Il ministero del tempo di Kaliane Bradley

Il ministero del tempo
"La più bella storia d'amore dell'anno".

Il ministero del tempo

Recensione di: Maria Teresa Peirano

TRAMA:

Nella Londra di un futuro prossimo, un’impiegata pubblica viene coinvolta in un misterioso progetto governativo che raccoglie “espatriati” da epoche diverse con il fine di testare i limiti del viaggio nel tempo sugli esseri umani. Il suo compito è quello di fare da “ponte”, ovvero agevolare l’adattamento del soggetto che le viene affidato.

Il suo espatriato è noto come “1847”: si tratta di Graham Gore, un ufficiale di Marina che nel 1847 partecipò alla famosa – e sfortunata – spedizione artica guidata da sir John Franklin. I “ponti” sono istruiti a non sovraccaricare gli espatriati di troppe informazioni perché l’obiettivo principale dell’esperimento è vedere se siano in grado di adattarsi con successo a un’epoca storica diversa, e se la transizione provochi in loro un cambiamento significativo.

Inizialmente disorientato, Graham Gore si trova a vivere con il suo “ponte” – una donna single abituata a cavarsela da sola -, e a confrontarsi con oggetti e concetti misteriosi quali “lavatrice”, “Spotify” e il “crollo dell’Impero Britannico”. Tuttavia, Gore è ricettivo e si adatta rapidamente, e, nel corso di una lunga e afosa estate, lui e la donna passano dall’imbarazzo all’amicizia a un’appassionata relazione sentimentale. Ma quando emergono le vere intenzioni del progetto che li ha uniti, i due protagonisti devono fare i conti con le loro scelte e il loro futuro.

RECENSIONE:

Chiunque legga Il ministero del tempo di Kaliane Bradley  capisce immediatamente perché questo libro è stato tra i più venduti nelle librerie nelle ultime settimane.

La storia estremamente originale ci viene raccontata in prima persona dalla protagonista, figlia di una profuga del genocidio cambogiano (quindi immigrata di seconda generazione), di cui però non scopriamo mai il nome di battesimo.

Gli altri interessantissimi protagonisti sono 5 “expat”, nome con cui vengono definiti i viaggiatori del tempo. La trama ruota attorno a un esperimento scientifico messo in atto in una Londra futuristica, in cui 5 persone, rapite da epoche diverse del passato (dove erano destinate a morte certa), vengono trascinate nel futuro per studiarne reazioni e adattabilità.

Nonostante la presenza di personaggi notevoli come Arthur, proveniente dal 1916 e Margaret, dal 1665, l’attenzione del lettore è posta su Graham Gore, “expat” del 1847 e membro della dispersa spedizione artica capitanata da John Franklin sulle navi Erebus e Terror.

Il ministero del tempo ci racconta l’evoluzione del rapporto tra Graham, uomo vittoriano estremamente affascinante, e il suo “ponte”, nome con cui vengono identificati i lavoratori del ministero assegnati ad ogni “expat” durante il primo anno dell’esperimento. La forzata convivenza tra i due, in mezzo a buffi malintesi e riflessioni su temi come il razzismo e la guerra, porta a una profonda evoluzione nel loro rapporto, che non manca di coinvolgere il lettore.

I punti di forza del romanzo di Kaliane Bradley sono molti: innanzitutto l’idea originale, poi il fascino naturale che scaturisce da un protagonista come Graham. Il fatto che sia un personaggio storico realmente esistito, con tanto di foto d’epoca all’interno del libro, scomparso in tragiche e misteriose circostanze oltre 150 anni prima della narrazione, non può che spingere il lettore a soddisfare la propria curiosità su come un avventuroso militare vittoriano potrebbe adattarsi al futuro.

Qualche piccola nota dolente c’è e va messa in evidenza per non creare aspettative troppo alte: essendo la narrazione trattata in prima persona dalla protagonista, spesso il racconto degli eventi viene interrotto da sue riflessioni pseudo filosofiche o dal racconto di episodi dell’infanzia.

Il fatto che la protagonista sia in parte cambogiana non influisce in alcun modo sulla trama, anche se cerca di introdurre la questione della discriminazione razziale. I grandi temi come appunto il razzismo o il genocidio vengono toccati di sfuggita, senza influire attivamente sulla narrazione.

Inoltre, mi duole dire, e non è certo uno spoiler visto che il libro viene presentato come “la più bella storia d’amore dell’anno”, finché l’interesse della protagonista per Graham non viene apertamente ricambiato, lei sembra una specie di stalker ossessionata. Sarà per il punto di vista, sarà perché lui è vittoriano quindi il corteggiamento, a quei tempi, era ben diverso, l’esplosione dell’amore tra i due pare piuttosto forzata.

Infine, il libro si conclude abbastanza in fretta e gli antagonisti sono figure fumose che, nell’arco della narrazione, compaiono e scompaiono senza che venga ben spiegata la loro motivazione ad agire, quasi fossero inutili comparse.

In sintesi, Il ministero del tempo di Kaliane Bradley è un libro che merita assolutamente di essere letto, ma che di certo non vi cambierà la vita.

Traduzione: Teresa Albanese

Editore: Mondadori

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 24 settembre 2024

AUTORE:

Il ministero del tempo

Kaliane Bradley è una scrittrice e editor anglo-cambogiana che vive a Londra. I suoi racconti sono apparsi su numerose riviste, tra cui “Electric Literature”, “Catapult”, “Somesuch Stories” e “The Willowherb Review”. È stata la vincitrice del 2022 Harper’s Bazaar Short Story Prize e del 2022 V.S. Pritchett Short Story Prize. Il ministero del tempo è il suo primo romanzo.

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