Blogtour Fazi: Se i morti non risorgono di Philip Kerr- I Personaggi

se i morti non risorgono

Se i morti non risorgono

Nell’ambito del Blogtour di Fazi per l’uscita del nuovo libro “Se i morti non risorgono” di Philip Kerr, ThrillerLife ha avuto il piacere di occuparsi della tappa relativa ai personaggi…

Articolo a cura di Alessandra Boschini

se i morti non risorgono

In una Berlino che si prepara ad accogliere i giochi olimpici del 1936, tutto è in fermento. Lo stadio che ospiterà il fulcro delle manifestazioni sportive sta per essere costruito e i cantieri edili brulicano di operai. Il clima di contrasto e odio verso gli ebrei si sta palesando, la folle idea di Hitler della supremazia ariana si sta affermando.

In questa atmosfera cupa, prende avvio “Se i morti non risorgono“, il primo noir della serie che vede protagonista Bernie Gunther, investigatore della KRIPO, costretto a dimettersi per il suo malcelato dissenso verso il regime e per il suo sangue “non puro” dato che la nonna era ebrea.

L’impiego come poliziotto privato nell’hotel più antico ed esclusivo della capitale tedesca, l’hotel Adlon, gli permette di manifestare e mettere in pratica le sue doti di detective.

Per un poliziotto è facile accorgersi quando qualcuno  mente, più difficile è riconoscere quando dice la verità.

Bernie è un uomo colto, dalla battuta sempre pronta e dallo humor freddo e amaro, è intelligente e arguto ma, a causa di quello che sta vivendo, è piuttosto cinico e disilluso. Grazie alla sua discrezione e affidabilità è benvoluto da tutto lo staff dell’hotel; inoltre fuma tantissime sigarette.

Per un detective fumare è essenziale. Aiuta a convincerti di stare facendo qualcosa anche quando non stai facendo niente di niente.

E’ molto sensibile al fascino femminile così, quando la bellissima e affascinante Noreen Charalambides, drammaturga e giornalista americana, soggiorna all’Adlon, Bernie ne rimane ammaliato. Tra i due scatta un’attrazione che sfocia in una passione coinvolgente: la donna è elegante, sinuosa e intelligente, doti che agli occhi del detective ne aumentano il fascino.

La Gestapo, però, li tiene d’occhio perché Noreen vorrebbe scrivere un articolo sulla possibilità che gli Stati Uniti boicottino le Olimpiadi a causa delle discriminazioni verso gli ebrei come lei, e lui la sta aiutando a raccogliere informazioni.

Ti proteggi con uno spesso strato di cinismo ma ho capito d’istinto che sei un uomo buono.

Essere onesti purtroppo non paga e cercare la verità a tutti i costi può essere rischioso, curiosando troppo e facendo troppe domande i loro destini finiranno per dividersi.

Con un salto temporale di vent’anni ne “Se i morti non risorgono” , ritroviamo Bernie nel 1954 a L’Avana. È stato costretto a fuggire ed ora, sotto falso nome, si barcamena tra diversi lavoretti, ma il destino gli fa rincontrare Noreen, affascinante come sempre, ora alle prese con una figlia diciannovenne, Dinah, che, se fisicamente le somiglia molto, caratterialmente è viziata, spudorata e arrogante.

È fidanzata con una vecchia conoscenza di Bernie, Max Reles, uomo meschino, ricco e potente che ha contatti con tutta la malavita dell’isola. Gangster senza scrupoli, spietato, non ha mai esitato ad uccidere, anche quando si trovava a Berlino. Come può una ragazza giovane e bella come Dinah stare con uno come lui, con la pancia prominente, i capelli unticci, ma soprattutto molto più vecchio di lei? Cosa avrà in serbo il destino per loro?

Seguendo la vita e le peripezie di Bernie Gunther, in “Se i morti non risorgono” diamo uno sguardo alla storia e alla sua evoluzione, nella lettura si incontrano personaggi come il capo della Gestapo Rudolf Hess e il Ministro degli Interni tedesco Wilhelm Flich, mentre, sull’isola di Cuba, Noreen soggiorna nella casa di Ernest Hemingway, tra libri e trofei di caccia.

Attraverso la narrazione in prima persona ne “Se i morti non risorgono” si ha modo di conoscere Bernie sotto tutti gli aspetti, dal vizio del fumo e di qualche bevuta di troppo, al suo essere così leale fino al midollo, scrupoloso e ligio al dovere. Il suo essere sbirro dentro, la sua sete di giustizia e l’onestà ne fanno il personaggio ideale del romanzo noir, il prototipo del vero detective alla Nero Wolfe.

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