La casa dei silenzi
Recensione di: Samantha Calligaris
TRAMA:
Mi chiamo Pietro Gerber, ma qui a Firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l’addormentatore di bambini. Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l’ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie. Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare. Forse è proprio questo che sta succedendo a Matias. Ha nove anni e da tempo ha un sogno ricorrente.
Da troppo tempo. Ormai Matias ha paura di addormentarsi perché in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere. Una donna dall’aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient’altro che un sogno, ma allora…Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora Perché sento che persino la mia casa, vuota e solitaria è infestata dai fantasmi?
E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia? Mi chiamo Pietro Gerber, sono l’addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio.
RECENSIONE:
Il protagonista che ci guiderà nelle storia de La casa dei silenzi è qualcuno che Donato Carrisi ha già fatto conoscere al lettore la primissima volta ne “La casa delle voci”, per poi ritrovarlo ne “La casa senza ricordi” e “La casa delle luci”, quest’ultimo recensito da Thriller Life QUI .
Pietro Gerber è un personaggio, dunque, che ci fa sentire a casa, un amico ritrovato che ci condurrà ancora una volta nello spazio più buio e pericoloso della mente dei bambini: l’inconscio.
Il nostro “addormentatore di bambini” nelle pagine de La casa dei silenzi ci trasporta in modo dettagliato nel mondo dei sogni, dove Donato Carrisi, ancora una volta, non mancherà di fornirci tutte le informazioni necessarie sui meccanismi del sonno , inserendole con assoluta precisione all’interno della narrazione per rendere così consapevole il lettore delle dinamiche descritte e permettergli una maggiore comprensione degli eventi.
Attraverso la storia dei due personaggi principali, il piccolo Matias, sconvolto ogni notte da un sogno ricorrente, e la signora silenziosa che lo stesso Matias dice di sognare, l’autore riesce ancora una volta a mettere in piedi una storia densa di argomentazioni e tematiche attuali e significative.
Come già anticipato, ne La casa dei silenzi Carrisi ci fa entrare nella mente dei bambini, raccontandoci del modo in cui l’immaginazione può prendere il sopravvento sulla percezione dei fatti effettivi, e ci conduce in una storia di violenza in cui le vittime sono le donne, ponendo l’attenzione su un argomento di grande attualità e cronaca nera.
Ci invita a riflettere su quanto cose e persone possano ingannare con le loro apparenze, celando lati oscuri che emergono solo col tempo, facendoci cadere in un abisso di violenza e sottomissione dalla quale sembra impossibile riuscire a riemergere.
Mediante la sua scrittura scorrevole e descrizioni capaci di far immedesimare chi legge nei protagonisti, Donato Carrisi crea un cerchio di situazioni che possono sembrare surreali e quasi soprannaturali, rendendo il lettore quasi scettico davanti a certe dinamiche. Ma alla fine, senza smentirsi, riesce a chiudere questo cerchio in maniera perfetta, regalando le risposte che tanto si cercano in queste pagine.
La casa dei silenzi èuna storia che, da una parte, ci pone davanti agli occhi una concretezza, fatta di abusi, violenza, ingiustizia e paura, una situazione che, purtroppo, è viva e all’ordine del giorno.
Dall’altra parte ci rende spettatori di episodi che ci rendono più scettici, ma ci insegna che la verità non è solo quella che noi vediamo, bensì esistono vari livelli di coscienza, da non confondere, ovviamente, con la suggestione.
Qui Carrisi ci porta in una dimensione in cui, per apprezzare o meno le dinamiche descritte, servirà la propria predisposizione e, ad un certo punto, ci si porrà domande a cui, probabilmente, non si troveranno risposte immediate.
“Perciò, se ammettiamo che ognuno di noi possa avere una propria percezione delle cose, come possiamo escludere che esistano realtà che alcuni riescono a cogliere e altri invece no?”
Questo è un romanzo che fa riflettere, che fa paura. Fa paura per la verità che ci racconta, perché la lotta delle donne per la propria libertà è iniziata e non è mai finita. Perché la donna ancora oggi è vittima di uomini violenti, insicuri, padroni.
Donato Carrisi con La casa dei silenzi non ci racconta solo una storia, ci racconta una triste realtà.
Editore: Longanesi
Pagine: 403
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera.
È l’autore dei successi internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) “Il suggeritore”, “Il tribunale delle anime”, “La donna dei fiori di carta”, “L’ipotesi del male”, “Il cacciatore del buio”, “La ragazza nella nebbia” – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente -, “Il maestro delle ombre, “L’uomo del labirinto”, “Il gioco del suggeritore”, “La casa delle luci” e della favola dark “Eva e la sedia vuota”. Ha vinto prestigiosi premi come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il premio Bancarella in Italia. I suoi romanzi tradotti in più di 30 lingue hanno venduto milioni di copie.