Il cimitero del mare
TRAMA:
Tra i due rami della stirpe dei Falck non corre buon sangue. Un rapporto al veleno che è destinato a inasprirsi con la morte dell’anziana matriarca. Quando Vera, un tempo famosa scrittrice, muore in mare, porta infatti con sé due grandi misteri: quello del suo testamento, che risulta introvabile, e quello di un vecchio manoscritto mai dato alle stampe a cui aveva lavorato in silenzio tanti anni prima.
Si dice che in quelle pagine raccontasse del naufragio in cui, durante la Seconda guerra mondiale, aveva perso la vita il marito, ma nessuno ha mai potuto leggerle. La nipote Sasha si mette sulle tracce di entrambi, accompagnata nelle ricerche dal giornalista John Berg, un uomo affascinante dal passato poco chiaro, che sembra nutrire verso i Falck un interesse non solo professionale. Nonostante il padre cerchi di dissuaderla, Sasha è decisa a rivelare segreti che potrebbero scuotere dalle fondamenta il potere costruito dalla dinastia in oltre mezzo secolo. La nonna l’aveva avvisata: la verità che Sasha vuole portare alla luce è in conflitto con la lealtà verso la famiglia. Ma che cosa intendeva?
In effetti, sono tante le domande senza risposta. Perché una scrittrice di successo smette improvvisamente di scrivere? Quali segreti nasconde la Saga, la potente società dei Falck? E che ruolo giocano nelle loro vicende l’espresso costiero naufragato in seguito a un’esplosione nel 1940 o gli ultimi eventi in Medio Oriente? Menzogne, affari controversi, attività legate ai servizi segreti, un’eredità contesa tra i due rami rivali della stessa famiglia: nella lunga e intricata storia dei Falck non manca nulla, comprese le grandi storie d’amore e i grandi tradimenti, tutto perfettamente calibrato in un romanzo labirintico, che è al tempo stesso un thriller appassionante e un’indimenticabile saga familiare.
RECENSIONE:
“Il cimitero del mare” è, allo stesso tempo, una spy-story, un noir e una saga famigliare.
Aslan Nore riesce a miscelare questi generi molto bene, creando un romanzo capace di spostare l’attenzione dalla Norvegia al Kurdistan, in Medio Oriente, dai giorni nostri agli anni Ottanta e, ancora più lontano, fino all’occupazione Nazista della Norvegia durante la seconda guerra mondiale.
Le vicende narrate nel “Cimitero del mare”, riguardano due rami della stessa famiglia che non vanno d’accordo più da molto tempo: quella ricca e influente dei Falck.
Il patriarca, Thor Falck, detto IL GRANDE, è a capo di un vero e proprio impero economico, quando conosce e si invaghisce di Vera Lind, tanto da sposarla in seconde nozze, creando così una spaccatura all’interno della famiglia.
Thor Falck scompare in mare durante l’affondamento dell’espresso costiero DS Princess Ragnhild sul quale era imbarcato con la moglie Vera e il piccolo Olav, unici sopravvissuti alla tragedia.
Continuare a vivere nei cuori di chi abbiamo lasciato è come non morire è quanto riporta l’epitaffio sulla sua tomba.
Olav ormai adulto, guida con pugno di ferro il ramo della famiglia che discende da Thor, gestendo anche la SAGA mentre Vera si dedica con discreto successo alla scrittura.
Aslan Nore ci presenta La Saga come una fondazione incentrata sulla storia norvegese del periodo bellico, sui negoziati di pace in Medio oriente e nei regimi ibridi autoritari dell’Europa dell’Est. E’ una fondazione di ricchi privilegiati che fanno beneficienza.
Spesso gli omicidi hanno un movente semplice, amore o odio, per i suicidi invece il movente è la vita.
E’ Sasha, figlia di Olav e nipote prediletta di Vera Lind, che trova il cadavere di quest’ultima riverso in un’insenatura all’interno della proprietà dei Falck.
In seguito alla morte dell’anziana donna e alla sparizione del suo testamento cominciano i misteri.
Sasha viene in possesso di un manoscritto della nonna, “Il cimitero del mare”, prodotto da Vera negli anni ‘70 e subito confiscato dai reparti speciali della polizia.
Solo una copia, trafugata dalla casa editrice e conservata dal notaio, era stata salvata, spacciandola per il suo testamento, fino al giorno prima del suicidio di Vera, quando lei stessa lo ritira.
UN TESTAMENTO E’ UNA TESTIMONIAZA, SPESSO VERA. OGNI TESTAMENTO E’ UN ROMANZO E OGNI ROMANZO E’ UN TESTAMENTO. E SE IL CIMITERO DEL MARE FOSSE L’UNICO TESTAMENTO DI VERA?
Nel manoscritto la donna racconta tutta la verità sul naufragio e sull’affondamento dell’espresso costiero che le ha portato via il marito.
Non è stata una mina inglese a provocare il naufragio, e il marito non era quello che voleva far credere: la nave era carica di nazisti e delle loro armi.
Tocca a Sasha sbrogliare la matassa degli intrighi e dei segreti di famiglia e verificare tutto quanto riportato nel manoscritto della nonna.
Aslan Nore riesce magistralmente a caratterizzare i suoi personaggi che non deludono neanche nell’epilogo finale. Soprattutto il personaggio di Sasha assume dei risvolti del tutto inaspettati e spiazzanti che fanno ben sperare in un seguito.
Bella l’idea del romanzo nel romanzo per permettere salti temporali tra l’epoca moderna e il periodo bellico, che risultano molto ben gestiti, e arrivano proprio nel momento giusto per creare delle aspettative e aumentare sapientemente la curiosità del lettore.
Impossibile non rimanere affascinati dalla storia, soprattutto da quella raccontata in prima persona da Vera nel suo manoscritto.
In “Cimitero del mare” i paesaggi sono descritti talmente bene che sembra di essere realmente sul posto.
EDITORE MARSILIO
PAGINE 544
TRADUTTORE GIOVANNA PATERNITI
ANNO DI PUBBLICAZIONE 2024
AUTORE:
Aslak Nore (1978) è cresciuto a Oslo. Dopo aver studiato Scienze sociali a New York, si è unito ai reparti speciali dell’esercito norvegese in Bosnia. Ha vissuto in America latina e lavorato come giornalista in Iraq e in Afghanistan. Premiato in Norvegia con il prestigioso premio Riverton per il miglior romanzo poliziesco, vive in Provenza. Il cimitero del mare è stato pubblicato in Italia nel 2024 da Marsilio.