Il gioco della mente di Pierre e Christine Magistretti

Il gioco della mente
“Mia moglie Meg è stata il mio braccio destro, la mia socia in affari, la mia confidente, ma soprattutto è il mio grande amore.”

Il gioco della mente

Recensione di: Barbara Stasi

TRAMA:
Cinque scienziati. Una contesa milionaria per ottenere la guida di un nuovo istituto dedicato alla ricerca più avanzata sull’Alzheimer. È la traccia lungo la quale si snoda Il gioco della mente, un romanzo avvincente, una sorpresa inaspettata, un viaggio nella scienza che ci riguarda da vicino. Indotto dalla malattia della moglie e disilluso dalla lentezza dei progressi nella ricerca di una cura, un ricco uomo d’affari svizzero lancia un concorso per giovani promettenti neuroscienziati in grado di pensare fuori dagli schemi.

Scelti per la loro eccellenza e la loro originalità, devono viaggiare per l’Europa alla ricerca delle risposte a cinque indovinelli assai complessi, ognuno dei quali combina un quesito scientifico con una sfida geografica e storica. Mentre le loro storie personali si dipanano, così come i momenti di euforia e delusione quando risolvono un indovinello o arrivano a un vicolo cieco, i cinque subiscono una serie di incidenti che rischiano di far fallire il progetto, ma soprattutto mettono a repentaglio la loro vita.

C’è qualcuno che trama nell’ombra, che è disposto a tutto pur di manipolare la contesa. Qualcuno che va fermato ad ogni costo, prima che la minaccia diventi reale. La natura degli enigmi e il talento dei concorrenti aprono un mondo di scoperte anche per noi, che impariamo a conoscere alcuni dei temi più urgenti dell’attuale ricerca sul cervello, mentre seguiamo la sfida in alcune delle più belle città d’Europa – Praga, Vienna, Cordova, Ginevra, Venezia.

RECENSIONE:

Un aspetto positivo de “Il gioco della mente” è senza dubbio l’ambientazione. Pierre e Christine Magistretti hanno organizzato un viaggio intorno al mondo, un’immersione nelle meraviglie delle città, alla scoperta di indizi che, ognuno a suo modo, narrano la storia del luogo.

I personaggi sono numerosi: cinque scienziati concorrenti, il presidente del premio, l’assistente, la moglie, il tecnico, gli amici e molti altri. Tuttavia, sono racchiusi in appena 288 pagine, rendendoli poco approfonditi, poco delineati e sfuggenti.

Pierre e Christine Magistretti hanno scelto di raccontare ne “Il gioco della mente” una storia che, pur avendo un potenziale interessante, soffre della definizione di thriller. Infatti, del genere ha ben poco. Già dalle prime pagine viene rivelato il colpevole, il che potrebbe essere accettabile se il romanzo fosse avvolto da suspense e intrighi, ma qui sono totalmente assenti.

Il racconto, a tratti, si avvicina a un saggio sulle neuroscienze, poiché esplora i complessi meccanismi del cervello e della malattia di Alzheimer, descrivendo il lavoro degli scienziati.

In altri momenti, sembra trasformarsi in una guida turistica delle città coinvolte nel gioco.

Alcuni aneddoti descritti nel romanzo potrebbero risultare interessanti, offrendo un valore culturale, ma dedicare quattro pagine alla storia dell’Onorevole Compagnia dei Golfisti di Edimburgo risulta un po’ eccessivo per la lettura. E non è l’unico argomento troppo approfondito!

Purtroppo, Pierre e Christine Magistretti propongono in questo romanzo una lettura poco avvincente.

Sebbene lo stile di scrittura sia fluido, i temi affrontati risultano lenti e talvolta monotoni. Inoltre, vi sono numerosi aneddoti che risultano poco pertinenti alla narrazione e contribuiscono ad annoiare il lettore.

Le situazioni di “tensione” si riducono a lievi minacce rivolte ai concorrenti (tutti tranne uno), ma il problema è che, fin dall’inizio, si sa già chi si nasconde dietro a questi avvertimenti e per quale motivo.

All’inizio della lettura la curiosità è presente, si spera che gli autori abbiano orchestrato tutto per confondere le idee sul vero colpevole… SPOILER: non è così!

La narrazione segue una trama completamente lineare, priva di colpi di scena o svolte sorprendenti, con solo qualche piccolo imprevisto che non riesce a generare suspense.

“Il gioco della mente” è ritenuto un thriller, ma thriller assolutamente non è: si tratta di un libro consigliato a chi apprezza il campo delle neuroscienze e vuole aggiungere un briciolo di pepe alle sue letture, ma niente di più.

Traduzione: Marta Salaroli

Editore: Sem Libri

Pagine: 288

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Il gioco della mente

Pierre J. Magistretti (nato nel 1952 a Milano, Italia ) è un neuroscienziato e medico italiano e svizzero. È professore emerito di neuroscienze presso l’EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne; fino al 2017), l’Università di Ginevra (fino al 2017) e l’Università di Losanna (fino al 2018). Fino al 2012 è stato direttore del Brain Mind Institute dell’EPFL e direttore del Center for Psychiatric Neuroscience dell’Università di Losanna e dell’Ospedale universitario di Losanna. Dal 2012 è professore illustre presso la King Abdullah University of Science and Technology, dove è stato preside della divisione di scienze biologiche e ambientali e ingegneria tra il 2012 e il 2020.

Il gioco della mente

Christine Magistretti ha conseguito lauree in infermieristica e psicologia. È specializzata in progetti di empowerment femminile e riduzione della povertà nei paesi in via di sviluppo. È membro fondatore della Swiss Association for Family Planning, è stata consulente per l’International Planned Parenthood Federation e ha collaborato strettamente con il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione. Attualmente è presidente del consiglio di amministrazione dell’International Foundation for Population and Development.

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