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Le lupe di Pierre Boileau e Thomas Narcejac

Le lupe
Un romanzo claustrofobico e morboso che esplora gli abissi dell’animo umano

Le lupe

Recensione di Giovanna Lauretta

Trama:

Lione, 1941. Fuori, la guerra, l’occupazione, il coprifuoco, il razionamento. Dentro, nell’immenso appartamento borghese, buio, deserto e polveroso, come «perduto al fondo del tempo», due donne temibili e un uomo che pensava di usarle per i propri scopi – e invece somiglia sempre più a un condannato a vita.

E dire che, quando si era presentato in casa della «madrina di guerra» del suo compagno di prigionia Bernard (morto durante la loro evasione dallo Stalag), Gervais era convinto di avercela fatta: si era spacciato per l’amico, la donna e la di lei sorella minore lo avevano accolto (almeno in apparenza) con assoluta fiducia, e lui si era lasciato avvolgere in un tiepido bozzolo di carezzevoli premure, riuscendo a sedurle entrambe senza troppa fatica.

O forse erano state loro a sedurlo… e quel tiepido bozzolo non era che una ragnatela inestricabile… Quando ne arriverà una terza, di donna, la sorella di Bernard, il gioco si farà durissimo. Se non altro perché la posta è un’eredità di venti milioni di franchi. A poco a poco, tra ambiguità, sottintesi e secondi fini (tutti deliziosamente malvagi), assisteremo a una vertiginosa partita di scacchi, in cui da ogni frase e da ogni sorriso sembra nascere una minaccia, e ogni mossa può essere mortale.

Recensione:

Ero un reietto, lo ero sempre stato, un’anima viva a metà, smarrita in questo limbo, in questo universo instabile di vento e acqua. Non avrei mai trovato un approdo.”

Ne Le lupe di Pierre Boileau e Thomas Narcejac, il destino di due amici è messo a dura prova.

Ne Le Lupe mentre la guerra imperversa furiosamente, Gervais e Bernard, due prigionieri evasi dallo Stalag tedesco, riescono a varcare la frontiera francese. A Lione li attende Hélène, madrina di guerra con cui Bernard ha una relazione epistolare, che è disposta ad accoglierli nella sua casa.

Arrivati alla stazione di smistamento, però, Bernard perde la vita in un incidente e Gervais, per paura di essere arrestato, ruba l’identità dell’amico per farsi accogliere da Hélène.

Il suo piano funziona e a casa della donna e della sorellastra Agnes si sente finalmente al sicuro. La sua alcova diventa un nascondiglio, una conchiglia, fuori dal mondo”.

Come riuscire a rivelare la sua vera identità?

Giorno dopo giorno, le bugie diventano le sue nuove carceriere, intrappolandolo in un abisso profondo.

Gervais, intrattiene una relazione amorosa con le due sorelle. Ma se Hélène è imperscrutabile nella sua innocenza, Agnès, dalla sensualità dolente e dal dono di vedere nell’aldilà, invece, riempie le pareti di oscure presenze.

Quella strana casa, dal silenzio ovattato e dalla continua penombra, così come il gioco dell’amore tengono Gervais sotto scacco.

Le sorelle, infatti, iniziano a covare una gelosia malata che le trasforma in belve pronte a sbranarsi tra loro.

La situazione peggiorerà ancor di più quando a bussare alla porta sarà la sorella del vero Bernard.

Cosa ne sarà dei sotterfugi e delle bugie di Gervais?

Le lupe di Boileau e Narcejac è un romanzo claustrofobico popolato da vinti, derelitti e personaggi oscuri, in cui fanno da padroni cuori avvelenati dalla gelosia e lo sforzo estenuante di vivere più vite contemporaneamente.

Le pagine de Le Lupe sono intrise di una nebbia maligna che copre ciò che prima sembrava un affetto genuino trasformandolo, pian piano, in un sentimento morboso e malato.

Nei giorni foschi di una guerra dolorosa e straziante, in cui si sentono ronzare gli aerei militari e le notti sono popolate dalle grida e dagli spari dei rastrellamenti, un uomo e tre donne si ritroveranno a essere prigionieri di una terribile bugia.

Le atmosfere cupe e l’inquietudine annichilente ne Le Lupe fanno sussultare ad ogni pagina e ricordano da vicino il romanzo “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson.

Ne Le lupe, però, a fare più paura è la povertà: tutti lottano per un tornaconto personale a discapito dei buoni sentimenti.

Ma quanto può essere potente il desiderio di sopravvivere? E fin dove ci si può spingere?

Nietzsche scriveva: “Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te.”

Traduttori: Lorenza Di Lella, Francesca Scala

Editore: Adelphi

Anno edizione: 2024

Pagine: 179

AUTORI

Le lupe

Pierre Boileau, orientato verso una carriera commerciale, Boileau è tuttavia attratto sin dall’infanzia dalla letteratura poliziesca e, parallelamente ai vari impegni lavorativi, scrive racconti che pubblica su quotidiani e periodici. Nel 1938 vice il Prix du Roman d’Aventures. Dopo la guerra conosce Thomas Narcejac e iniziano a collaborare nel 1948. La loro produzione conta più di quaranta romanzi (fra noir, gialli per ragazzi e rifacimenti di Arsène Lupin) e quattordici collaborazioni cinematografiche.

Thomas Narcejac, dopogli studi universitari diventa professore di lettere e filosofia al liceo “Clèmenceau” di Nantes fino al 1968, quando si ritira a Nizza.

Appassionato di letteratura poliziesca pubblica diversi romanzi prima di incontrare Pierre Boileau nel 1948.

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