Loro di Maxime Chattam

Loro
“…l’umanità non ha mai finito e non finirà mai di produrre emarginati, squilibrati, derelitti e perdenti, e loro capiranno che unendosi diventeranno una forza."

Loro

Recensione di: Barbara Casavecchia

TRAMA:

Cosa può esserci di più spaventoso di un serial killer a piede libero? Due serial killer che uccidono contemporaneamente. Ma se fossero tre, o addirittura di più, come si potrebbe arginare la loro forza distruttrice? Il primo è chiamato la Bestia, perché sui corpi delle vittime lascia dei morsi enormi che non sembrano quelli di un uomo e neppure di un animale. Il secondo viene soprannominato il Fantasma, perché non lascia mai tracce.

Uccidono in modi diversi, in zone diverse, ma entrambi firmano i loro delitti con lo stesso simbolo: un asterisco seguito da una e. Cosa significa? I due si conoscono? E cosa li spinge a commettere gli omicidi più terrificanti che la Francia abbia mai visto? Un giorno, in una stazione ferroviaria di provincia, un ragazzo dipinge lo stesso simbolo su una parete. Pochi istanti dopo, uccide alcuni passanti spingendoli sotto un treno in transito, prima di togliersi la vita. L’enigma diventa sempre più inesplicabile.

Quando Ludivine Vancker e Alexis Timée, della Sezione Ricerche della Gendarmeria di Parigi, si rendono conto che loro indagini sono a un punto morto, decidono di chiedere aiuto al noto criminologo Richard Mikelis: l’unico capace non soltanto di dare la caccia agli assassini, ma di pensare come Loro. Perché lui è come Loro, un predatore di predatori.

RECENSIONE:

«E cosa stiamo braccando, per la precisione?» Mikelis era girato di tre quarti. Il suo sospiro veniva da lontano. «Ciò che c’è dentro ciascuno di noi fin dall’alba dei tempi, e che ci ha permesso di arrivare dove l’umanità è adesso. Una cosa che la civiltà ci ha insegnato a controllare, per poi col tempo metterla a tacere. Fino a dimenticarla, nel profondo di noi stessi». Lanciò un breve sguardo ad Alexis. Un ghigno crudele sulle labbra. «La bestialità primordiale» disse, prima di andarsene. «La nostra anima di predatori».

“Loro” di Maxime Chattam è un thriller oscuro e avvincente che cattura il lettore dalla prima all’ ultima pagina.  Il titolo originale “La Conjuration Primitive” rappresenta perfettamente la teoria alla base degli efferati crimini che la Gendarmeria francese si trova a dover risolvere.

Il romanzo si apre con Alexis Timée, un maresciallo determinato a catturare due serial killer che operano contemporaneamente, ma con metodi distinti. Per riuscirci, cerca di persuadere Richard Mikelis, un criminologo in pensione, a collaborare con lui nelle indagini.

Fin dalle prime battute Chattam catapulta il lettore nell’orrore dei crimini commessi rispettivamente dal Fantasma, killer che agisce senza lasciare alcuna traccia sulla scena del crimine, e dalla Bestia, assassino feroce e crudele che, dopo aver seviziato le vittime, ne asporta dei pezzi per cibarsene.

Nella loro corsa contro il tempo i gendarmi francesi scoprono che i serial killer sono due, tre o forse di più e che agiscono contemporaneamente in più parti d’ Europa, comunicando tra loro con una logica che è contraria al modus operandi classico dell’assassino seriale, e mietendo vittime con una successione sempre più rapida e incontrollata.

Ma è proprio grazie al loro modo di comunicare che Alexis prima e la sua collega Ludivine Vancker  poi, dalla Francia alla Scozia, dalla Spagna alla Polonia, passando per la Germania e finendo in Canada, rincorrono senza sosta l’origine del male, nella speranza di porre fine alla scia interminabile di omicidi accomunati da un unico simbolo inciso sulla carne di tutte le vittime.

Erano solo uomini. Malati. Personalità sbagliate fin dalla giovane età. Si erano trovati e uniti per rassicurarsi a vicenda. Per avere la sensazione di esistere. Per convincersi di essere normali, almeno per qualche ora, mentre parlavano tra Loro.

Riusciranno nello scontro finale ad estirpare il male? O ne saranno sopraffatti?

La brillante azione di profiling di Mikelis e di Ludvine basterà per porre fine alle atrocità commesse dai serial killer, facendo in modo che vengano tutti smascherati?

La scrittura di Maxime Chattam è scorrevole e ipnotica e, nonostante la crudezza di alcuni passaggi, al limite del disturbante, non si riesce a fare a meno di andare avanti per capire se i gendarmi riusciranno ad anticipare l’ennesimo omicidio degli assassini seriali.

Le descrizioni sono infatti talmente ricche di dettagli che il lettore viene trasportato sulla scena del crimine o nella sala autoptica e si trova ad assistere, volente o nolente, alle azioni dei personaggi.

Tale accuratezza e dovizia di particolari, frutto del background dell’autore, è sicuramente un punto a favore del romanzo, ma allo stesso tempo potrebbe essere disturbante per chi non ama scene troppo forti, al limite dell’orrorifico.

I protagonisti sono tutti ben costruiti e Maxime Chattam dimostra una straordinaria capacità di esplorare a fondo la loro psiche. Sia che si tratti di personaggi buoni o cattivi, in ognuno di loro si percepisce una lotta primordiale tra il bene e il male. Il romanzo riesce a bilanciare perfettamente gli elementi investigativi con quelli psicologici, mantenendo il lettore costantemente coinvolto.

…perché Mikelis non ragionava come uno sbirro. Neanche un po’, in nessun caso. Ma questo lo rendeva ancora più difficile da seguire. Impossibile da contenere. Lui ragionava come un assassino. Aveva lo sguardo di un assassino.

Quando passi le tue giornate a cercare di metterti nei panni dei criminali, soprattutto di quelli peggiori, finisci per pensare come loro. Perché ti sei appropriato del loro modo di vedere le cose, delle loro esperienze e delle loro fantasie. A poco a poco ti chiudi in te stesso, e ti lasci invadere da loro.

“Loro” è una lettura intrigante e avvincente, che offre un’analisi profonda della psicopatia e della natura umana. Maxime Chattam conferma la sua abilità nel genere thriller, creando un’opera che stimola anche riflessioni più ampie sul bene e il male. È un libro consigliato a chi ama storie di suspense e psicologicamente complesse, ma che non teme anche il lato più oscuro dell’animo umano.

Attenzione! Preparatevi ad affrontare contenuti crudi e violenti, se fosse un film sarebbe vietato ai minori.

Traduzione: Giovanni Zucca

Editore: Salani Editore

Pagine: 520

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Loro

Maxime Chattam è nato a Herblay nel 1976. Da ragazzo ha vissuto a lungo negli Stati Uniti. Dopo aver frequentato il liceo si è iscritto alla facoltà di lettere moderne all’ Università di Parigi, città in cui, sognando in quegli anni di fare l’attore, ha seguito dei corsi di recitazione, ottenendo anche piccoli ruoli in televisione o per la pubblicità.

Nei primi anni Novanta inizia la sua attività di scrittore di romanzi con forti richiami a Stephen King. Scrive poi anche per il teatro, ma vede nei romanzi gialli e polizieschi il suo futuro di scrittore. Proprio per acquisire competenze ha studiato Criminologia e Psicologia forense. In Francia ha un enorme successo di pubblico e di critica ed è considerato il maestro di tutti i più importanti scrittori noir. La stampa internazionale lo ha accostato ad autori come Stephen King, Michael Connelly, Joel Dicker.

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