Il teatro dei delitti
TRAMA:
Firenze, Carnevale 1794. Nel Teatro della Pergola è in corso il primo atto del dramma in musica “Le feste d’Iside” quando uno strepito riecheggia tra i palchetti degli spettatori. A urlare è stata la contessina Ludovica di Corvino, persuasa di aver visto una donna che veniva decapitata sotto un’arcata del fondale scenico.
Il precettore Vitale Federici e il suo giovane discepolo Bernardo della Vipera, intenti a seguire lo spettacolo dalla balconata del granduca di Toscana, saranno chiamati a indagare sul caso. Ma all’interno di un teatro, realtà e finzione sono destinate a intrecciarsi in un gioco di specchi, dando all’acuto Federici l’impressione di essere entrato lui stesso a far parte di un’enigmatica messa in scena.
RECENSIONE:
Un nuovo mistero per Vitale Federici, protagonista di altri romanzi di Marcello Simoni (BIO), che fa ritorno con Il teatro dei delitti, accompagnato e sostenuto dal suo pupillo Bernardo Della Vipera, già incontrato ne La taverna degli assassini (Recensione Thriller Life QUI).
Simoni ci trasporta nel lontano 1794. È febbraio e per celebrare il carnevale al Teatro della Pergola è in corso la prima rappresentazione del dramma in musica “Le feste d’Iside”. Non sarà difficile per la mente del lettore ricreare l’ambiente e le scene, poiché dettagli su costumi, parrucche e scenari sono così precisi da apparire nitidi nel pensiero.
“Tutti si voltarono verso un individuo di mezza età, marsina, gilet e culottes in taffetà di seta turchese, intento a farsi largo tra i presenti.”
Non solo le descrizioni, ma anche i dialoghi sono perfettamente in linea con il contesto storico, grazie all’utilizzo di un lessico settecentesco e, come se tutto questo non bastasse, Simoni non suddivide la narrazione in capitoli, ma in atti e intermezzi.
Ebbene sì, proprio come se fossimo nel miglior palchetto del teatro, con in mano il libretto dell’opera teatrale. Solo che non assisteremo al dramma in musica messo in scena davvero a Firenze nel Teatro della Pergola, ma ad un “dietro le quinte” piuttosto argomentato e misterioso!
Ma torniamo al principio.
Federici e Bernardo sono ospiti nella loggia del Granduca di Toscana Ferdinando III, si godono lo spettacolo teatrale fino a quando un urlo di donna, proveniente dalle balconate, cattura la loro attenzione. Federici e il suo pupillo accorrono subito dalla contessina Ludovica che spiega il motivo del suo strido: la macabra visione di una donna che veniva decapitata proprio sotto un’arcata del fondale scenico.
Simoni dà inizio ad un’irresistibile corsa contro il tempo alla caccia dell’assassino che, agendo indisturbato, lascia una scia di cadaveri dietro sé. Sì cadaveri, il titolo anticipa proprio quello che ci aspetta … un teatro di delitti!
Ne Il teatro dei delitti il lettore verrà trascinato nei camerini, nel retro della scenografia e tra i labirintici corridoi del teatro della Pergola per scoprire cosa si cela dietro al palcoscenico. Ma la linea tra realtà e finzione è così sottile nel mondo del teatro che è difficile distinguere il vero dal falso.
Gli attori staranno recitando anche fuori dal palco? Chi dice la verità? Automi al posto dei cadaveri, strani passaggi e fondi segreti nel retro palco metteranno a dura prova l’indagine del lettore che inizierà a dubitare di tutti.
“Quel che viene scorto adesso dai vostri occhi non corrisponde alla verità dei fatti, bensì a un ingarbugliato insieme di ombre! Ombre che vanno debitamente interpretate al fine di risalire a una verità più vera, visibile soltanto alla luce dell’intelletto!“.
I personaggi coinvolti sono tanti: attori, ballerini, scenografi, librettisti, il proprietario del teatro e persino il Granduca di Toscana, ognuno di loro avrà un ruolo ben definito. Riuscirà Federici a risolvere il caso? O rimarrà vittima di questo gioco di maschere?
La trama fitta de Il teatro dei delitti viene magistralmente alleggerita dalla penna di Simoni che rende tutto scorrevole e allo stesso tempo intrigante. La scrittura fluida e coinvolgente riesce a collegare realtà storiche e fornirci una finestra sulle usanze, i pettegolezzi e la vita quotidiana settecentesca.
I dialoghi tra i personaggi sono intriganti, arricchiscono la trama e stimolano riflessioni. Il teatro dei delitti contiene anche delle affascinanti illustrazioni che impreziosiscono la lettura.
Simoni crea un romanzo accattivante con un mix storico interessante, richiamando alla memoria i grandi gialli classici con protagonisti come Poirot e Sherlock Holmes. Infatti, lo stile ne Il teatro dei delitti segue uno schema simile: un delitto e un’indagine che si svolgono nello stesso luogo e un investigatore dalla grande mente che, sul finale, spiega la risoluzione nei dettagli.
“Mi auguro che l’indagine in cui siamo stati coinvolti vi abbia fatto riflettere su quanto asserisce Rousseau sulla differenza fra illusione teatrale e realtà.”
Marcello Simoni, così come il suo Federici, non lascia nulla al caso, ogni dettaglio si rivelerà fondamentale per arrivare ad un finale limpido e vincente. I temi toccati lungo la lettura sono coinvolgenti e non banali. Le maschere non esistono solo sul palcoscenico, ma bugie e segreti si celano dietro ognuno di noi. È come scegliamo di comportarci che farà la differenza.
“Non tutti emettono strepiti davanti al compiersi di un crimine […]. Alcuni ammutoliscono. Altri s’interrogano in silenzio sulla loro incolumità. Altri ancora, infine, hanno abbastanza pelo sullo stomaco da riuscire a far finta di nulla.”
Nel complesso, Il teatro dei delitti è un giallo che, seppur ambientato nel passato e, come detto inizialmente, con riferimenti e linguaggio del Settecento, non risulta pesante. Difatti, non sarete costretti a tornare indietro nelle pagine perché avrete perso il filo, ma, al contrario, lo leggerete con rapidità.
Questo è un grande pregio di Simoni che si conferma magnetico e affascinante e manifesta il suo amore per la storia attraverso minuziose descrizioni.
Il teatro dei delitti è un perfetto thriller storico pieno di colpi di scena che farà viaggiare nel tempo il lettore.
Siete pronti per aprire il sipario?
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 224
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024
AUTORE:
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste.
La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga.