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Giallo alle Olimpiadi di Parigi di Alessandro Talotti

Giallo alle Olimpiadi di Parigi
“Mi ritrovai all’improvviso in un bivio: permettere allo spettacolo di andare avanti nel pieno spirito dello show must go on, o fare irruzione all’improvviso e provare a interromperlo, per salvare una vita, una sola vita, e al contempo rimediare ad una morte.”

Giallo alle Olimpiadi di Parigi


Recensione di: Laura Crottini

TRAMA:

26 luglio 2024: la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Tutto sta per iniziare. Il mondo attende l’evento più bello dello sport, ma per Livio Marosa, il centometrista speranza azzurra, tutto sta per crollare. Rocco, suo amico e Capo Delegazione di atletica, cercherà di capire, con un’indagine complicata anche dal ricomparire del suo primo grande amore, quali terribili segreti stiano per distruggere la delegazione e l’atletica italiana in toto. Opera postuma del grande atleta due volte olimpionico, Alessandro Talotti, il libro coinvolge fin dalle prime battute il lettore, con un ritmo serrato da cardiopalma, in una gara contro il tempo per cercare di salvare almeno la verità e fare giustizia.

RECENSIONE:

Agosto 2024, durante le Olimpiadi di Parigi, il mondo freme in attesa della finale dei 100 metri maschili, ma qualcosa non è come dovrebbe: una corsia è vuota.

Questo è l’inizio del romanzo di Alessandro Talotti, Giallo alle Olimpiadi di Parigi, in cui il lettore viene portato dietro le quinte dei giochi olimpici francesi grazie a Rocco Giuliani, un avvocato con la fobia dei baffi, capo della delegazione olimpica italiana di atletica che, insieme a Carinne, il commissario del quartiere di Saint Denise, cercherà di svelare il mistero legato a quell’assenza così importante sulle piste. Infatti, ad esser trovato morto, è proprio uno dei papabili vincitori dell’agognata medaglia d’oro.

Amori, sport e intrighi, ecco ciò che Giallo alle Olimpiadi di Parigi regala ai lettori.

Entrando nel dettaglio dell’opera, Alessandro Talotti sceglie la narrazione in prima persona a fatti già compiuti, quasi fosse una sorta di diario di Rocco Giuliani.

Il romanzo, infatti, si apre proprio sull’inseguimento finale e, da qui poi, si torna indietro di nove giorni, cioè alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, utilizzando così un espediente letterario in grado di creare davvero una enorme suspense.

Il fatto che il protagonista sia presentato mentre corre verso l’assassino, dona al lettore l’idea di esser di fronte ad una corsa contro il tempo, fin dalle primissime righe.

Grande punto di forza di Giallo alle Olimpiadi di Parigi è, senza ombra di dubbio, la forte conoscenza che Talotti dimostra del mondo olimpico. Del resto lui stesso è stato un atleta olimpico, e proprio da qui provengono tutte le sue conoscenze riguardo a questo mondo, così lontano da tutti noi.

Altro punto forte, che potrebbe anche strappare un sorriso ai lettori, è il fatto che Alessandro Talotti si è inserito nella storia come personaggio secondario, proprio nei panni di se stesso.

Per quanto riguarda, invece, le debolezze di Giallo alle Olimpiadi di Parigi non possiamo non citare sintassi e stesura un po’ grezze, ma, essendo una pubblicazione postuma, sono difetti su cui si può sorvolare. È stato scelto di limitare le correzioni proprio per onorare il lavoro dell’autore il quale, effettivamente, non ha avuto tempo per il labor limae.

Inoltre, trattandosi di un thriller, stupisce un po’ la preponderanza della componente romantica, quasi un capitolo ogni due, tant’è che la storia non si concentra sulle indagini, bensì sull’amore.

Molto apprezzato, invece, il fatto che l’autore stesso sia stato membro di questo mondo che viene descritto in modo così particolareggiato. Non capita tutti i giorni, del resto, di leggere un romanzo scritto da un campione del salto in alto.

Senza rivelare troppo del finale, le sensazioni principali sono molto ambivalenti: il tutto si chiude con un certo senso di insoddisfazione che, se da una parte dà effettivamente quel tocco realistico, dall’altra non porta ad una conclusione che si possa considerare definitiva, nonostante venga lasciato un vero e proprio finale aperto.

Siamo quindi di fronte a qualcosa di particolare, che ha le sue ragioni sia per esser apprezzato che per far storcere il naso.

In conclusione, Giallo alle Olimpiadi di Parigi è un romanzo carino ed apprezzabile, che si svolge in un contesto non canonico, reso davvero molto bene da Alessandro Talotti, ma con una verve poliziesca abbastanza bassa, nonostante un inizio davvero intrigante.

EDITORE: Gaspari

PAGINE: 286

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024

AUTORE:

Giallo alle Olimpiadi di Parigi

Alessandro Talotti (1980-2021), pluricampione italiano di salto in alto, quarto agli Europei di Monaco del 2002, capace di superare l’asticella a 2.32 all’aperto e anche di partecipare a due edizioni dei Giochi olimpici. Impegnato in attività sociali e sportive, ha ideato “UdinJump”, una manifestazione sportiva internazionale.

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