Spinascura di Federica Frezza e Martina Peloponesi

Spinascura
“I posti piccoli, dove tutti si conoscono e non succede mai niente, sono proprio i posti dove accadono i fatti più spaventosi.”

Spinascura

Recensione di Maria Teresa Peirano

TRAMA:

A Spinascura, come negli altri paesini sparpagliati per l’Emilia, non cambia mai niente. Quando hanno aperto un discount la gente ne ha discusso per settimane. Non si può avere fretta a Spinascura. Qui il tempo è distorto e sembra impossibile staccarsi da quell’abbraccio che, a volte, diventa una morsa come la nebbia che stringe la Bassa. Tutti sanno tutto di tutto e di tutti. Niente potrà mai prenderti di sorpresa. Tranne il cadavere di una giovane ragazza abbondonato sull’argine del fiume. Suicidio? Cocktail di droga e alcol? Nessuno vuole credere che sia un omicidio. Nessuno tranne Alma e Dalia.

Alma prima di conoscere Dalia si sentiva sola, nonostante il suo bar il Glicine sia il centro dei pettegolezzi e delle maldicenze che animano Spinascura. E anche Dalia prima di Alma si sentiva sconfitta: ha dovuto lasciare Milano per fare la tanatoesteta nell’agenzia funebre di famiglia abbandonando sogni e futuri possibili. Alma e Dalia sono due solitudini destinate a incontrarsi grazie alla morte.

Perché entrambe avvertono la violenza strisciante e infida che alimenta l’apparente tranquillità di Spinascura, loro due l’hanno subita sulla loro stessa pelle, ma questa volta non accetteranno che la verità venga coperta per non turbare la placida ipocrisia del paese: devono trovare il colpevole, costi quel che costi.

Spinascura è un giallo tagliente che ha le atmosfere del thriller e un thriller appassionante che ha i meccanismi del giallo. Una storia che si immerge in un male oscuro, sotterraneo e viscerale. Un male che ti trascina giù per non lasciarti andare via, un male di cui tutti siamo spettatori.

RECENSIONE:

Spinascura è ambientato in un immaginario paesino della Bassa che ha come contraltare ilpaesino gemello e ormai abbandonato di Altochiaro.

Le protagoniste Alma e Dalia, nuove amiche ed improbabili detective, sono accomunate dalla passione per i podcast di true crime. Alma lavora nel bar di paese, un tempo di proprietà della nonna, mentre Dalia lavora come tanatoprattore nell’azienda funebre di famiglia. A questo frizzante duo si aggiungono, nell’arco del racconto, Cesare il carabiniere cliente di Alma e Syd, figliol prodigo del paese da poco tornato all’ovile.

I quattro si ritroveranno ad affrontare una serie di omicidi e apparenti suicidi che sconvolgeranno il pacifico paesino emiliano. Queste morti daranno il via a delle indagini da parte dei protagonisti che porteranno a sconvolgenti scoperte sul paese e sui suoi abitanti.

Spinascura procede a passo spedito, gli scambi di battute tra i personaggi sono sempre dinamici e a volte taglienti. Il ritmo, nonostante non sia da cardiopalma, ti invoglia di certo a non smettere di voltare le pagine, vinto dalla curiosità di sapere dove ti porteranno le indagini di Alma e Dalia e dei loro amici.

I personaggi sono ben caratterizzati, e nonostante il tema di certo non allegro, è inevitabile lasciarsi sfuggire qualche risata durante la lettura, per gli scambi ironici tra i protagonisti.

Inutile dire poi che, per i fan del podcast Bouquet of Madness, questo libro è stato un grande regalo. Impossibile non rivedere Martina e Federica in alcuni scambi di battute tra le ragazze del libro; impossibile non sorridere leggendo alcune parole che nel tempo per i followers sono diventate simbolo e meme dello show come “cialtrone” o “meglio prudenti che morti”. Impossibile non sentire nella propria testa le voci di Frezza e Peloponesi che ci accompagnano nel racconto di questa storia lunga oltre 400 pagine.

Inoltre Federica Frezza e Martina Peloponesi, con un simpatico stratagemma, si inseriscono come comparse del libro stesso: gli ascoltatori abituali non potranno lasciarsi sfuggire il podcast “Murderable” di cui Alma e Dalia sono appassionate e che darà il via alla loro amicizia nel libro.

Guarda caso, show condotto sempre da due ragazze che si raccontano a vicenda storie di efferati omicidi.

L’unico difetto, se è possibile trovarne uno a questo bellissimo esordio, è che il background dei personaggi non è così chiaro: il passato di Dalia e Cesare soprattutto non è così approfondito come forse il lettore vorrebbe.

Molti fatti del passato vengono accennati en passant, e se di certo aiutano a capire alcuni tratti caratteriali del personaggio, non sono così approfonditi da giustificarne poi le asperità o le insicurezze. E sicuramente i lettori più romantici avrebbero voluto qualche pagina in più per raccontarci l’evoluzione di alcuni rapporti.

Spinascura ci racconta anche i pericoli della cattiva stampa, della creazione del “mostro mediatico”, delle accuse infondate basate sui pregiudizi.

Il finale, per fortuna, non è così aperto come i fan del podcast sono abituati a sentire, anche se lascia di certo spazio a una eventuale prosecuzione delle avventure di questo improbabile quartetto.

Che possiamo dire alla Marty e alla Fred se non grazie per questo regalo? Attendiamo, si spera, il prossimo libro e bravi tutti!

Editore: Mondadori

Pagine: 416

Anno pubblicazione: 2024

AUTORE

Federica Frezza è nata e vive a Bologna con troppi gatti. Martina Peloponesi è nata a Cremona, ma non vive lì. Si sono conosciute grazie a YouTube nel 2014 e dopo appena sei anni, in piena pandemia, hanno avuto l’idea inedita di fare un podcast. Da queste umili origini è nato Bouquet of Madness, che è cresciuto diventando non solo podcast, ma uno spettacolo dal vivo che ha permesso loro di girare l’Italia con le loro storie orribili. Tutte vere. Questa che hanno scritto è finta.

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