso che mi ha portato a cimentarmi nel genere è stato articolato: pensate un po’ che fino agli 11 anni non leggevo e a scrivere ero proprio scarso.

Poi, mia madre (lettrice folle e disperata) a mo’ di ultima spiaggia mi ha regalato un libretto (che ancora conservo gelosamente): “Gli occhi del drago”, di Stephen King. Da allora è scoccata la scintilla: ho iniziato a leggere l’impossibile (di King ovviamente) per poi spostarmi verso il thriller/noir di stampo american.

Certo, non disdegno titoli fantasy o alcuni dei grandi classici, ma quell’atmosfera crepuscolare, agrodolce e, per così dire, grigia del noir è qualcosa di irresistibile: ci rivedo la vita stessa, in cui una vittoria o una sconfitta non lo sono mai in maniera assoluta e irreversibile. Per questo, ho deciso di cimentarmi nella scrittura di thriller con all’attivo tre pubblicazioni, che rientrano nel ciclo della Perugia Noir.

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