Un’altra ragazza scomparsa
Recensione di: Maria Teresa Peirano
TRAMA:
È estate ad Atlantic City, ma la crisi economica incombe, sul lungomare i turisti sono pochi, le luci dei casinò sono spente e nella palude dietro il Sunset Motel, a ovest della città, i cadaveri di due ragazze aspettano che qualcuno li scopra. C’è solo una persona che è al corrente della loro presenza, l’uomo che le ha uccise. E poi c’è Clara, sedici anni, una giovane sensitiva che legge i tarocchi e lotta per attirare i clienti che le permettono di pagare l’affitto e di mettere da parte qualcosa per soddisfare il suo sogno: andare in California in cerca della madre che l’ha abbandonata da piccola.
Quando nel locale in cui lavora arriva un uomo a chiedere notizie della nipote di cui non c’è più traccia, le visioni di Clara si intensificano, diventando molto reali e inquietanti, tanto da farle sospettare che siano collegate ai recenti casi di donne scomparse in città. Poi Clara incontra Lily, una giovane critica d’arte che si stava costruendo una carriera a New York quando una brutta storia l’ha rispedita ad Atlantic City, dove l’unico lavoro che ha trovato è quello di receptionist nella spa di un casinò.
Tra loro nasce un’intesa immediata, tanto che Clara pensa che Lily possa aiutarla a risolvere il mistero delle ragazze scomparse. Ma Lily ha anche i suoi demoni da affrontare. Eppure, se riusciranno ad assemblare in tempo i pezzi del mosaico, potranno salvare un’altra vita, sempre che i loro sforzi non attirino l’attenzione di chi uccide nell’ombra.
RECENSIONE:
“Un’altra ragazza scomparsa” di Caitlin Mullen è ambientato ad Atlantic City, città un tempo gloriosa e ricca di fasti, oggi in declino, degradata e degradante per coloro che la abitano.
La spirale discendente della città si riflette in tutti i personaggi del libro. Ogni protagonista ha vissuto una vita felice o di successo, prima che tutto precipitasse nell’abisso.
Vediamo Lily, ex gallerista di New York, tornata sui suoi passi dopo una scioccante vicenda personale.
Luis, ragazzo sordomuto, umiliato, vessato, solo ed incompreso, che vive nel ricordo dei tempi felici vissuti con i nonni prima che questi morissero in un incendio.
Clara, giovane veggente minorenne. Da una vita piena di speranze per un futuro accanto alla madre, di cui non ha notizie da più di tre anni, si ritrova costretta prima a rubare e poi a prostituirsi per poter sopravvivere.
Infine, tutte le ragazze vittime del serial killer, giovani donne che volevano cambiare vita e che, ad un certo punto, al bivio, hanno scelto la direzione sbagliata.
Clara inizia ad avere delle visioni su queste ragazze che, in un qualche momento del racconto, sono entrate in contatto con lei. Spaventata e sola decide di confidarsi con Lily, e questo improbabile duo proverà a dare una risposta alle domande che da queste visioni scaturiscono: che fine hanno fatto le ragazze? Dove sono?
L’impressione che si ha, però, è che la morte delle ragazze scomparse sia solo un mezzo per arrivare alla redenzione dei protagonisti. “Un’altra ragazza scomparsa” sembra un romanzo di formazione, dove la prova da superare per le eroine e l’antieroe in viaggio, è proprio il ritrovamento dei corpi delle vittime, tutte lavoratrici della notte.
Clara, Lily e Luis si ritrovano ad affrontare il momento più buio proprio prima che, sulle loro vite, sorga di nuovo il sole. Quindi, vediamo che al degrado della spirale discendente, sia della città che dei personaggi, si oppone un finale in risalita ricco di speranza: una luce in fondo al tunnel.
“Un’altra ragazza scomparsa” è un romanzo ben scritto, Clara e Lily abbastanza ben caratterizzate, meno Luis, a cui resta un ruolo abbastanza marginale in tutta la narrazione e la cui figura non è particolarmente dirimente nello svolgersi delle “indagini”. Così come non vengono spiegati i soprusi di cui è oggetto quotidianamente da parte dei criminali del quartiere. Solo a causa della sua disabilità?
Quest’uomo adulto viene malmenato più volte da degli sconosciuti, nell’arco del racconto e, in tutta onestà, non se ne capisce affatto il motivo. Inoltre, mi duole comunicare a tutti gli appassionati di thriller, sperando di non ricadere nello spoiler, che il finale aperto potrebbe lasciarli con l’amaro in bocca. Diciamo che l’esordio di Mullen, forse, non andrebbe inserito a pieno titolo nella categoria.
Traduzione: Leonardo Taiuti
Editore: SEM Società Editrice Milanese
Pagine: 400
Anno pubblicazione: 2024
AUTORE:
Caitlin Mullen è laureata in Inglese e Scrittura Creativa alla Colgate University, in Inglese all’Università di New York, ed ha ottenuto un Master in Narrativa alla Stony Brook University. Mentre frequentava la Stony Brook ha tenuto un corso di scrittura creativa per studenti, ha lavorato come editor e ha collaborato con la rivista letteraria The Southampton Review. Ha inoltre lavorato come libraia nel negozio WORD di Greenpoint, Brooklyn. È stata infine premiata dalla Saltonstall Foundation e dal Vermont Studio Center con la possibilità di studiare nei loro dipartimenti. È cresciuta tra il nord dello stato di New York e la zona di Jersey Shore e attualmente vive a Brooklyn.