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Morte tra i diamanti – S.J. Bennett

Morte tra i diamanti
"Meraviglioso come un tè con pasticcini"

Morte tra i diamanti

Recensione di Alessandro Quadri di Cardano

Trama:

È il 1957 e la giovane Elisabetta II, di ritorno dal suo primo viaggio a Parigi nei panni di sovrana del Regno Unito, viene informata di un duplice omicidio: un uomo e una donna sono stati uccisi in un pied-à-terre frequentato da alcuni membri del Club Artemis, un esclusivo gruppo dell’alta società inglese di cui fa parte lo stesso principe Filippo.

L’ultima cosa di cui ha bisogno la giovane Elisabetta, che sta lavorando alacremente perché il suo paese abbia un ruolo rilevante nell’Europa del dopoguerra, è uno scandalo che la coinvolga. Certo, può contare sui vecchi segretari di suo padre, che da sempre la affiancano con efficienza: ma può davvero fidarsi di loro?

Mentre le indagini sull’omicidio proseguono, Elisabetta capisce che non può più affrontare queste sfide da sola: così, quando incontra l’ex crittografa Joan McGraw, decide di assumerla come assistente e scoprire da sé cosa si nasconde dietro al delitto. Con la sua immancabile, raffinata ironia, S.J. Bennett ci regala un nuovo, appassionante episodio che vede la regina Elisabetta nei panni di abile e spregiudicata detective, per risolvere un caso che minaccia le fondamenta della sua stessa famiglia.

RECENSIONE:

Con questo suo quarto romanzo “Morte tra i diamanti” la bravissima S.J. Bennett firma un nuovo episodio nella celebratissima saga che vede la Regina Elisabetta II nei panni di una investigatrice.

Rispetto ai tre precedenti libri (Il nodo Winsor, Un problema da tre cani e Un omicidio molto reale), questo romanzo si presenta come una sorta di prequel. Infatti, a seguito della scomparsa di Elisabetta II nel 2022, l’autrice ci porta, per la prima volta, nel passato e ci fa incontrare una giovane regina piena di aspirazioni e paure.

Come nei precedenti volumi, S.J. Bennett in Morte tra i diamanti mostra nuovamente una rara maestria nel dipingere un personaggio iconico, dandole dei tratti umani e simpatici, pur senza farla uscire dagli schemi indotti dalla rigida etichetta di palazzo.

In “Morte tra i diamanti”, l’autrice ci porta nel lontano 1957, dove troviamo una giovane ragazza già piena di tenacia, che lotta per imporre un suo stile alla monarchia britannica. Ma siamo a soli cinque anni dalla sua incoronazione, e la giovane Elisabetta stenta a dare la propria impronta al suo regno e a iniziare una nuova dinamica di governo, più moderna, che sappia creare un forte legame tra Popolo e Corona.

Infatti, un po’ per l’età e un po’ perché donna, la sovrana si trova invischiata in una rete di abitudini che derivano dal regno di suo padre, Giorgio VI, ultimo Imperatore d’India e ultimo sovrano di tutta l’Irlanda. Quindi un ambiente completamente impostato sulla tradizione e l’antica grandezza.

Proprio perché continuamente protetta dai “baffoni” che suo padre aveva scelto come consiglieri, Elisabetta decide di creare un’alleanza con Joan McGraw, facendola ascendere dal ruolo di semplice segretaria a quello di assistente, per poi usarla come suo braccio destro nell’indagine che sta al centro della vicenda.

Perché oltre ad essere un dipinto intimistico della monarchia britannica, “Morte tra i diamanti” è innanzitutto un cosy crime in cui la Regina Elisabetta II viene coinvolta, suo malgrado, in un fatto di cronaca nera che rischia di mettere in cattiva luce l’immagine della coppia reale, e questo a poche settimane da una importante visita negli Stati Uniti. Potenza alla quale, dopo la Crisi di Suez, il Regno Unito aveva un bisogno disperato di riavvicinarsi.

Davanti alle difficoltà incontrate dalla polizia, derivanti da strani depistaggi dell’MI5, Elisabetta decide di usare Joan per scoprire chi si celi dietro al duplice omicidio che ha visto coinvolte alcune persone vicine al Principe Filippo e di scoprire, al tempo stesso, chi ci sia dietro ai sabotaggi che la Regina ha subito durante le sue ultime visite.

Forse, come non mai, Elisabetta deve giocarsi il tutto per tutto, non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per far perdurare il suo Regno, rinsaldando il legame con i propri sudditi e riuscendo a dare un nuovo senso alla tradizione monarchica, in un mondo dove sembra esserci spazio solo per ciò che è moderno e veloce.

Tra balli di gala e visite ufficiali, le indagini si snodano in maniera fluente, mantenendo alta l’attenzione del lettore, e si suggellano con un buon colpo di scena che permette di rimettere in ordine tutti i tasselli di un caso apparentemente inspiegabile.

Morte tra i diamanti è consigliatissimo a tutti gli amanti dei gialli inglesi, della serie The Crown e, in generale, del tè delle cinque.

Traduzione: Chiara Mancini


Editore:
Mondadori


Pagine:
427


Anno pubblicazione:
2024

AUTORE

Morte tra i diamanti

Sophia J. Bennett, autrice inglese profondamente legata alla Famiglia reale, dopo aver scritto diversi libri pluripremiati per ragazzi, ha dato inizio ad una saga mistery per adulti in cui la Regina Elisabetta II veste i panni di un’investigatrice in incognito.

Dopo “Il nodo Winsor” (2021), ha pubblicato “Un problema da tre cani” (2022), “Un omicidio molto reale” (2023) e “Morte tra i diamanti” (2024) tutti pubblicati in Italia da Mondadori.

Le sue opere sono state tradotte in più di 20 lingue.

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