L’orfanotrofio sul lago
TRAMA:
Hazel sente il bisogno di una svolta nella sua esistenza. Ha trent’anni, è single e la sua agenzia investigativa stenta a decollare. La fortuna sembra finalmente girare quando Madeline Hemsley, una donna ricca quanto misteriosa, si presenta a Hazel con un’offerta troppo allettante per poterla rifiutare: una ragazza è scomparsa dall’orfanotrofio in cui viveva e Madeline vuole che lei la trovi. Inizialmente sembra un normale caso di fuga, ma mentre Hazel procede con le indagini, incappa in indizi che fanno sospettare una verità ben più oscura: macchie di sangue inspiegabili, simboli criptici, figure sinistre che cominciano a seguire ogni sua mossa. Più scava, più si rende conto che quell’orfanotrofio cela segreti terrificanti. E anche Madeline sembra nascondere qualcosa…
RECENSIONE:
Daniel G. Miller con il suo L’orfanotrofio sul lago accompagna i suoi lettori in un thriller psicologico inquietante in cui una investigatrice privata deve indagare su un caso molto delicato: la sparizione da un orfanotrofio situato a nord di New York di Mia, una ragazzina di tredici anni.
Questa investigatrice, Hazel Cho, ha un bisogno disperato di casi da risolvere e quindi accetta inizialmente un nuovo impegno investigativo su richiesta di una donna ricca ed affascinante, Madeline Hamsley che sta cercando di ritrovare la sua figlioccia, della quale è il suo tutore legale. Hazel, nonostante diverse perplessità, inizialmente decide di acconsentire per questioni puramente economiche.
Durante le sue ricerche, l’investigatrice si scontrerà con un muro di silenzio e di omertà che renderanno l’indagine più difficoltosa di quanto avesse messo in conto, e di situazioni di pericolo talmente paradossali e pesanti da portarla a pentirsi quasi subito di averla accettata.
Daniel G. Miller ci porta a conoscenza dei suoi personaggi in tutte le loro sfaccettature, dandoci così l’impressione di conoscerli e capirli, di provare forse fin troppa empatia per alcuni e riuscire così ad illuderci di individuare almeno due o tre sospettati che possano essere collegati alla sparizione della ragazza.
Ne L’orfanotrofio sul lago, Hazel è descritta come una ragazza che si potrebbe paragonare a Cappuccetto Rosso. Fisicamente minuta, caratterialmente ingenua seppur decisamente caparbia e coraggiosa, quasi al limite dell’incoscienza. Il suo personaggio funziona molto bene, tanto da far sperare in altri eventuali racconti con questa caparbia investigatrice come protagonista.
Come nella favola di Cappuccetto Rosso, anche qui il lupo si traveste e si presenta sotto le false sembianze di uomo perbene, che allontana da lui ogni sospetto grazie al suo carattere affabile e cortese.
Per quanto durante il racconto l’autore riesca quasi a far capire chi c’è dietro la sparizione di Mia e di altre ragazze dallo stesso orfanotrofio, alla fine sorprende i suoi lettori con l’entrata in scena del vero burattinaio di una realtà squallida e aberrante.
Daniel G. Miller riesce a distogliere l’attenzione in maniera del tutto naturale dal vero responsabile, grazie alla sua maestria nel portare i sospetti su altre personalità descritte in maniera dettagliata.
La lettura de L’orfanotrofio sul lago è scorrevole ed incalzante e fa sentire il lettore un partecipante di questa indagine, riuscendo a fargli provare allo stesso tempo empatia, paura, rabbia e una voglia immensa di scoprire che fine ha fatto la piccola Mia.
Dopo varie vicissitudini, dubbi e minacce e dietro una inarrestabile corsa contro il tempo, Hazel finalmente arriva alla cruda verità, che sarà, sia per lei che per chi legge, come un fulmine a ciel sereno, rivelando quanto l’animo umano possa essere infido.
Traduzione: Mariafelicia Maione
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 319
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:
Daniel G. Miller è autore di thriller di successo. Quando non scrive, gli piace contemplare gli “e se” del mondo, viaggiare con sua moglie Lexi e sedersi sul divano a guardare le partite di basket dell’NBA. Attualmente vive a Boca Raton. L’orfanotrofio sul lago è il suo primo romanzo pubblicato con la Newton Compton.