Il Castagno dei cento cavalli
Recensione di: Giovanna Lauretta
TRAMA:
«La Boscaiola» era un tipo schivo, però non dava fastidio a nessuno: una di quelle persone che non sembrano avere amici e nemmeno nemici. Eppure qualcuno l’ha uccisa. Poi ha infierito sul suo cadavere come se avesse un intento preciso. Un nuovo caso per Vanina Guarrasi. Ai piedi del Castagno dei cento cavalli, un albero secolare che cresce sulle pendici dell’Etna, due guardie forestali ritrovano il corpo di una donna brutalmente assassinata.
La scena del crimine è sconcertante. Per il vicequestore Guarrasi, della Mobile di Catania, l’indagine si presenta subito complessa, se non altro perché sulla vittima non esistono praticamente notizie, quasi non avesse un passato. L’esperienza e la memoria del commissario in pensione Biagio Patanè – il migliore quando si tratta di abbandonare le mavaríe tecnologiche e operare alla vecchia maniera – sono dunque più utili che mai, anche se l’anziano poliziotto appare un po’ distratto da un problema personale. Del resto, la stessa Vanina fatica a conciliare la vita privata con il lavoro: la prima la richiama sempre a Palermo, sua città natale; il secondo la porterà invece in un «luogo dell’anima» che appartiene alla sua infanzia.
RECENSIONE:
Cristina Cassar Scalia con il suo ultimo romanzo “Il castagno dei cento cavalli” ci coinvolge in un nuovo e avvincente caso per il Vicequestore Vanina Guarrasi, donna che ha imparato sulla propria pelle che “nessuna storia da romanzo può mai essere più assurda della realtà stessa”.
Così, mentre la sua vita continua a essere votata a vendicare il padre (brillante ispettore ucciso dalla mafia), il suo passato difficile condiziona il rapporto con l’amato Paolo e con la sorella Costanza che, provata dalle difficoltà, cerca rifugio a casa sua.
L’esistenza già travagliata della giovane Vicequestore sarà messa ulteriormente a dura prova da una nuova complicata indagine.
“Più che sotto un albero pareva di essere dentro un bosco. – Facissi attenzione, dottoressa, che può inciampare nelle radici, – l’avvertí Spanò, mentre la precedeva. Adriano era già chino sul corpo della vittima. Quella che avevano di fronte sembrava una scena da thriller americano. – Madonna santa, – mormorò Vanina, piú colpita di quanto si aspettasse. – Ora capí perché preferivo che lo vedesse con i suoi occhi, dottoressa?”
Sondando territori boscosi alle pendici dell’Etna, tra alberghi seppelliti da colate laviche, case isolate e sentieri scoscesi, l’inchiesta si sposta pian piano nel palermitano e a Castelbuono, caratteristico borgo delle Madonie, a cui Vanina è affezionata sentimentalmente, famoso per la manna dei frassini e per l’atmosfera da “tempo sospeso”.
Tra gli squisiti manicaretti della cucina siciliana, l’amore per i vecchi film e i ricordi del passato, Vanina dovrà districarsi tra sospettati e indizi, cercando di risolvere, anche grazie all’aiuto dei colleghi della Mobile di Catania e del commissario in pensione Patanè, questo complicato caso.
Riuscirà il brillante intuito di Vanina a vincere ancora una volta e a rimettere a posto, uno per uno, tutti i tasselli del puzzle?
Ne “Il castagno dei cento cavalli”, in cui la scrittura di Cristina Cassar Scalia è immersiva, fresca e avvincente, il Castagno diventa magistralmente il fil rouge dell’intreccio, collegando l’ordito di passato e presente.
Non è un caso, infatti, che la figura dell’albero sia ricca di simbolismo. Legato ai culti pagani della Terra e della Natura, il legno del castagno, fin dall’antichità, veniva usato nella realizzazione delle culle dei neonati, perché in grado di allontanare gli spiriti malevoli, mentre il frutto veniva donato durante la celebrazione del battesimo come simbolo di buon auspicio.
Ne “Il castagno dei cento cavalli” tra segreti del passato da svelare e sospettati da interrogare, siete pronti a scavare in vite precedenti, sentire i profumi e i sapori di una terra magica, affinare il vostro intuito poliziesco ed entrare con passo leggero nella complicata esistenza di Vanina Guarrasi?
Editore: Einaudi
Collana: Stile Libero Big
Pagine: 320
Anno edizione: 2024
AUTORE
Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania.
Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera (2018), La logica della lampara (2019), La Salita dei Saponari (2020), L’uomo del porto (2021), Il talento del cappellano (2021), La carrozza della Santa (2022), La banda dei carusi (2023), Il Castagno dei cento cavalli (2024) – tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero – che hanno come protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi; da questi libri, venduti anche all’estero, è in progetto la realizzazione di una serie tv. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).
E’ stata finalista del Premio Scerbanenco 2023 con “La banda dei carusi” (leggi qui).