, ,

Le spine del ficodindia di Gaspare Grammatico

Le spine del ficodindia
“Quando si è più distanti si ha una visione meno confusa, si ha bisogno di mettere a fuoco così si vede meglio cosa c’è anche tutto attorno.”

Le spine del ficodindia

Recensione di: Alessandra Boschini

TRAMA:

Nenè Indelicato, commissario di polizia senza superpoteri e papà single, lo sa bene: detective e genitore sono lavori a tempo pieno. Quello che certamente non si aspetta è di dover passare dall’una all’altra veste nel giro di venti metri. E invece è proprio quel che succede una mattina, quando, dopo aver lasciato a scuola la figlia Sara – ben lontano dai cancelli come da sua richiesta, per salvarle la reputazione -, giusto davanti al liceo si imbatte nella vittima di una inaspettata, violenta aggressione.

Ma è solo il primo mistero del giorno, perché tempo mezz’ora e a chiamarlo sono un’emittente radio e una televisiva, sconvolte per aver ricevuto un identico, macabro pacchetto. Che c’entri la coppia di amiche di cui una coinquilina ha appena denunciato la scomparsa? Nenè e la sua squadra, capitanata dalla vice Salvina Russo, battono ogni pista possibile, ma più indagano, più la matassa si ingarbuglia. E intanto, come nel Visconte dimezzato, per la sua Trapani si aggirano concentrati di pura gentilezza ma anche individui che hanno decisamente perso la loro metà buona.

E l’equilibrio tra gli uni e gli altri pare tutt’altro che scontato. La verità per il commissario questa volta sarà particolarmente difficile da scoprire e ancora di più da accettare. Ma sarà complicato anche trovare un compromesso tra il suo desiderio di star vicino a Sara e la consapevolezza di doverla lasciar crescere.

RECENSIONE:

Questa città, la Sicilia… e mettiamoci pure tutto il mondo… sono sempre stati come il ficodindia che ha due tipi di spine. Quelle grosse, bene in vista, che sono un po’ come i malacarne della società. Quelle subito le vedi. E poi… ci sono quelle piccole piccole, scure, che non si vedono .E sono quelle che ti entrano sottopelle a tradimento e ti fottono.”.

È questa la metafora su cui ruota tutta la storia di Le spine del ficodindia, le persone che hanno le spine nell’anima, impossibili da togliere e che, a volte, diventano essi stessi spine e decidono di pungere.

Dopo “Una lezione di equilibrio”, Gaspare Grammatico torna a far vivere Antonio Indelicato, Nenè, un commissario che si divide tra un lavoro in cui crede e in cui mette tutto se stesso e la figlia Sara, adolescente che sta crescendo da solo, visto che la madre se n’è andata.

Attorno a loro gravitano diversi personaggi che incarnano la Sicilia e la sicilianità, nel linguaggio musicale e colorito che li contraddistingue, nei modi di dire e nei gesti scaramantici.

Per Nenè Indelicato essere genitore ed essere detective non è facile, per uno come lui che perde sempre tutto, dalle chiavi dell’auto agli occhiali per leggere, lui, che si estranea nei pensieri e si lascia andare a viaggi mentali che lo portano spesso a collegare i fili di matasse ingarbugliate.

Nella sua vita ha avuto molte cadute, ma sono queste che lo hanno fatto diventare quello che è, un uomo semplice che crede nel dialogo e nel rispetto per il suo lavoro e per le persone.

Ad affiancarlo nelle indagini abbiamo Salvina Russo, la sua indispensabile vice, la sua spalla. Con lei basta un’occhiata per intendersi, sono complementari loro due, anche se lei si diverte spesso a punzecchiarlo.

Sono due le indagini con cui prende vita “Le spine del ficodindia“: una che si risolverà con qualche mattarellata e poco più da parte di una donna devastata da una vita di dolore, mentre l’altra sarà molto più complessa, perché a farne le spese saranno quattro ragazze, ree soltanto di essere belle ed esserne consapevoli.

Nel nome di un ideale e di una strana giustizia, l’assassino ha una mente deviata, vede la femminilità come un male da estirpare, è un killer brutale dalla doppia faccia, anche lui con tante spine nell’anima.

Lui, come Il Visconte dimezzato, è l’eterna similitudine delle due metà del cavaliere, quella buona e quella cattiva, che completano ogni essere umano, un lato oscuro ed una parte buona.

Ma non bastava sperare in una congiuntura ideale che facesse il miracolo e mettesse in equilibrio le due metà di quelle persone cucendole insieme”, spesso l’istinto bestiale ha il sopravvento, come in questo caso.

Le spine del ficodindia” è una lettura scorrevole e piacevolissima, a tratti ironica, a tratti malinconica, costellata da personaggi simpatici e dalle tradizioni secolari trapanesi, dall’immancabile buon cibo siciliano, dall’odore di mare che sembra spandersi tra le pagine e dalla salsedine che incrosta i muri delle case.

Il colorito intercalare dialettale dona la giusta atmosfera e regala un ritmo scandito dalla semplicità dei dialoghi, coinvolge il lettore in una storia più che attuale, di cronaca odierna.

Gaspare Grammatico ha saputo narrare la storia con tatto, senza incorrere in scene cruente, ma dando invece ampio spazio alle voci dei personaggi, ai loro pensieri. Racconta una dimensione intima del dolore, senza urlarlo, sottovoce, come se, in questo modo, potesse non essere evocato.

Le spine del ficodindia” è una lettura che può apparire leggera, ma che cela grandi spunti di riflessione, che pone l’accento sul terribile fenomeno del femminicidio, purtroppo sempre attuale, sul dolore, ma anche sul delicato rapporto padre-figlia e sull’incapacità del dialogo con gli adolescenti.

In fondo, a volte, le parole non servono, bastano pochi semplici gesti per sentirsi vicini.

EDITORE Mondadori

PAGINE 240

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Le spine del ficodindia

Gaspare Grammatico (Erice, 1970), è autore televisivo. Dopo un lungo periodo di collaborazione con Beppe Tosco a Torino, incontra Andrea Zalone e inizia a scrivere, insieme allo staff autoriale di Maurizio Crozza, la copertina della trasmissione “Di Martedì”. Dal 2017 diventa autore della trasmissione “Fratelli di Crozza” curando la scrittura dei personaggi imitati dal celebre comico e attore. Una questione di equilibrio. Le indagini del commissario Nené Indelicato è il suo primo romanzo.

Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti anche: