L’anno della locusta
Trama.
Lupi che ululano, una donna morente in una città distrutta. Ridley Kane, agente della CIA specializzato in operazioni di infiltrazione nelle zone più pericolose del pianeta, è assillato da visioni che non riesce a decifrare. Per gli specialisti si tratta di stress post traumatico: normale per chi per lavoro scappa, si nasconde, e soprattutto uccide chi minaccia la pace del suo Paese.
Immagini inquietanti, che lo accompagnano anche quando viene inviato nelle terre aride e violente tra Pakistan, Iran e Afghanistan. Il suo compito, questa volta, consiste nel trarre in salvo un informatore preziosissimo, fondamentale per sventare un attacco terroristico su larga scala organizzato da al-Tundra, comandante dell’Esercito dei Puri, la cellula islamista più temibile dopo ISIS e al-Qaida.
Quando Kane arriva al punto di incontro, però, l’informatore è già stato giustiziato con la pena riservata ai traditori: crocefissione. Lui stesso cade in un agguato, ritrovandosi faccia a faccia con un avversario diverso da tutti quelli che hanno finora incrociato la sua strada. Un uomo intelligente e sanguinario, la cui sete di vendetta è una minaccia per la sopravvivenza dell’Occidente. Kane seguirà le sue tracce fino alla fredda steppa russa, fra scoperte scientifiche incontrollabili che possono diventare un’arma per le organizzazioni terroristiche. Una missione che lo metterà di fronte ai propri terrori e al rischio di estinzione del genere umano come lo conosciamo.
Recensione:
Terry Hayes è uno scrittore e sceneggiatore statunitense che non ha bisogno di presentazioni: i lettori, infatti, hanno già avuto modo di conoscerlo grazie al bestseller “Pilgrim” .
Quest’anno è tornato in libreria con “L’anno della locusta”, una spy story che non ha nulla da invidiare ai film di spionaggio più famosi.
Prepariamoci a partire per un lungo viaggio in cui toccheremo i luoghi più remoti e inospitali del pianeta sotto la guida di Ridley Kane, un agente della CIA specializzato in operazioni sotto copertura.
Terry Hayes trascina il lettore in una storia al cardiopalma, sempre sul filo del rasoio, con pagine e pagine permeate da una tensione e una suspense che vanno sempre in crescendo.
Il contesto e l’ambientazione de “L’anno della locusta” sono composti perlopiù da scenari di guerra descritti in maniera molto verosimile; non ci si può fidare della maggior parte dei personaggi e tanti di loro, che sembrano “più umani”, sarebbero pronti ad anteporre la sicurezza nazionale a quella dei civili, anche a costo di sacrificare vite umane.
Una storia ricca di avvenimenti e operazioni militari; è incredibile quanto siano accurate e minuziose certe descrizioni, interessantissime le tecniche di sopravvivenza nei momenti in cui tutto sembra perduto. Le scene sono talmente vivide che si fa fatica a pensare che il tutto sia solo un’opera di finzione scaturita dalla mente di Terry Hayes.
Ciò che non ha giocato a favore, invece, è la mole mastodontica del libro che, giocoforza, ha reso la narrazione troppo dispersiva, andando ad intaccare anche il ritmo narrativo: passiamo da momenti adrenalinici, in cui si sta con il fiato sospeso, ad altri in cui c’è calma piatta e si perde totalmente l’attenzione e il focus della storia. Probabilmente, in un contesto meno prolisso, la storia sarebbe risultata molto più accattivante, ma resta, comunque, interessante, attuale e verosimile.
L’epilogo de “L’anno della locusta” regala la tanto agognata “quiete” dopo la tempesta e fa una panoramica generale di cosa è accaduto a tutti i personaggi che abbiamo incontrato in questo lunghissimo viaggio.
Al termine della lettura saremo sicuramente degli esperti di missioni super segrete e, di certo, sentiremo la mancanza di Ridley, Lelah e gli altri.
Ideale per tutti gli amanti delle spy stories.
Traduzione: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Editore: Rizzoli
Pagine: 912
Anno pubblicazione: 2024
Autore:
Terry Hayes è nato nel Sussex e cresciuto in Australia. Trasferitosi poi a Los Angeles, è stato giornalista, autore radiofonico, sceneggiatore. Ha vinto una ventina di premi legati al cinema e alla televisione. Tra i film ai quali ha lavorato Mad Max, Cliffhanger, Flightplan, From Hell.