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Orgoglio delitti e pregiudizio di Jessica Bull

orgoglio delitti e pregiudizio
“Niente è più come prima. La serata non è più frivola e divertente"

Orgoglio delitti e pregiudizio

RECENSIONE DI Laura Crottini

TRAMA:

È il 1795, e nelle campagne dell’Hampshire una giovane donna, invitata a un ballo in grande stile, è molto felice di poter passare del tempo con il più fascinoso giovanotto locale, il bello e ricco Tom Lefroy, da cui tutte vorrebbero farsi portare all’altare. Ma quella ragazza si chiama Jane Austen… e un ballo così, Tom Lefroy a parte, l’annoia parecchio.

Un giorno, da serate come questa tirerà fuori i suoi capolavori, ma per ora a distrarla c’è un diversivo di altro genere: a un certo punto qualcuno ha aperto un armadio e si è trovato davanti… un cadavere. Il cadavere di una giovane modista molto nota in città.

Come se non bastasse, Georgy, l’amato fratello di Jane, viene accusato dell’omicidio perché in possesso di gioielli appartenenti alla defunta. Jane però è certa della sua innocenza. E così non le resta che mettersi a indagare… E chissà che, cercando l’assassino, non trovi anche qualcos’altro, di ugualmente pericoloso: l’amore. Un giallo dalle irresistibili atmosfere regency, con una protagonista decisamente speciale.

RECENSIONE:

Jessica Bull con il suo Orgoglio delitti e pregiudizio ci porta nel 1795 nell’Hampshire, in quella che dovrebbe essere una piacevole e frivola serata di balli e divertimenti quando, in uno sgabuzzino, viene ritrovato un cadavere di una giovane donna, Miss Renault, e il primo sospettato altri non è che Georgy Austen, fratello dell’inconfondibile Jane Austen.

La giovane scrittrice ancora alle prime armi, vista l’inettitudine di chi è al comando, decide quindi di indagare di persona, così da salvare la vita all’amato fratello.

Fra i principali sospettati vediamo quindi l’intera famiglia Harcourt, organizzatrice della festa incriminata: John il marito, burbero e con un profondo segreto, Mrs Harcourt, sempre isterica, Jonathan – il giovane figlio – sempre sfuggente; la famiglia Rivers, le cui donne sembrano disposte a tutto per una scalata sociale e Jack Smith, tutore di Georgy, che dimostra di nascondere un segreto riguardo a quella notte.

Jane Austen, la nostra protagonista, è resa in modo veramente impeccabile, traspare tutto di lei, dai suoi timori al suo sfrontato femminismo, al punto che il lettore non può fare a meno di provare empatia nei suoi confronti.

Assurdo come una donna possa raggiungere la vera libertà soltanto sottomettendosi al marito e poi sotterrandolo.”

Lo stesso vale per il paesaggio e le ambientazioni: fra le pagine di Orgoglio delitti e pregiudizio ci si sente veramente nel XVIII secolo, l’ambientazione dell’opera ne è, infatti, il punto di forza principale, insieme assieme allo stile.

Proseguendo nella lettura, si notano con chiarezza gli studi letterari di Jessica Bull e la sua profonda conoscenza, sia della Austen che del periodo storico.

La storia si chiude con un bel colpo di scena, nonostante alcuni passaggi si potessero intuire già nel corso della storia. Una nota di merito va al capitolo finale, narrato dal punto di vista della deceduta, così da dare al lettore una visione completa dell’accaduto.

In Orgoglio delitti e pregiudizio si apprezza in particolare il modo in cui l’attività di “investigazione” di Jane viene resa credibile. La nostra scrittrice, infatti, sfrutta le danze e i the delle 17 come scusa per parlare con i sospettati ed indagare.

Una piccola pecca, forse, è la mancanza di un metodo a monte. È vero che Jane Austen non è un’investigatrice professionista e si può affidare solo alla sua spiccata intelligenza, ma non si trovano nella storia i classici pezzi di puzzle che man mano completano il quadro, bensì una serie di “tentativi ed errori”.

Abbastanza inutile, inoltre, la storia d’amore di Jane con Tom Lefroy, perché non aggiunge nulla alla trama, se non l’intento di mostrare al lettore la fonte di ispirazione per “Orgoglio e pregiudizio”.

In ogni caso, la lettura di Orgoglio delitti e pregiudizio è assolutamente piacevole, scritta con uno stile chiaro, semplice e scorrevole in grado di coinvolgere il lettore a tutto tondo e dove i numerosi richiami (sia velati che espliciti) a capolavori della narrativa classica, come “L’abbazia di Northanger” o “Orgoglio e pregiudizio”, portano gli amanti della scrittrice ottocentesca ad emozionarsi.

Allo stesso tempo, però, la mancanza di un vero e proprio studio del caso, offre agli amanti del thriller un basso livello di suspence.

TRADUZIONE: Gioia Sartori

EDITORE: Piemme

PAGINE: 368

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024

AUTORE

orgoglio delitti e pregiudizio

Jessica Bull, originaria di Londra, laureata in letteratura inglese alla Bristol University, lavorò come bibliotecaria prima di diventare consulente alle comunicazioni. Tuttora lavora a Londra dove vive con il marito, due figli e moltissimi animali. “Orgoglio delitti e pregiudizio” è il suo romanzo di esordio e primo di una serie che vede Jane Austen come protagonista.

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