La brillante Martina Parker con il suo “Giardino con delitto”

Giardino con delitto
Il termine “erbaccia” è crudele. Le cosiddette erbacce sono solo piante che crescono nel posto sbagliato. E chi decide cosa è giusto o sbagliato?

Giardino con delitto

Recensione di: Chiara Zamattia

TRAMA:

Vivere in campagna è un’aspirazione di molti; il verde, la tranquillità, il silenzio sono un richiamo irresistibile per chi vuole evadere dall’affanno cittadino. Ma a volte, dietro questa pace apparente, si nascondono corruzione, avidità e misteri irrisolti.

Eva e Paul approdano nel Burgenland per affari. Lui fa l’architetto e ha deciso di costruire un nuovo complesso residenziale di lusso dove ora ci sono solo prati e boschi. È prepotente, arrogante, insopportabile. Non ha mai voluto che sua moglie lavorasse, una donna non lo fa. Si limita a occuparsi dell’andamento domestico, a cucinare, a comportarsi da padrona di casa quando il marito invita qualcuno di interessante, ovviamente per lui e per i suoi affari.

Ma Eva, laureata in agraria, scopre che lì potrà dare sfogo a una sua grande passione, quella per il giardinaggio. Si unisce infatti al Club del pollice verde, di cui fanno parte altre donne intraprendenti, Vera e Johanna, la più pratica delle tre, abilissima nell’usare il potere delle piante. Un potere a cui Eva, in modo del tutto innocuo ma assai fastidioso, ricorrerà per dare qualche lezione al marito. Così, magari, la smetterà di chiamarla “vermetto”, come fa di solito.

La vita continua così, in una sorta di pseudo-paradiso, finché Vera, zappando nella sua aiuola di zucchine, scopre un cadavere. Com’è finito lì? Si tratta di un omicidio, è chiaro, ma chi l’ha commesso? Ma soprattutto, a chi appartiene quel corpo decomposto?

RECENSIONE:

Una famiglia perfetta: padre, madre, figlia. Paul, Eva e la piccola Carla.

Vivono in una bellissima e modernissima casa, sono apparentemente felici e sereni. Apparentemente, appunto.

Paul è un architetto e sta cercando nuovi investimenti da fare nel Burgenland, lo stato federale austriaco più orientale, più pianeggiante e di più recente creazione. E’ un uomo senza scrupoli, meschino e violento.

Eva fa la casalinga, Paul non le permetterebbe mai di lavorare. Attenta alla sua casa,  preferisce dilettarsi in cucina, sfornando manicaretti degni di uno chef. Paul non manca di esibire le doti culinarie della moglie, portandola in alto come un trofeo, e allo stesso tempo calpestandola fisicamente e psicologicamente, come fosse una pezza da piedi.

Eva trova consolazione nel gruppo di donne che fanno parte del Club del pollice verde, il suo momento di libertà settimanale. L’unico luogo in cui può sentirsi davvero sé stessa.

Qui incontra Johanna, una simpatica signora con i riccioli rosso Tiziano, esperta di ogni tipo di erba, fiore, pianta e intruglio naturale. E qui conosce Vera, una ragazza madre, simpatica e generosa, che vive con la figlia, la mamma e un esercito di animaletti da cortile, compresa una gallina. Tutte le nostre donne amano le piante, il giardinaggio e l’orto. Proprio le combinazioni di erbe per le tisane estive rinfrescanti, fanno da contorno a questa vicenda, abilmente ambientata in un paesino che pare quasi non esistere.

Ne “Il giardino con delitto” oon manca il belloccio di turno, Finz, esperto di terriccio fertile e tipico personaggio che, è chiaro fin da subito, metterà scompiglio nella tranquilla (anche se difficile) vita quotidiana di Eva.

Dopo aver conosciuto i personaggi, aver imparato a fare tisane e piantare sementi e fiori, succede quello che ogni lettore di thriller si aspetta: viene rinvenuto un cadavere. Esattamente sotto il cumulo di terra coltivato a zucchine, nell’orto di Vera, si scopre che è stato sotterrato un corpo, che avrà sicuramente concimato gli ortaggi, ma deve essere subito identificato e si deve scoprire come è finito lì.

Inizia una gara tra giornalisti e polizia, i primi un po’ troppo curiosi, i secondi sempre diffidenti di chiunque passi sotto interrogatorio nei loro uffici.

Si scoprono tradimenti, menzogne, calunnie, brogli politici e corruzione, per arrivare ad un finale che ricorda molto l’ultima scena di un thriller cinematografico, che passa sullo schermo quando ormai gli spettatori stanno già mettendo il cappotto.

In “Giardino con delitto” il lettore è circondato da un ambiente quasi bucolico, dove tutto pare perfetto: persino la vicina curiosa e antipatica è al posto giusto. Forse troppo. Si respira sin da subito un’atmosfera che ha anche delle ombre che rimandano a violenze, intrecci e sotterfugi tra i personaggi.

Martina Parker ha dichiarato alla fine del libro di aver chiesto l’aiuto ai suoi follower, attraverso i canali social, per lo sviluppo della trama. L’autrice ha pubblicato alcuni sondaggi nei suoi post, e i lettori hanno avuto la possibilità di scegliere come far proseguire la storia. Un’idea tanto originale quanto rischiosa ma, a quanto pare, andata a buon fine.

“Giardino con delitto” è un romanzo che si legge molto velocemente, è scorrevole e somiglia tanto ai classici thriller estivi da divorare in poche ore. Sin dall’inizio si capisce che dovrà succedere qualcosa, ci si aspetta un cadavere in qualsiasi momento, si sospetta di tutti ancora prima di sapere cosa accadrà. In realtà, bisogna aspettare di leggere una buona parte del libro prima di avere una scena del crimine.

Molto interessante la struttura dei capitoli, a capo dei quali è presente un piccolo incipit dove viene raccontato il comportamento curioso di alcuni insetti durante la loro vita amorosa e quotidiana. Inevitabile, per il lettore, cercare le corrispondenze con quanto avviene ai personaggi nelle pagine successive.

Sono molto dettagliate e interessanti le minuziose descrizioni dei momenti del Club del pollice verde, di piante, fiori, erbe, delle loro proprietà e caratteristiche, di tutti gli usi culinari che si possono fare con questi ingredienti e anche delle loro parti più velenose e pericolose.

Martina Parker ha confezionato un thriller che, fino a metà volume, non sembra rispettare le caratteristiche dei classici del genere. In tutta l’ultima parte del libro, però, prende piede un ritmo più incalzante, e anche il lettore si sente maggiormente coinvolto nella ricerca del responsabile del delitto. Tra scene un po’ più scontate, e un immancabile colpo di scena finale, si giunge alla conclusione, soddisfatti di aver letto una bella storia.

“Giardino con delitto” è sicuramente il titolo per chi vuole avere un colpevole da trovare, ma senza fare troppa fatica, e soprattutto per chi ama le storie da soap opera.

Traduzione: Emilia Benghi

Editore: SEM

Pagine: 432

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Giardino con delitto

Martina Parker è una scrittrice e giornalista austriaca. Prima giornalista poi autrice di best-seller, Martina Parker ha volato in giro per il mondo e intervistato star e artisti come Robbie Williams, Susan Sarandon, Cate Blanchett e Karl Lagerfeld. Poi la passione per la scrittura e i thriller. Dal 2020 lavora come autrice e giornalista freelance. Oggi vive in una vecchia fattoria nel Burgenland meridionale e “uccide” con una penna affilata. Il background giornalistico di Martina spiega i forti personaggi femminili dei suoi romanzi gialli, e il suo matrimonio con un inglese spiega l’umorismo del Burgenland-britannico.

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