La piscina
Recensione di: Samantha Calligaris
TRAMA:
Il grande maestro Klaus Signori, artista famoso in tutto il mondo per le sue disinstallazioni, sta per festeggiare gli ottattant’anni nel castello umbro dove si è ritirato. Intorno alla grande piscina di Gheddafi – che il Maestro ha smmontato e rimontato in giardino piastrella per piastrella – ci saranno i due nipoti Lucrezio e Laudomia e i pronipoti Lea e Luis Miguel, l’infermiere (e spacciatore di fiducia) Mario, la cinica gallerista Emanuela Favre e l’avido avvocato Magnoni; al loro servizio, una schiera di domestici. Il vecchio artista sa che gli invitati non sono accorsi per il suo compleanno, ma per l’eredità.
Sarà una settimana di grandi risate, nuotate, mangiate, battute di spirito e di caccia, con il fucile e con il falcone. E sabato, gran finale, arriverà una troupe lituana per girare il documentario sulla vita di Klaus Signori. Qualcosa, tuttavia, va storto perché al loro arrivo Klaus è morto: Inès, la cuoca peruviana, lo trova in cantina dentro uno dei grandi congelatori per la cacciagione.
L’avvocato è fuori di sè, Klaus una settimana prima gli aveva parlato di un tesoro, cinque milioni di euro in contanti, forse nascosti in una improbabile valigia d’oro. Magnoni accusa il personale di averlo ucciso per intascare il denaro, ma i domestici non ci stanno e Florin, l’autista tuttofare con la fedina penale sporca, si ribella.
La rivolta prende la mano, ed ecco in un attimo i padroni servire, in livree e crestine, cocktail e tramezzini ai domestici sdraiati al sole, a bordo piscina. Nel castello di Abborracciano, dalle cantine al torrazzo, fra sospetti, paure, antenati fantasmi, un ispettore con l’hobby della pesca alla trota e una scatenata caccia al tesoro, Giacomo Papi trasforma il giallo classico alla Agatha Christie in un affilato romanzo satirico sul potere dei soldi e sulla lotta di classe.
RECENSIONE:
La piscina è un giallo che segue un’impostazione alla Agatha Christie , ma in cui Giacomo Papi riesce a puntare l’attenzione su tematiche che ci fanno riflettere sull’avidità delle persone e di come il denaro classifichi il nostro potere.
“I soldi sono il nulla che ci misura.”
Tutta la narrazione de La piscina si sviluppa nel castello di Abboracciano, creando un’ambientazione famigliare e intima per il lettore, in cui troveremo molteplici personaggi a riempire questo contesto.
Saranno appunto proprio loro il fulcro di queste pagine. Impareremo a conoscerli in tutte le loro sfumature, nel carattere, nei modi di fare e ci inoltreremo, grazie alla penna di Papi, nelle loro vite e nel loro passato. Un’analisi dunque precisa su ognuno di essi. Nonostante emerga fin da subito la divisione delle classi sociali, si arriverà presto a trovare un punto in comune: l’avidità delle persone indipendentemente dal ceto. Ed è proprio questo il punto fondamentale del romanzo, una corsa sfrenata alla ricerca di un tesoro.
Il denaro ha la capacità di cambiare le persone, di capovolgere situazioni, come in questo caso in cui gli inservienti prendono il posto dei benestanti, e basta un bel vestito addosso per sentirsi potenti e, al contrario, un grembiule per sentirsi inetti.
La smania di desiderare quello che non si possiede e la bramosia di volere sempre di più. Un circolo vizioso che porta alla distruzione dell’uomo e ai valori che dovrebbero caratterizzarlo. Il denaro e la ricchezza portano dunque all’avidità la quale, di conseguenza, porta alla rabbia e alla capacità di compiere gesta incontrollabili.
La piscina è un giallo che ha la capacità di intrattenerci attraverso la scoperta del colpevole della morte di Klaus e alla ricerca forsennata di questi cinque milioni di euro.
Un romanzo dinamico con una punta di sarcasmo e di situazioni rese bizzarre da personaggi curiosi, anche se non ci racconta nulla di nuovo a livello di storia. Ma ciò che rende questo romanzo un passo avanti è la capacità dell’autore nel mixare intrattenimento e tematiche che, al giorno d’oggi, fanno riflettere, in una società che punta all’apparire e all’avere. Una gara a chi possiede di più, perdendo di vista i sacrifici per ottenere le cose e, soprattutto, lasciando un passo indietro i sentimenti e i rapporti umani.
Ne La piscina L’avidità e l’invidia, due “mostri” dunque, come ci fa capire Papi, che sono entrati nella nostra società e che se ne sono impossessati.
Dopotutto, è una prerogativa dei libri di Giacomo Papi entrare nella nostra società, in particolar modo toccando punti in cui pochi hanno il coraggio di addentrarsi, come nel suo “Il censimento dei radical chic” (QUI il link), in cui approfondisce le complicanze dei pensieri e delle parole.
Editore: Feltrinelli
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:
Giacomo Papi è nato a Milano nel 1968. E’ scrittore, giornalista e autore televisivo. Scrive per la Repubblica, il Post e Il Foglio e dirige il laboratori Formentini per l’editoria della fondazione Mondadori. I suoi ultimi libri sono Il censimento dei radical chic (Feltrinelli 2019), Happydemia (Feltrinelli 2020) e Italica (Rizzoli 2022)