Emerson Ray Leviathan
Recensione di: Roberto Frazzetta
TRAMA:
Kandahar, Afghanistan. Un magazzino alla periferia est della città, una sentinella alla porta. Team Alfa in posizione. Glock impugnata a due mani, la maglietta impregnata di sudore, Ray ha bisogno di azione. Solo così riesce a non pensare. Uno: svuota la mente. Due: fuori l’aria. Tre: blocca il respiro. Pronto ad aprire il fuoco. La squadra esce allo scoperto, sentinella abbattuta. Irruzione nel magazzino, bonifica dell’ambiente. Adesso Ray può occuparsi del carico d’armi di contrabbando segnalato da un suo informatore.
Nelle casse, fucili d’assalto Heckler & Koch destinati ai ribelli. Mentre li esamina con il kit per il rilevamento impronte, a caccia di indizi sui fornitori, ne emerge una leggibile. Ma è stato commesso un errore, le cui conseguenze sono di quelle che ti porti dentro per tutta la vita. E qualcuno deve pagare, anche se fare luce su una storia molto grossa e molto brutta che sembra implicare responsabilità all’interno dell’Agenzia e possibili connessioni con i cinesi significa scoperchiare il vaso di Pandora. Emerson Ray, l’uomo con la miccia più corta del pianeta, salirà sulla torre e butterà giù la scala. Non tornerà indietro
RECENSIONE:
Dopo il travolgente successo di “Prodigal Son”, Denise Jane torna in grande stile con “Leviathan“, un romanzo che riporta il lettore nel mondo affascinante e pericoloso delle operazioni speciali. Emerson Ray, il protagonista, si confronta con una nuova avventura che esplora tematiche di profonda attualità, in un contesto geopolitico denso di insidie e verità scomode. La maestria dell’autrice nel mescolare azione e riflessione rende questo libro un’esperienza coinvolgente e appassionante.
La trama di Leviathan si sviluppa attorno a un’impronta digitale che catapulta Ray in una rete di intrighi, collegando aziende cinesi e traffici illeciti in Afghanistan, fino a misteriosi materiali radioattivi scomparsi in Italia. Ogni pagina è pervasa da un’atmosfera di tensione palpabile, con colpi di scena che tengono il lettore con il fiato sospeso. Jane dimostra una familiarità sorprendente con i temi menzionati, riflettendo la complessità del mondo contemporaneo attraverso gli occhi di un antieroe affascinante e imperfetto.
L’ambientazione è uno degli aspetti più riusciti del romanzo. Dai paesaggi ostili di Kandahar, alle strade affollate di Napoli, l’autrice crea scenari che non sono meri sfondi, ma veri e propri protagonisti che influenzano le azioni e le decisioni dei personaggi. Ogni luogo è descritto con una tale accuratezza e profondità che il lettore viene immediatamente catapultato nel cuore dell’azione. L’intreccio tra i vari scenari contribuisce a dare vita a un universo narrativo ricco e complesso.
I temi di lealtà, tradimento e ricerca della verità sono esplorati in modo profondo attraverso le relazioni di Ray con i colleghi della CIA, tra cui Tommaso Pierce e James H. Coleman. Ogni personaggio è delineato con cura, portando il lettore a interrogarsi su chi possa realmente essere fidato in un mondo così intriso di inganni. Ray stesso, con la sua vulnerabilità e determinazione, è un antieroe che rappresenta la lotta interiore di chi vive costantemente nell’ombra.
Lo stile di scrittura di Denise Jane è un altro punto di forza di “Leviathan”. La narrazione si snoda in modo fluido, nonostante la complessità della trama. Flashback e digressioni arricchiscono la psicologia dei personaggi, rendendo ogni interazione profonda e significativa. La tensione è costante e il ritmo incalzante, con un finale che lascia il lettore desideroso di scoprire di più.
Infine, “Leviathan” non è solo un romanzo di spionaggio, ma un’opera che invita a riflettere su tematiche morali e sulle conseguenze delle scelte umane. Denise Jane si afferma come una delle autrici contemporanee di punta del genere, con la sua abilità nel mescolare intrattenimento e introspezione riesce a dare un taglio internazionale al genere.
Si consiglia vivamente la lettura di “Leviathan” a chi cerca un’avventura intensa, capace di lasciare un segno duraturo e di tenere il lettore incollato fino all’ultima pagina. Una vera gemma della narrativa di spionaggio moderna!
Editore: Mondadori collana “Segretissimo”
Pagine: 331
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:
Denise Jane, pseudonimo di Denise Antonietti, è nata a Feltre (Belluno) nel 1994. Si è laureata in archeologia all’Università L’Orientale di Napoli, con specializzazione in ambito mediorientale; attualmente di occupa di traduzioni come freelance. Con la famiglia vive a Napoli in una “bolla italoamericana” che fa da sostrato culturale a tutte le sue storie. Dal 2022 cura la segreteria del Festival del Giallo Città di Napoli. Nel 2020 il suo romanzo d’esordio, “Trans-sibérien. Il mistero dell’oro degli Zar”, edito da Schena, si è aggiudicato il premio nazionale Valerio Gentile per gli autori under 30.