Tutto torna
Approfondimento di : Alessandra Boschini
In Tutto torna , secondo capitolo di quella che si prospetta essere la trilogia di Tutto brucia , Juan Gòmez-Jurado ci ripropone quei personaggi femminili che tanto amiamo.
Se nel primo romanzo della serie avevamo conosciuto Aura Reyes, dirigente di successo e madre felice accusata di frode e incarcerata dopo essere stata ferita e aver perso il marito, Mari Paz Celeiro, una gallega ex legionaria e Sere Quitano, hacker di professione, un po’ strega e un po’ ladra, in Tutto torna ritroviamo le tre donne in fuga.
Aura evade dal carcere di massima sicurezza di Matasnos e cerca di sfuggire a Ponzano, il suo ex capo che la vuole morta, mentre Sere la sta aiutando a rintracciare le figlie affidate a Mari Paz durante la sua detenzione. Quest’ultima, nel frattempo, sta scappando con le gemelle Cris e Alex dagli scagnozzi di Ponzano che vogliono mettere le mani sulle bambine per ricattare Aura.
Il romanzo consta di oltre cinquecento pagine fitte di inseguimenti mozzafiato, complotti, intrighi, azioni rocambolesche e tanta, tanta adrenalina.
Lo stile cinematografico di Jurado contraddistingue ogni sua opera: capitoli brevi, ricchi di dialoghi e metafore, di salti temporali e immagini suggestive che portano il lettore esattamente lì dove sono collocati azioni e personaggi.
Che sia nella sua Spagna oppure negli USA dove ha ambientato Cicatrice, e Il paziente , Jurado riesce perfettamente a portarci dentro la storia con tutto il suo calore e trasporto.
Sono sempre le donne le protagoniste dell’universo di Regina Rossa, toste, audaci, caparbie, dalla “scorza dura”, a cominciare da Antonia Scott, donna speciale dall’intelligenza smisurata: talmente illimitata da essere costretta ad ingoiare delle pillole in grado di diminuire la potenza delle sue sinapsi.
Antonia è sola per scelta e per esigenze personali; vive nel suo appartamento vuoto, il suo QI è incredibilmente alto, eppure vuole a tutti i costi passare inosservata ed è costretta a fare i conti con i fantasmi del suo passato.
Insieme all’ispettore Jon Gutierrez, dà vita ad un fenomeno letterario che merita tutto il successo che ha avuto, tanto da diventare una serie televisiva per la regia di Koldo Serra, trasmessa sulla piattaforma Prime Video.
In Tutto brucia e Tutto torna le protagoniste sono donne eleganti e sofisticate che si ritrovano senza quattrini, costrette ad elemosinare un pasto, come Aura; maghe del caos che lanciano dadi per prendere una decisione come Sere, oppure dal corpo segnato da mille cicatrici, come Mari Paz che soffre anche di claustrofobia.
Donne unite dalla disperazione e dalla fedeltà reciproca, capaci di gettarsi a capofitto in azioni rocambolesche e pericolose per salvare se stesse e le altre. Donne vittime che diventano cacciatrici per sopravvivere e proteggere le amiche. Donne unite dalla solidarietà e dal desiderio di vendetta che, dopo aver perso tutto, persino la paura, sono diventate temibili.
L’azione non manca mai nelle trame di Jurado, il ritmo narrativo è sempre altissimo e ricco di colpi di scena. Se il lettore teme di perdersi tra i numerosi personaggi e le mille peripezie che le nostre eroine affrontano ad ogni piè sospinto, deve sapere che la maestria dell’autore è tale da collocare ogni elemento al posto giusto.
A prima vista il mondo creato da Jurado può apparire inverosimile e poco realistico, ma è così potente, ricco di pathos, suspense e allo stesso tempo di humor e sarcasmo, da essere del tutto irresistibile.