Fuoco al fuoco di Candice Fox

Fuoco al fuoco
«Perché Tilly l’ho uccisa io!» Di colpo i suoi occhi si erano fatti duri e feroci. «Verrebbero fuori di lì, se lo sapessero. Metterebbero fine a tutto questo. Diteglielo e basta. Diteglielo e basta! L’ho uccisa io! Perché non volete dirgli che l’ho uccisa io!»

Fuoco al fuoco

Recensione di Roberto Frazzetta

TRAMA:

Una bimba scomparsa sulla spiaggia di Santa Monica, i genitori che si improvvisano terroristi, la polizia in un vicolo cieco. Tilly Delaney aveva cinque anni quando è scomparsa sulla spiaggia; due anni dopo la polizia di Los Angeles brancola ancora nel buio. Ryan ed Elsie, i genitori, irrompono nel Centro di medicina legale e prendono tre persone in ostaggio.

Finché la bimba non verrà ritrovata, distruggeranno ogni due ore uno degli insostituibili kit di DNA custoditi nel centro. Eliminando prove decisive. Charlie Hoskins, detective che ha agito per anni sotto copertura in una banda di biker criminali, ha più di un motivo per evitare che quelle prove vengano distrutte. E si tuffa a capofitto nel caso assieme a Lynette Lamb, radiata dalla polizia al primo giorno di lavoro, ma piena di coraggio e capace di intuizioni da veterana.

RECENSIONE:

L’originalità dell’impianto narrativo di Fuoco al fuoco è evidente già nella trama e rende questo romanzo è un vero gioello.

Ambientato in una Los Angeles satura di routine e drammi sociali, la metropoli funge da perfetto sottofondo dove si svolgono i fatti narrati. Ospedali, strade, vicoli di quartiere, spiagge, studi cinematografici e centri commerciali si stringono attorno alla storia, accompagnando i personaggi nel loro incedere alla ricerca della soluzione dei loro problemi.

La città li accoglie e sostiene il loro temperamento, ma non invade mai la scena. I protagonisti di Fuoco al fuoco sono tratteggiati in modo eccellente, anche se solo attraverso una battuta, da quelli principali a quelli secondari, ognuno con un ruolo ben definito.

I principali sono Charlie Hoskins, detto Hoss, e Lynette Lamb. Charlie è un poliziotto sotto copertura vivo per miracolo e Lynette una recluta alle prime armi. Lui è un uomo inserito in quel tessuto sociale, abituato a muoversi nella giungla popolata dai peggiori criminali. Lei ha un problema con le emozioni e ha la lacrima facile. Quello che controbilancia il suo difetto è la spiccata determinazione a diventare poliziotta. La dinamica tra Charlie Hoskins e Lynette Lamb funziona particolarmente bene e ci si augura di rivederli in un futuro romanzo.

Un aspetto di Fuoco al fuoco che fa riflettere riguarda le scelte attuate dai personaggi. Arriva molto la delicata crudeltà dell’autrice, spietata e tenera per alcuni versi. Si apprezza la mano femminile e il ruolo difficile che le donne affrontano nel mondo della polizia.

Chissà se un uomo avrebbe scritto con lo stesso “cocktail”? Le scelte narrative, in particolare le dinamiche interne tra le forze dell’ordine, sembrano suggerire una certa prospettiva, in cui determinati comportamenti sono riservati quasi esclusivamente ai personaggi maschili.

Un altro punto di forza di Fuoco al fuoco sono i dialoghi, ben costruiti e mostrano una maestria nell’intrecciare un tocco di ironia anche nei momenti di massima tensione.

Alcune osservazioni di carattere tecnico: ci sono elementi che catturano particolarmente l’attenzione dei lettori. Il primo riguarda la chiusura dei capitoli in modalità sospesa/“cliffhanger”. Sono quegli espedienti strategici che incentivano a proseguire nella lettura, capitolo dopo capitolo. Ad esempio, lasciare in sospeso un indizio importante o porre una domanda senza immediata risposta può creare un forte invito a proseguire. Candice Fox, con Fuoco al fuoco, è maestra in questo. Da mettere in conto notti insonni a chi deciderà di immergersi in questo romanzo.

Un altro elemento interessante riguarda il ritmo narrativo. Inizialmente, il romanzo si snoda in modo lento e quasi dilatato, per poi accelerare progressivamente, rendendo impossibile per il lettore abbandonare il libro quando mancano soltanto cento pagine alla fine.

Fuoco al fuoco è una lettura adrenalinica e densa di riflessioni per le domande che lascia muovere, tutte relative all’arrogarsi il diritto di considerare le proprie scelte come le migliori, senza mai fermarsi a pensare alle conseguenze, alle persone coinvolte, o a come le azioni personali possano allargarsi fino a diventare un esempio da seguire.

Una riflessione sulla scala di valori personale e la sottile linea che la impone alle persone intorno. Dalla storia si evince che in alcune situazioni è davvero difficile stabilire con certezza chi abbia torto. È più facile puntare il dito che guardarsi allo specchio.

In sintesi, Fuoco al Fuoco è un romanzo carico di adrenalina, pieno di spunti intriganti e davvero stimolante nella lettura, grazie al suo stile e all’originalità della trama, qualità non così comuni al giorno d’oggi. Se siete appassionati del genere giallo-noir in tutte le sue declinazioni, questo libro è sicuramente quello che fa per voi.

Traduzione: Beatrice Sterza

Editore: Marcos y Marcos

Pagine: 456

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Fuoco al fuoco

Candice Fox è l’autrice di gialli più amata in Australia, dove raggiunge regolarmente i primi posti delle classifiche. Ha 39 anni e vive a Sydney. Ha esordito nel 2014, e ha vinto due volte – caso unico – il prestigioso Ned Kelly Award per la narrativa gialla. Da allora non ha più smesso di scrivere, e i suoi romanzi sono tradotti negli Stati Uniti (dove ha anche firmato una serie thriller insieme a James Patterson) e in molti Paesi europei. “Il Buio Non Fa Rumore” è il primo della sua serie di maggior successo, con protagonisti i detective Ted Conkaffey e Amanda Pharrell, che presto diventerà una serie TV.

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