L’attesa
RECENSIONE DI: GIOVANNA LAURETTA
TRAMA:
Isako ha un piano audace, meticoloso: sbarazzarsi dell’anziano marito Nobuhiro, che con le sue invenzioni ha fatto la fortuna della S. Optics, e impadronirsi di tutto ciò che possiede. Certo, può contare sul fatto che Nobuhiro è fragile di cuore. Sesso e denaro: nient’altro conta per Isako. Seducente com’è, del resto, non ha problemi a manipolare gli uomini: dal marito, che la ama con senile devozione, al giovane che si porta a letto, il fascinoso Kanji, all’ex amante Shiotsuki – nipote di un alto papavero del Partito conservatore –, di cui sfrutta le influenti relazioni.
Per Isako, in fondo, non sono che strumenti, sacrificabili. Difatti, quando Kanji viene accusato di aver picchiato a morte la donna con la quale viveva, pur di non essere coinvolta non esita a chiedere all’avvocato difensore – che lei stessa ha ingaggiato con l’aiuto di Shiotsuki – di farlo condannare. Anche l’avvocato, Saeki, non saprà d’altro canto resisterle a lungo. C’è però un nemico invisibile che nessuno può sgominare, il solo in grado di sventare le più gelide macchinazioni: il caso, di cui il finale svelerà la sbalorditiva incarnazione.
RECENSIONE:
“ E’ una questione di costituzione. Le donne floride, di carnagione chiara, con la pelle liscia e i fianchi sodi sono così. Trovano difficile dormire da sole la notte.”
Isako e Nobuhiro sono sposati da sei anni.
30 anni lei, 67 lui.
Nella loro relazione ciò che conta davvero non è di certo l’amore, almeno non per Isako, una donna senza scrupoli, manipolatrice e maniacale, che ha sposato l’anziano e facoltoso ingegnere solo per il proprio tornaconto.
Isako sa bene quanto conti il potere ed è disposta a tutto pur di ottenerlo.
Il suo piano diabolico consiste nel diseredare le figlie che il marito ha avuto da un precedente matrimonio, impossessarsi dell’intero capitale e aprire un ristorante di cucina tradizionale tutto suo.
Manca solo un piccolo e “trascurabile” particolare: Nobuhiro, la cui salute si rivela giorno dopo giorno sempre più cagionevole, dovrà morire entro tre anni.
Ma si sa, non tutto nella vita può essere pianificato…
E se il destino ci mettesse lo zampino e sconvolgesse le carte in tavola?
Ne “L’attesa” in mille modi inaspettati, Isako si trova coinvolta in un caso di omicidio/suicidio, nelle beghe di giovani amanti, in vecchie relazioni riaccesesi e nell’improvvisa (quanto provvidenziale) malattia al cuore dell’anziano marito.
Riuscirà questa donna dal cuore arido a ottenere ciò che desidera ardentemente, ammaliando giovani uomini, sacrificando storie del passato e “corrompendo” persino l’avvocato che si occupa del caso penale che lei stessa gli ha affidato?
Chi sono le vittime, chi i carnefici? E quali segreti si annidano tra le silenziose pareti di una casa apparentemente “onesta”, tessendo ragnatele negli angoli più oscuri?
Ne “L’attesa“, un brillante romanzo noir in cui tutti (nessuno escluso) sono sacrificabili, i veri protagonisti sono i pensieri ossessivi di una donna crudele e lussuriosa, le défaillances delle vite altrui, i sorrisi amari e una critica feroce alla società giapponese dei primi anni Settanta, in cui corruzione e sete di potere dilagavano.
Ne “L’attesa” di Seicho Matsumoto, tra infiniti atti processuali, autopsie quasi “moleste”, un’autobiografia mai terminata, e pensieri racchiusi in un diario volutamente illusorio, l’autore ci conduce nella mente malata di una donna per cui contano solo sesso, denaro e ambizione personale, sorprendendo il lettore con un colpo di scena finale, totalmente inaspettato, che lo lascerà incredulo e senza fiato (letteralmente).
“L’attesa” di Seicho Matsumoto non è solo il ritratto di una dark lady dalla sconfinata crudeltà, ma è anche l’affresco di una società asservita al dio denaro e, allo stesso tempo, lo specchio di un mondo malato che rivive dentro le pagine di questo romanzo e che spinge il lettore a riflettere sulla giustizia, sul matrimonio e sulle dinamiche, a volte inaccessibili, del potere.
E se è vero che “c’è un certo margine di errore nel calcolare l’ora fatale, quindi anche nel fare progetti”, anche alla crudele Isako toccherà fare i conti con il proprio destino, e si sa, il karma non perdona…
Come recita l’antica legge del taglione: “occhio per occhio, dente per dente”!
Traduttore: Gala Maria Follaco
Editore: Adelphi
Anno edizione: 2024
Pagine: 299
INFORMAZIONI SULL’AUTORE:
Seichō Matsumoto (1909-1992) è stato un giornalista e scrittore giapponese. Autore molto conosciuto in patria e vincitore del premio Akutagawa nel 1953, ha scritto oltre 300 romanzi e diversi racconti. Da alcuni definito il “Simenon giapponese” è stato pubblicato per tre volte nel Giallo Mondadori: “La Morte è in Orario” del 1957 è l’opera più conosciuta, seguita da “Come sabbia tra le dita” del 1961 e “Il palazzo dei matrimoni” del 1998.
Le tematiche dei suoi gialli affondano spesso le radici nei problemi sociali giapponesi, il tutto unito ad una predilezione per l’indagine strettamente logica ed intuitiva. Nel 2018 Adelphi ha pubblicato Tokyo Express, riedizione di “La morte è in orario”, da cui è stato tratto nel 2007 il film Ten to sen, con Takeshi Kitano.