Bocca di Strega di Sacha Naspini

Bocca di strega
“Ci sono state persone che entrando nelle tombe sono sbucate in luoghi impossibili da immaginare.”

Bocca di strega


Recensione di Roberto Frazzetta

TRAMA

Italia, Anni ‘70, due bande di tombaroli si scontrano per il primato nel traffico miliardario di antichità etrusche che dalla Maremma viaggiano fino alla California, destinate alle collezioni di mezzo mondo. Molti dei reperti etruschi che oggi sono esposti nelle sale più prestigiose del globo hanno una storia. Una storia come questa. Tradimenti, vendette, avidità, e l’amore, quello vero, che come spesso accade, dirige gli eventi verso rotte inaspettate. Un’epopea tutta italiana.

1972, Val di Cornia. Bardo è il miglior tombarolo in circolazione. Negli anni è riuscito a costruire un traffico di reperti etruschi che da Populonia viaggiano verso la Capitale, fino in America. La morte improvvisa della moglie è un duro colpo – Bardo non regge al dolore, sparisce in mare. Ma prima lascia i segreti della ricettazione a Giovanni, il figlio. Che però non ha la stoffa di suo padre.

Come se non bastasse, le bande di Tuscia e i trafficanti di Roma vedono in questo momento di debolezza una buona occasione per impossessarsi della piazza… “Bocca di strega” racconta un universo che ha fatto la storia di tanti musei: la febbre dello scavo, la rivalità tra bande, le alte sfere della compravendita mondiale. E poi la provincia d’Italia, abitata da romantici pirati di terra dalla doppia vita: padri di famiglia, operai, artigiani, che in pochi anni sono entrati nel traffico d’arte internazionale. Non senza pagarne le conseguenze.

RECENSIONE

Sacha Naspini ci regala un’esperienza immersiva con il suo ultimo romanzo, Bocca di Strega, un’opera che unisce il fascino della narrativa storica a un’impegnativa riflessione etica e culturale con sfumature noir.

Attraverso il suo stile elegante e accessibile, l’autore ci invita a intraprendere un emozionante viaggio attraverso il tempo, conducendo il lettore in una Maremma antica e misteriosa, una terra intrisa di arte e storie dimenticate.

La narrazione di Bocca di strega si apre negli anni ’70, un’epoca segnata dall’attività di un gruppo di “tombaroli”, che hanno saccheggiato illegalmente i preziosi siti etruschi disseminati lungo la costa tirrenica.

La storia, avvincente e densa, ci svela un mercato dell’arte fra i più tumultuosi e controversi del mondo, dove flussi economici colossali hanno trasformato inestimabili reperti in oggetti di desiderio, nel mirino di collezionisti insospettabili, da Roma all’America Hollywoodiana.

Naspini ci mostra con intensità quanto, dietro la bellezza di queste opere d’arte, si celi una trama di illegalità, avidità e allo stesso tempo passione per la civiltà etrusca.

Il protagonista, Bardo, emerge come un eroe romantico e tenace, capace di tessere una rete intricata per il commercio di manufatti etruschi. Pioniere di un’epoca turbolenta, Bardo è alla guida di un gruppo di tombaroli che si riunisce nel retrobottega del suo ristorante a Populonia.

Questa banda, composta da uomini comuni, vive la quotidianità e le sfide del periodo, ma è unita da una scintilla di passione: l’amore per i manufatti sepolti e il desiderio di riportarli alla luce.

Bocca di strega non si limita a raccontare le gesta di Bardo e di suo figlio “Veleno”, erede del traffico paterno, ma adotta un approccio corale, dando vita a una galleria di personaggi vividi e complessi, tutti coinvolti in maniera diretta o laterale alla “febbre etrusca”. Uomini e donne del paese connessi tra loro, ogni personaggio porta con sé sogni, ambizioni, tradimenti e desideri, nell’intrecciarsi di una realtà che esplora sentimenti profondi e universali.

Le emozioni si susseguono in un variegato affresco di desideri, vendette e amori che spesso si intrecciano in modi inaspettati. La penna di Naspini riesce ad evocare atmosfere e sapori che sembrano risvegliarsi dal torpore del tempo, regalando al lettore una sensazione di autenticità e immediatezza.

L’autore non soltanto narra una storia avvincente, ma rimette in luce un patrimonio culturale e un’eredità storica che spesso rischiano di essere dimenticate. Attraverso una prosa incantevole, riesce a celebrare con maestria il ricordo di sogni di gente semplice riportando alla luce una realtà che rivive attraverso le pagine.

Bocca di strega rappresenta l’evoluzione di un tema già affrontato da Naspini con il romanzo “Le nostre assenze”, recensito a suo tempo da Thriller Life e che trovate QUI, in cui aveva messo a fuoco il mondo dei tombaroli.

Con quest’opera, il lettore non si limita a vivere una storia avvincente, ma ha l’opportunità di riscoprire e riflettere su un patrimonio culturale che ha intriso in profondità la nostra identità. In sintesi, Sacha Naspini riesce a conciliare intrattenimento e riflessione, creando un’esperienza letteraria che si insinua nel cuore e nella mente del lettore.

Bocca di strega è senza dubbio una lettura imperdibile per coloro che desiderano esplorare la ricchezza della storia italiana attraverso una lente popolare dalle tinte noir, ma che lascia spazio alla genuinità delle persone e delle terre della Maremma.

Sacha Naspini è uno scrittore dallo stile poliedrico, sul nostro sito troverete anche la recensione del suo romanzo Errore 404.

Editore Edizioni E/O

Pagine 384

Anno di pubblicazione 2024

AUTORE

Bocca di strega

Sacha Naspini, nato a Grosseto nel 1976, è un artista eclettico tra i più apprezzati autori del panorama contemporaneo. Scrive per il cinema e per la TV, i suoi libri vengono tradotti in 26 Paesi e svariati sono i riconoscimenti prestigiosi per le sue opere. Collabora come editor e art director con varie realtà editoriali.

È autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo L’ingrato (2006), I sassi (2007), Cento per cento (2009), Il gran diavolo (2014), Le Case del malcontento (2018 – Premio Città di Lugnano, Premio Città di Cave, finalista al Premio Città di Rieti; da questo romanzo è in fase di sviluppo una serie tv), Ossigeno (2019 – Premio Pinocchio Sherlock, Città di Collodi), I Cariolanti (2020), Nives (2020) e La voce di Robert Wright (2021).
Nel 2024 pubblica con Edizioni E/O Bocca di strega.

Spazia tra vari generi letterari, dal romanzo storico al thriller, dalla novella toscana al romanzo corale, sorprendendo i lettori per la duttilità del suo stile narrativo.

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